È nuovo, ma soprattutto innovativo, il Ferrari Perlé Zero: non un semplice "pas dosé" ma un mosaico di millesimi che porta all’estremo la raffinata arte della creazione delle cuvée. Nasce, infatti, da un sapiente lavoro in cantina, dove i vini base di più annate vengono affinati con materiali diversi: l’acciaio, che esalta l’espressione del frutto e dell’eleganza aromatica dello Chardonnay, il legno, che conferisce struttura e ricchezza gustativa, e il vetro, che dona un ulteriore tocco di profondità ed espressività. Una volta imbottigliata, la cuvée affronta un lungo affinamento sui lieviti, di almeno 6 anni, prima di venire sboccata senza l’aggiunta di zuccheri, ossia a dosaggio zero.
Ogni cuvée identifica quindi un preciso assemblaggio, unico e irripetibile, ed è comunicata in etichetta con un richiamo all’anno del tirage. Quella presentata in anteprima è la Cuvée Zero 10, un mosaico di tre millesimi diversi, 2006, 2008 e 2009, messo in bottiglia nel 2010.
La veste grafica, disegnata dallo Studio Robilant Associati, è coerente con la nuova immagine della linea Perlé. La cromia scelta è il verde inglese, che comunica eleganza e un’idea di naturalità. Un lettering originale, che sottolinea l’artigianalità di un prodotto che richiede anni di cura, rende l’etichetta più moderna e accattivante.
Quella del Ferrari Perlé Zero è una nuova sfida lanciata dalla famiglia Lunelli, che gli enologi di Casa Ferrari hanno raccolto con entusiasmo e passione, con l’obiettivo di portare nella migliore ristorazione un Trentodoc capace di esprimere l’essenza dello Chardonnay di montagna in tutta la sua purezza.