L’incontro con il Sindaco di Verona, tenutosi martedì al Pertini è stato senz’altro interessante.
Si è parlato soprattutto della paventata abolizione delle provincie, ma si è parlato anche di altro.
Incontrarsi è stata comunque una buona cosa.
Non ho condiviso l'idea del Sindaco Flavio Tosi sulla ripartizione delle risorse economiche della Nazione, suddividerle in modo uguale fra territori con bisogni differenti rappresenta per me un’ingiustizia impraticabile, almeno nell’attuale momento storico, ho avuto modo di dirlo e lui ha avuto modo di rispondere, così come ha risposto ad altre domande di altri intervenuti.
Fra tutti, però, si è distinto il Sindaco Vallone ma soltanto per la sua assenza, del tutto inspiegabile ed ingiustificata.
Ingiustificata tanto la sua di assenza che quella di tutta l'Amministrazione comunale.
Considerate oltretutto che l'incontro era stato organizzato da Katia Maria Forte, che oggi siede nei banchi del Consiglio Comunale di Verona, figlia del mitico Pompeo Forte, presente anche lui, grandissimo ed indimenticato personaggio della Crotone degli anni 60 - 70, quando nel suo elegante ristorante si avvicendeva una Crotone piena di speranze e di progetti, di fermenti e di belle ambizioni;
Pier Paolo Pasolini; Ungaretti; il premio Nobel Dulbecco, questi sono solo alcuni fra i nomi di coloro che si sono seduti ai tavoli di quello che era uno dei più rinomati ristoranti d'Italia.
Poi Pompeo Forte seguì la strada di tanti nostri concittadini ed a Verona ha saputo farsi apprezzare.
Vallone era stato invitato all’incontro al Pertini e non aveva affatto rifiutato l’invito, anzi !
Il Sindaco di Verona ha spostato il giorno e poi persino l'ora della sua venuta, pur di avere al tavolo il Sindaco della nostra città, per discutere e confrontarsi.
Tosi aveva anche domandato di poter fare un saluto istituzionale al Consiglio Comunale della Città, per tutta risposta nell’Auditorium del Pertini ci siamo ritrovati tre consiglieri comunali in tutto ed aggiungo anche che si è trattata di una presenza del tutto fortuita, le Consigliere Cortese e Cimino potranno confermare o smentire quanto dico.
Credo che la peggior caduta di gusto per un Calabrese sia quella di fare la figura dell'inospitale, per giunta di fronte ad un Sindaco di una città del Nord Italia, in cui abitano tanti nostri corregionali e tanti nostri concittadini che si sono saputi fare onore.
A tacer d'altro ne faccio un problema di educazione.
Consigliere Comunale
Fabrizio Meo