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Lunedì, 13 Maggio 2024

Orti urbani: consegnati primi lotti, Bianco, "I Catanesi si riprendono la città"

"Spero di essere invitato quando preparerete la prima pasta alla Norma con pomodori, melenzane e basilico prodotti qui".

 

Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco consegnando agli assegnatari i primi sette orti e frutteti urbani, assegnati per categoria, del primo step del progetto voluto dal Comune e riguardante un'area di circa tre ettari e mezzo a Librino nella zona del viale Castagnola. Alla cerimonia erano presenti tra gli altri gli assessori Salvo Di Salvo, Rosario D'Agata e Orazio Licandro, il presidente della Sesta circoscrizione Lorenzo Leone e il vice Giovanni Cannavò, il presidente della Multiservizi Michele Giorgianni, il direttore generale della Sidra Osvaldo De Gregoris, il parroco di Librino, padre Salvatore Cubito, dirigenti del Comune come Lara Riguccio, Corrado Persico e Fabio Finocchiaro e funzionari come Rosario Marino degli interventi speciali.

"Oggi - ha detto Bianco - non consegnamo soltanto sette piccoli appezzamenti di terra: questi orti e frutteti rappresentano un segnale di rigenerazione urbana che parte dall'impegno comune e dalla convinzione che, nonostante le difficoltà, tutti insieme, i Catanesi possono riprendersi questa città. Un'operazione che, oltre a quello sociale, ha un grande valore morale perché innesca reazioni positive, esempi. Pensate a cosa avverrà quando a Librino ci saranno cinquantuno ettari di orti e frutteti urbani a disposizione della comunità. Chiameremo anche l'Accademia di Belle Arti e gli Istituti d'arte per fare esporre in questi orti opere d'arte realizzate da ragazzi catanesi. Orti e arti: un giardino, oltre che produttivo, bello da vedere".

Il progetto, ispirato al concetto di sostenibilità ambientale, porterà in maniera modulare alla realizzazione a Librino di un parco urbano con orti e frutteti tra i più vasti d'Europa, dando contemporaneamente a famiglie, condomini, pensionati, scuole e associazioni la possibilità di coltivare ortaggi e frutta, risparmiando così sulla spesa.

"Al di là dei vantaggi economici - ha detto D'Agata - che potranno dare i prodotti raccolti, quel che conta è principalmente lo spirito di aggregazione che si è realizzato. Lo sforzo fatto dall'Amministrazione per dar vita a questi orti costituisce un aiuto non indifferente per la creazione di un'identità librinese e per riscattare il quartiere".

Della stessa opinione padre Cubito: "Dove c'erano sterpaglie, spazzatura, si annidavano animali molesti sono nati luoghi importanti per far scendere gli abitanti dalle proprie case e creare spirito comunitario, familiarità".

"Il contatto con la terra, con la natura - ha sottolineato il sacerdote - è fondamentale sia a livello fisico sia morale e stare insieme e produrre risultati condivisi è importante. Per questo ringrazio l'Amministrazione per questa scelta".

Tra gli assegnatari l'Associazione Amici del cuore, che ha come direttore scientifico il dott. Antonio Circo, secondo il quale "Questo progetto è geniale perché consentirà, nel corso di appena un anno, di cambiare il volto della zona".

"Migliorerà infatti - ha spiegato - la qualità della vita non solo attraverso la promozione dell'attività fisica all'aria aperta, ma anche, e lo dico da cardiologo, attraverso la conseguente prevenzione delle malattie cardiovascolari. Questo orto sarà inoltre il punto di partenza del nostro centro di aggregazione di anziani e giovani. Pensiamo già, stilando un programma unico tra i sette assegnatari, di organizzare ogni mese delle piccole sagre che contribuiranno a creare un senso di comunità".

L'assessore all'Urbanistica Di Salvo, che ha seguito passo dopo passo il progetto, ha annunciato infine che l'operazione orti e frutteti urbani non si limiterà a Librino.

"Questo - ha detto - è solo l'inizio. Gli orti sono il frutto di un lavoro condiviso e di partecipazione, che ci ha permesso di realizzare un progetto di riqualificazione sociale, di decoro urbano e di recupero di un territorio che, negli anni, era stato progressivamente abbandonato. Non ci fermeremo a Librino ma estenderemo la cultura degli orti e frutteti urbani a tutte le Municipalità".

Gli assegnatari dei primi sette lotti, selezionati da una specifica Commissione secondo criteri di evidenza pubblica, sono Giuseppe Famà, Giuseppe Venuta, Antonino Pulvirenti e Giuseppe Ragusa per gli orti familiari, l'Istituto scolastico Pestalozzi per gli orti didattici, e le associazioni Amici del Cuore e Amici di Villa Fazio per gli orti per le associazioni. Non sono stati assegnati, per mancanza di candidati in possesso dei requisiti necessari, i due orti sociali e un altro orto didattico. Ogni lotto è dotato di un punto acqua per l'irrigazione e gli assegnatari - seguiti nella loro attività da tutor dell'Assessorato all'Ecologia con la collaborazione delle associazioni dell'agricoltura e di altri enti pubblici -, potranno acquistare a prezzi agevolati piantine, bulbi, sementi, alberelli, fertilizzanti e antiparassitari naturali. Ovviamente orti e frutteti dovranno essere coltivati nel rispetto dell'ecosistema producendo frutta e verdura biologica, e senza utilizzare diserbanti, antiparassitari e fitofarmaci e seguendo la stagionalità dei prodotti.

Per ogni orto - la cui assegnazione ha durata quadriennale con possibilità di rinnovo - dovrà essere pagato un canone annuo stabilito dal Comune. I lotti per gli orti sociali, riservati a pensionati e a persone in condizioni di disagio sociale, così come quelli per le famiglie non superano i duecento metri quadrati. Le aree più vaste saranno quelle per i condominii, in cui, in rapporto al numero di famiglie che ne fanno richiesta, possono essere assegnati più appezzamenti vicini fino a un massimo di quattromila metri quadrati. Per gli orti didattici, in cui si svolgeranno attività teoriche e pratiche per bambini, adolescenti e giovani, possono essere assegnati lotti limitrofi sino a un massimo di duemila metri quadrati. Stesso sistema per gli orti riservati alle associazioni, dedicati alla produzione di frutta, ortaggi a sostegno di progetti di formazione-lavoro per inoccupati e disoccupati o a sostegno della riabilitazione piscofisica. La commercializzazione è ammessa solo per coprire i costi dei progetti di formazione-lavoro. Gli orti dovranno essere coltivati direttamente dagli assegnatari o dai loro familiari, senza manodopera retribuita. All'interno degli appezzamenti non sarà consentito rimanere nelle ore notturne, tenere animali da compagnia o da allevamento e accendere fuochi o braci.

 

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