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Lunedì, 13 Maggio 2024

“ Facendomi portavoce della volontà di molti napoletani, tanti dei quali affezionati frequentatori della struttura, ho lanciato su Facebook un evento dal titolo “ Vomero, riaprite la libreria Loffredo “ al link: https://www.facebook.com/events/288727447955754/ con un appello alle istituzioni, Regione Camoania e Comune di Napoli in testa, affinché, come già fatto in altre Regioni e Comuni d’Italia, si pongano in atto interventi tesi ad evitare la scomparsa dei luoghi di cultura come le librerie “.

 

“ Moltissimi gli interventi a favore dell’iniziativa che si registrano nelle prime 24 ore di vita dell’iniziativa – continua Capodanno -. In molti di essi si esprime anche viva preoccupazione per la trasformazione subita dal settore del commercio al Vomero “.

 

“ Penso anche di lanciare un apposito manifesto – annuncia Capodanno – raccogliendo le adesioni anche degli intellettuali, dal momento che parliamo di un punto di riferimento notevole pure per la cultura “.

 

“ L’auspicio – conclude Capodanno – è che si possa arrivare ad una soluzione che consenta la riapertura della libreria vomerese, così come ci auguriamo che permangano le altre librerie che ancora sono presenti sul territorio partenopeo e che fanno parte della storia della città “.

“ Inesorabile la crisi del commercio al Vomero colpisce ancora un luogo di cultura, un’oasi dove ancora si respirava l’odore della carta stampata, dove si potevano incontrare amici, che si erano persi di vista, nel corso di una delle tante presentazioni di un libro – esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Così stamani è arrivata la conferma di una notizia che circolava da tempo anche se non se ne parlava o se ne parlava a bassa voce nel tentativo di scacciare questo vero e proprio incubo, ennesimo boccone amaro nell’ecatombe che ha colpito inesorabilmente il settore trainante dell’economia del quartiere, quello che l’ha fatto conoscere in tutto il mondo, per la presenza di ditte storiche, molte delle quali da tempo purtroppo definitivamente scomparse “.

 

“ La notizia della chiusura della sede della storica libreria Loffredo, presente in via Kerbaker al Vomero fin dal 1981, arriva come un pugno nello stomaco, dopo il tremendo colpo già subito per la chiusura, agli inizi di due anni fa, della libreria Guida Merliani – afferma Capodanno -. Il colpo è duro da digerire perché Loffredo, come Guida, come tante altre librerie che esistevano al Vomero, oltre che in altri quartieri cittadini e che oggi sono perlopiù scomparse o sono afflitte da gravi problemi economici, non sono dei semplici esercizi commerciali, bensì rappresentano luoghi di cultura, e come tali restano nei cuori e nelle menti delle persone, rivestendo aspetti strettamente legati al proprio vissuto, dall’infanzia con i primi libri, agli anni dell’adolescenza con l’acquisto dei testi scolastici, alla maturità.

 

“ In altre parole – continua Capodanno - una libreria rappresenta un percorso di vita vissuta e la sua chiusura è fonte di un grande dolore perché la sua perdita equivale a quella di una persona cara. Scompaiono infatti i luoghi ed i ricordi di una vita intera. Tanto più quanto ha una storia secolare come appunto la libreria Loffredo, la quale, come si legge nella pagina presente su Internet, “già operante sin dai primi decenni del’800, ha avuto originariamente sede nel centro storico di Napoli, in v. San Biagio dei Librai, all’interno del cinquecentesco ed elegante palazzo Carafa di Montorio e molto vicino alla piazzetta Nilo in cui domina appunto la statua del Nilo che diviene logo prima della Libreria e poi anche della Casa Editrice Loffredo“ “.

