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Lunedì, 13 Maggio 2024

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Un incontro che ha indotto alla riflessione, quello che ieri si è tenuto al teatro Politeama di Catanzaro nell’ambito del Festival d’Autunno. Il primo dei tre appuntamenti della sezione culturale, denominata “La Fede 2.0”, ha confermato la qualità degli argomenti che, da alcuni anni, è in grado di proporre la manifestazione diretta da Antonietta Santacroce.

Presenti alla serata avente per titolo “La questione Dio oggi. I giovani e la fede”, il card. Camillo Ruini, già  vicario di Giovanni Paolo II per la Diocesi di Roma e il teologo don Armando Matteo.

Nonostante inattesi problemi fisici gli abbiano impedito di essere presente fisicamente, il cardinale Camillo Ruini, presidente del comitato per il progetto culturale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), ha voluto partecipare ugualmente grazie ad un collegamento satellitare con gli studi di TV2000.

Un intervento quello del cardinale Ruini partito dalla riflessione che “non è possibile un approccio scientifico riguardo la questione sull’esistenza di Dio”. Interessante quando indica tre percorsi razionali verso l’esistenza di Dio, che possono essere ritenuti corretti per la razionalità dell’uomo contemporaneo. Il primo, secondo il cardinale Ruini, parte dalla constatazione che per l’uomo esiste qualcosa piuttosto che nulla. Nel secondo parla della constatazione che per l’uomo l’universo è conoscibile, anche se in maniera imperfetta e rivedibile. “La realtà – ha detto - corrisponde alla conoscenza. A tal proposito la domanda da farsi è come è possibile che il mondo sia strutturato in maniera razionale”. Il terzo percorso parte dal soggetto umano, soprattutto dall’esistenza e dalla percezione del valore morale e dell’obbligazione morale. Secondo Ruini “l’uomo è realmente libero e la sua libertà presuppone la responsabilità”. Un richiamo forte ad un atteggiamento che l’uomo deve avere nell’approccio con Dio. Non basta la ragione per darsi una spiegazione della sua esistenza. Non trascura di parlare del problema riguardante il rapporto tra il Gesù di Nazareth della storia e quello della fede.

Egli richiama l’attenzione sulla ragionevolezza della fede. “Per rispondere alle domande che ci poniamo oggi è necessaria la ragione, ma anche la fede”.

Cita anche “Intervista su Dio”, il suo ultimo libro pubblicato da Mondadori. “L’ho scritto per aiutare chi crede ad avere una maggiore consapevolezza della propria fede”.

Successivamente il cardinale Ruini soffermandosi sui giovani ha discusso della loro cultura dell’immediatezza, “sollecitati in questo dalla funzione scientifica della scuola, ma l’intelligenza non può essere solo scientifica”. Inoltre ha affermato che “l’amore per i giovani è centrale e che la loro sessualità deve essere integrata con l’intelligenza e con la fede”.

A conclusione dell’intervento il cardinale dice che “tutti abbiamo bisogno di Dio e per questo è necessaria la preghiera”.

Sul problema legato all’indifferenza religiosa diffusa tra i giovani si è soffermato do Antonio Matteo, docente di teologia fondamentale presso la Pontificia Università urbaniana di Roma ed autore del libro “La prima generazione incredula”, edito da Rubbettino. Accanto a lui, in veste di moderatore, Antonio Cavallaro, editor per l’area religione e fede della Rubbettino Editore.

Don Armando Matteo ha parlato della disaffezione dei giovani nei confronti della Chiesa. “E’ indubbio – ha detto – che dobbiamo essere noi ad avvicinarci a loro. Nel confrontarci con loro noi stessi subiamo la logica che regola i rapporti intergenerazionali nella società attuale”. Sarebbero tre secondo il teologo i segnali più evidenti dell’allontanamento dei giovani dalla Chiesa. “Una profonda ignoranza biblica, una insufficiente formazione cristiana dopo la cresima e una quasi totale assenza durante la messa domenicale”.