 

“ Tutto ciò purtroppo avviene nella più totale assenza di iniziative concrete da parte delle istituzioni preposte, Comune di Napoli e Regione Campania in testa, per tutelare concretamente le aziende storiche e di tradizione della Città e, in particolare, le librerie come appunto Guida e Loffredo – prosegue Capodanno -. Una crisi, quella del settore commerciale, che al Vomero ha subito una preoccupante impennata negli ultimi anni con la desertificazione, tra l’altro, di molte strade. Emblematica la visione quasi lunare che offre oggi la galleria Vanvitelli, con numerose saracinesche da tempo abbassate. Senza considerare che al posto delle botteghe artigianali e di esercizi commerciali di antiche famiglie, che si erano sempre dedicate al commercio, tramandandoli di padre in figlio, sono arrivate attività di ogni tipo, con prevalenza di bar, di ristoranti ma anche di sale per scommesse. Alla fame di cultura e di sapere si è dunque sostituita quella per soddisfare altri appetiti, quelli della gola e della pancia “.

“Accompagnati da Maria, cantiamo e camminiamo per le vie del mondo!”. È questo il messaggio che accompagnerà i pellegrini in cammino da Napoli a Pompei, durante il tradizionale pellegrinaggio a piedi, organizzato dall’Azione Cattolica diocesana, che conclude il mese mariano. Sabato 31 maggio, alle 13.00, dopo la benedizione, i fedeli si metteranno in marcia per raggiungere la città vesuviana. La partenza è fissata come ogni anno presso la Basilica “Santa Maria del Carmine Maggiore” a Napoli, per proseguire, poi, verso Portici, Ercolano, Torre del Greco e Torre Annunziata, dove, ad ogni tappa, numerosi altri pellegrini si uniranno al gruppo in cammino. Giunti a Pompei, in Area Meeting, ad attendere i fedeli ci sarà il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, che presiederà la santa Messa di conclusione del pellegrinaggio, e mons. Tommaso Caputo, Arcivescovo di Pompei.

«Vogliamo chiedere a Maria di accompagnarci e incoraggiarci nel nostro cammino quotidiano – ha detto il presidente diocesano di AC, Vito Gurrado – per contribuire a costruire società più giuste e solidali e, come ci ha suggerito Papa Francesco, allargare i nostri orizzonti di impegno verso tutte le periferie esistenziali». Ad accompagnare i fedeli in cammino, anche don Giuseppe Rinaldi, assistente diocesano di AC.

Affidare il proprio cammino quotidiano a Maria è il desiderio anche dei fedeli della Diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia che, nella notte tra il 30 e il 31 maggio, partiranno in marcia, a piedi, verso Pompei, dove giungeranno alle prime luci dell’alba del giorno successivo. Anche la Chiesa di Sorrento, dunque, si metterà in cammino alla volta della città mariana per imparare da Maria ad essere testimoni di amore, quell’amore filiale che consola e dà gioia. La partenza è fissato, da Sorrento, alle 22.30 di venerdì 30 maggio, presso la parrocchia “Santa Lucia”, mentre da Castellammare di Stabia, alle 3.30, da Piazza Giovanni XXIII. Giunti a Pompei, parteciperanno tutti insieme alla santa Messa celebrata, alle 6.30, dal loro Arcivescovo, mons. Francesco Alfano, nel Piazzale Giovanni XXIII del Santuario. Anche per i fedeli sorrentini e stabiesi, dunque, l’ultimo giorno di maggio sarà dedicato a Maria. Diverse saranno le tappe toccate lungo il cammino, al quale si aggiungeranno altri fedeli.

Nel frattempo, giovedì 29 maggio, a chiusura del mese mariano, l’icona della Madonna Pellegrina sarà in visita, per un’intera giornata, ad alcuni enti militari della Campania. In mattinata, guidato da mons. Francesco Paolo Soprano, direttore dell’Ufficio Missione Mariana del Rosario, e da don Antonio Marrese, vice-rettore del Santuario, il Quadro della Vergine di Pompei sarà presso la Caserma Brigata Garibaldi di Caserta. Qui, dopo la santa Messa, sarà recitata la Supplica. Subito dopo, la Missione Mariana si dirigerà verso il Carcere militare di Santa Maria Capua Vetere (Ce), unico ente carcerario militare in Italia, dove ad accogliere la Vergine saranno oltre ai militari detenuti, alcuni loro familiari e il personale del penitenziario.