Tale fenomeno è particolarmente sentito con le donne, storica roccaforte del cattolicesimo, oggi lontane più che mai dal mondo della Chiesa. A questo tema, al quale papa Francesco sembra particolarmente sensibile, tanto da esservi ritornato più volte durante i suoi interventi ufficiali, don Matteo ha dedicato il pamphlet “La fuga delle quarantenni”, pubblicato da Rubbettino.

Le conclusioni della serata sono state affidate a S.E. Mons. Vincenzo Bertolone il quale ha fortemente sollecitato i presenti, chierici e laici, all’impegno e alla testimonianza.

Concluso il primo appuntamento della sezione culturale, il Festival d’Autunno tornerà domenica 20, alle ore 18, con il concerto di Margarida Guerreiro. Considerando le numerose richieste pervenute lo spettacolo si terrà all’Auditorium “G. Casalinuovo” di Catanzaro.

E’ possibile acquistare i biglietti presso la segreteria del Festival d’Autunno sita in Via Spasari, 15, Catanzaro (dietro le Poste Centrali), ma anche on line, con carta di credito e Postepay, sul sito www.festivaldautunno.com, e presso le prevendite autorizzate.

La segreteria resterà aperta dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle ore 16,30 alle 19,30 di tutti i giorni escluso la domenica. Per ottenere maggiori informazioni è attivo il numero telefonico 388.8183649 e la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Nei giorni in cui si effettueranno i concerti, i biglietti potranno essere acquistati al mattino presso la sede e nel pomeriggio direttamente presso la biglietteria del Teatro Politeama.

 

L'Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha annunciato che è partita ufficialmente dall'Ospedale di Vibo Valentia l'iniziativa promossa dalla Regione "Un libro per ogni nato", che per un anno intero vedrà la consegna ai nuovi genitori di una pubblicazione pensata appositamente per loro, scritta da Sandro Natalini, illustrata da Maria Sole Macchia ed edita da Coccole Books. L’Assessore Caligiuri – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale -, durante la cerimonia all’Ospedale vibonese, ha portato i saluti del Presidente Scopelliti e insieme al Commissario dell'Azienda Sanitaria Maria Bernardi, al Prefetto Giovanni Bruno, al sindaco Nicola D'Agostino e al Consigliere Regionale Alfonsino Grillo, si e' recato nel reparto di ginecologia consegnando alle mamme il libro. Sono stati sedici i bambini che hanno ricevuto il piccolo dono. Il primo e' toccato a Giorgia e poi a Gabriel. Molto festeggiati anche Asia, Elisa, Rhita e Nicolas Tommaso, bambini di genitori marocchini, algerini, polacchi e bulgari, confermando come la Calabria stia diventando sempre di più multiculturale. Particolarmente bella e' stata la consegna al piccolo Lorenzo, nato nella notte qualche ora prima. "E' un libro che parla di felicita' - ha detto Caligiuri parlando con le mamme - e speriamo che porti fortuna per il futuro dei vostri bambini. Crescendo, mi auguro che sia questo il primo libro che vedranno, toccheranno, leggeranno. Acquisire l'abitudine alla lettura e' fondamentale e occorre cominciare fin da piccoli". "Questo libro della Regione - ha detto invece il Commissario Bernardi - non e' solo per i bambini ma, per i contenuti che ha, e' valido anche per gli adulti". In continuità con questa iniziativa, Caligiuri e Bernardi hanno convenuto di creare presto una biblioteca nel reparto di pediatria dell'ospedale. Molto partecipata la cerimonia che ha visto coinvolti genitori e operatori sanitari. "E' bello - ha concluso Caligiuri - che i bambini calabresi nascano sotto la buona stella della lettura".

Giorno 15 ottobre, al Teatro Politeama di Catanzaro, “La questione Dio oggi. I giovani e la fede” inaugura la sezione culturale “La Fede 2.0”, che prevede tre appuntamenti di grande spessore. Sarà il cardinale Camillo Ruini, a tracciare un itinerario verso Dio per persone che sono in cerca di lui o che vogliono verificare le ragioni della propria fede. Con lui don Armando Matteo, docente di Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma. Le conclusioni saranno di Sua Eminenza Arcivescovo Bertolone. A moderare la conversazione sarà Antonio Cavallaro, capo ufficio stampa di Rubbettino Editore.

A circa sette anni dal suo congedo come presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e a quattro dalla fine del suo incarico come vicario del Papa per la diocesi di Roma, il cardinale Camillo Ruini rimane uno degli uomini più illustri e influenti della Chiesa italiana. Attualmente è Presidente del Progetto culturale della Chiesa italiana e coordina la Commissione internazionale sulle apparizioni di Medjugorje

Dopo aver realizzato un libro-intervista, in collaborazione con Andrea Galli, giornalista del quotidiano Avvenire, ha pubblicato “Intervista su Dio”, edito da Mondatori. Anche con questo libro ha riscosso un successo che va al di là di ogni più rosea previsione, dimostrando quanto le tematiche legate al sacro destino ancora un interesse che va ben al di là degli ‘addetti ai lavori’.

Anche nel suo intervento il cardinale Ruini parlerà della questione Dio e la sua esistenza, il rapporto tra scienza e fede, il dibattito filosofico e teologico della Chiesa, in accordo con l'auspicio espresso da Benedetto XVI che, nel discorso alla curia romana del 21 dicembre 2009, aveva sostenuto: «Dobbiamo preoccuparci che l'uomo non accantoni la questione su Dio come questione essenziale della sua esistenza».

Il catanzarese don Armando Matteo, ha studiato filosofia e teologia. È stato assistente ecclesiastico nazionale della Fuci (Federazione universitaria cattolica italiana) dal 2005 al 2011; dal gennaio 2012 è assistente nazionale dell’Aimc (Associazione italiana maestri cattolici). Ha studiato e analizzato, con disincantata passione, la società contemporanea e il suo rapporto con la fede. All’universo giovanile ha dedicato il volume La prima generazione incredula. Il difficile rapporto tra i giovani e la fede”, successivamente ha pubblicato “La fuga delle quarantenni. Il difficile rapporto delle donne con la Chiesa”, entrambi editi da Rubbettino. L’ultimo suo libro, rivolto ancora una volta ai giovani, è “Il cammino del giovane”, edito da Qiqajon.

L’evento culturale ad ingresso libero è aperto a tutti. Gli abbonati potranno utilizzare il consueto posto, mentre gli altri spettatori potranno accomodarsi nei posti rimanenti della platea o dei palchi.

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Una attesa ampiamente ripagata. Al Teatro Politeama di Catanzaro sabato sera, nell’ambito del Festival d’Autunno, diretto da Antonietta Santacroce, il pubblico accorso ad assistere al concerto di Al Di Meola ha vissuto una nuova serata di grande musica.

“Al Di Meola plays Beatles and more” recitava il titolo dello spettacolo, e in oltre due ore di concerto si è ascoltata tutta la qualità che il chitarrista da sempre è capace di esprimere. Le grandi melodie dei brani selezionati dal repertorio dei Fab Four si è alternata ad alcune delle più belle composizioni dello stesso Di Meola. Sfumature di flamenco e tango si sono mescolate ai virtuosismi di un musicista che riesce ad eseguire scale velocissime e le cui mani si muovono rapidissime.

Caratteristiche ancora più evidenti nel soundcheck “infinito” effettuato nel pomeriggio davanti agli occhi increduli dei musicisti catanzaresi intervenuti per cercare di carpire i segreti del loro idolo.

“Being for benefit of mr. Kite” è stato il biglietto di presentazione di un tour e di un artista che ha scelto Catanzaro per la sua nuova avventura europea. Anche se privo del quartetto d’archi, che si aggiungerà in seguito, l’inizio è di quelli mozzafiato. Ma è con il loro ingresso che tutto assume una maggiore profondità.

“Strawberry fields forever” è magia pura nelle sue mani. Non l’unico momento di quel tipo nel corso dell’intero concerto. L’approccio di Al DiMeola alle composizioni di Lennon e McCartney non è stato “rivoluzionario” ma comunque personale. Pur senza una vera sezione ritmica si è assistito ad una eccellente presenza del suono, con gli archi pronti a dare la giusta “potenza”.

La World Simphonia composta da Peo Alfonsi, alla seconda chitarra, Fausto Beccalossi, all’accordion, Peter Kaszas, alla batteria, Gergely Kuklis, al violino, Gábor Csonka, al violino, Gyula Benkő, alla viola, e András Sturcz, violoncello ha contribuito in maniera notevole a rendere tutto ancora più perfetto. Impressionante l’apporto di Beccalossi, il quale ha “disegnato” con Di Meola tutte le melodie e ha contribuito a rendere più preziosa ogni sfumatura. Stesso dicasi per Peo Alfonsi che non si è lasciato “intimidire” dalla vicinanza del Maestro.

Tecnica classica e influenze latine, senza disdegnare improvvisazioni di stampo jazzistico, sono state la base su cui sono stati eseguiti tutti i brani della scaletta. “Misterio”, “I am the walrus”, “A day in the life”, “Double concerto”, “Eleanor Rigby”, “Cafè 1930”, “Turquoise” tra i momenti più intensi. Romantica, quasi da passeggiata lungo la Senna, “And i love her”. Durante il bis richiesto a gran voce, il capolavoro “Mediterranean sundance” e l’inevitabile “She’s leaving home”. Un saluto caloroso al proprio pubblico che dopo il concerto ha avuto la possibilità di ricevere l’autografo o di scattare una foto insieme al loro beniamino.

“Al Di Meola – ha dichiarato Antonietta Santacroce – è l’essenza della musica. Considerarlo solo virtuoso significa nascondere il grande pathos che riesce a trasmettere a chi lo ascolta”.

Il Festival d’Autunno non è solo musica. Giorno 15 ottobre, al Teatro Politeama di Catanzaro, “La questione Dio oggi. I giovani è la fede” il primo dei tre appuntamenti culturali previsti nel cartellone. Il cardinale Camillo Ruini, presidente dei vescovi italiani e vicario del Papa per la diocesi di Roma, traccerà un itinerario verso Dio per persone che sono in cerca di lui o che vogliono verificare le ragioni della propria fede. Con lui don Armando Matteo, docente di Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma. A moderare la conversazione sarà Antonio Cavallaio, ufficio stampa di Rubbettino Editore.

Per i prossimi concerti di Margarida Guerreiro, ray Gelato e per l’operetta Cin Cin La sarà possibile acquistare i biglietti presso la segreteria del Festival d’Autunno sita in Via Spasari, 15, Catanzaro (dietro le Poste Centrali), ma anche on line, con carta di credito e Postepay, sul sito www.festivaldautunno.com, e presso le prevendite autorizzate.

La segreteria resterà aperta dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle ore 16,30 alle 19,30 di tutti i giorni escluso la domenica. Per ottenere maggiori informazioni è attivo il numero telefonico 388.8183649 e la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Nei giorni in cui si effettueranno i concerti, i biglietti potranno essere acquistati al mattino presso la sede e nel pomeriggio direttamente presso la biglietteria del Teatro Politeama.

 

Prevendite:

 

Catanzaro:

Segreteria del Festival d’Autunno

Via Spasari, 15 (dietro le Poste Centrali)

Apertura da lunedì a sabato: orario 10,00 – 13,00 / 16,30 – 19,30

Info:

cell.: 388.8183649

mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Biglietteria on line:

www.festivaldautunno.com

 

Catanzaro Lido:

Tabacchi Mancuso

c/o Bar Centrale

Piazza Garibaldi

Tel. 0961.33730

 

Soverato:

Quelli del Toto

Corso Umberto, 220

Tel. 0967.521189

 

Cosenza:

In Prima Fila

Via F. Alimena, 4/b

Tel. 0984.79569

foto convegno nuove prospettive agricole  12 10 13

 

L’Autorità di Gestione del PSR Calabria Alessandro Zanfino ha preso parte ad un convegno organizzato dal Gal “Valle del Crati” e da Confagricoltura Cosenza, dal titolo “Pac 2014-2020: nuove prospettive per le aziende agricole”. L’incontro – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - si è aperto con i saluti dei presidenti di Confagricoltura Cosenza e Calabria,  Fulvia Caligiuri e Alberto Statti, di Nicola Cilento, componente della giunta nazionale Confagricoltura e Valeria Fagiani, amministratore delegato del Gal “Valle del Crati”. L’intervento dell’Adg Zanfino, è stato preceduto dalle relazioni di Giovanni Anania, professore ordinario del Dipartimento di Scienze Economiche, Statistiche e Finanziarie dell’Unical, che ha trattato “La riforma della PAC: cosa è stato deciso e cosa c’è da decidere” e di Mario Salvi, dell’Area Economica e Centro Studi di Confagricoltura, che ha parlato dei “Principali aspetti della riforma PAC verso il 2020 con le opzioni per l’Italia”.

Nel suo intervento, l’Adg Zanfino, ha precisato che la Regione Calabria è presente a tutti i tavoli di confronto, sia a livello regionale, che nelle sedi romane e di Bruxelles e che nella seconda settimana di novembre partirà una serie di incontri partenariali, ai quali saranno presenti, oltre ai rappresentanti del mondo agricolo e sindacale, anche  gli atenei calabresi. Incontri volti ad analizzare i fabbisogni reali dei nostri territori, che permettano poi di  adottare delle direttive strategiche condivise circa la nuova programmazione. “La nuova programmazione – ha affermato Zanfino – sarà organizzata per obbiettivi tematici e non più per misure, motivo per il quale opereremo delle scelte mirate agli interventi necessari e opportuni”. Si tratterà dunque di una programmazione selettiva, secondo Zanfino, che si concentrerà esclusivamente sulle proposte migliori, volte al beneficio dei territori e della comunità. Innovazione, ricerca, competitività, semplificazione e rapidità burocratica saranno, secondo l’Adg, i punti cardine del nuovo sessennio. “Il Dipartimento Agricoltura, con il nuovo sistema informatizzato – ha sottolineato Zanfino – ha già dato un chiaro segnale di modernità e intende continuare a perseguire la strada  dell’informatizzazione razionale della macchina amministrativa, nell’ottica della trasparenza e dell’efficienza”. Il Dipartimento Agricoltura, inoltre, sta lavorando alla nuova programmazione già con molto anticipo: “Abbiamo già svolto una serie di analisi di contesto, sia delle singole filiere agricole che dei comuni calabresi – ha aggiunto Zanfino - rivolgendo un’attenzione particolare ai punti di forza, ma anche alle criticità riscontrate nella programmazione che sta per terminare”. La nuova programmazione, secondo Zanfino, dovrà puntare specialmente sulle aziende che creano reddito in Calabria e che hanno la capacità di spingersi oltre i confini regionali. “Intendiamo valorizzare le nostre professionalità e favorire l’occupazione giovanile e femminile, con il supporto di politiche di conciliazione”. Le scelte del nuovo sessennio, inoltre, saranno orientate maggiormente alla tutela dell’ambiente e alla valorizzazione di risorse che fino a poco tempo fa sono state trascurate, come le montagne e le foreste calabresi.

Sulla stessa linea dell’Adg, l’Assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra. “Il Dipartimento Agricoltura sta prestando la massima attenzione alla qualità della spesa. La nuova programmazione – ha affermato l’Assessore Trematerra – guarda al futuro con un approccio più costruttivo rispetto al passato e punta alla modernità, alla rapidità ed al controllo della qualità degli interventi”.

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