Infine, ultima tappa sarà la città di Capua. Qui, l’Icona sosterà presso il RUA, Raggruppamento Unità Addestrative, 17° Reggimento Aqui e 47° Reggimento Ferrara, dove, oltre al personale militare di stanza nella struttura operativa dell’Esercito Italiano, ci saranno, ad attendere la Missione, i militari in forma volontaria che la scorsa settimana hanno prestato giuramento.

Durante la visita della Madonna Pellegrina, tutti i militari saranno affidati alla Vergine e, in particolare, si pregherà per quelli della Brigata Garibaldi, in vista dell’imminente partenza per la missione in Afghanistan, prevista per il prossimo autunno.

Venerdì 23 maggio, i giovani della Campania si ritroveranno a Pompei in occasione dell’incontro regionale di Pastorale Giovanile. Ad accompagnarli in questa giornata di riflessione e di festa, la lettura biblica del Vangelo di Giovanni, “Va’, tuo figlio vive” (Gv 4,50). Alla luce di queste parole di speranza e di conforto rivolte da Gesù a un padre che lo implorava di guarire il proprio figlio, i giovani affideranno a Maria il loro futuro. Ma non solo. La Parola del Vangelo di Giovanni, scelta come spunto di riflessione per l’Incontro, ci ricorda che, ancora oggi, i genitori affidano e devono affidare i propri figli alla Chiesa, e devono insegnare loro ad aver fede nella Provvidenza e nelle promesse di Dio.

L’incontro regionale dei giovani a Pompei si inserisce nel cammino della Pastorale Giovanile Campana che, a novembre scorso, con il Convegno “Dateci la Parola”, ha iniziato un lavoro preparatorio alla redazione degli Orientamenti di Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Campana. Questo lavoro ha visto nella sua prima fase l’ascolto diretto dei giovani delle Diocesi campane attraverso un questionario che è stato poi la base preparatoria del documento della CEC. Ora l’incontro a Pompei vuole essere un affidamento a Maria di questo percorso e un momento di festa fra i giovani della Campania.

L’appuntamento è per le 16.00, nel Piazzale Giovanni XXIII. Qui i giovani, giunti da ogni parte della Campania, riceveranno il primo benvenuto da mons. Lucio Lemmo, Delegato della Conferenza Episcopale Campana per la Pastorale Giovanile, e dalla Gi.Fra. regionale. Alle 17.00, si percorrerà la “via delle Beatitudini”; ovvero, in corteo, si raggiungerà la Basilica mariana e, lungo il percorso, si rifletterà su ciascuna delle sette Beatitudini. Infine, alle 18.00, in Santuario, ci sarà l’adorazione eucaristica col Santo Rosario, guidata dall’Arcivescovo di Pompei, mons. Tommaso Caputo (registrata e poi mandata in onda da TV2000). La giornata si concluderà, alle 19.00, con la catechesi guidata da don Michele Madonna, parroco di Napoli, sul vangelo di Giovanni scelto come tema dell’Incontro.

 

Da lunedì 12 maggio e fino a domenica 18, in occasione della IV Settimana del Diritto alla Famiglia, la chiesa “Beati Luigi e Zelia Martin” presso la Cittadella della Carità di Angri (via Adriana, 16) vivrà uno speciale momento di preghiera in preparazione al Sinodo sulla Famiglia. In questa cappella, dove si vive l’esperienza dell’adorazione eucaristica diurna dedicata ad una preghiera per la famiglia, saranno vissute 150 ore di adorazione eucaristica continua, accompagnate da catechesi e da alcuni momenti di riflessione guidati da don Silvio Longobardi, fondatore di Progetto Famiglia e custode della Fraternità di Emmaus. Lo stesso don Longobardi, lodando l’iniziativa, ha detto: “Tutta la Settimana del diritto alla famiglia sarà accompagnata da una preghiera perseverante e unanime, come quella della primitiva comunità in attesa dello Spirito (At 1,13-14). Questa preghiera è un viatico per tutti. In modo particolare vogliamo pregare per il nostro Papa in questo tempo in cui è chiamato a dare delle risposte significative intorno ai nodi problematici che la famiglia vive, sia nel contesto sociale che ecclesiale. Per lui chiediamo in modo particolare l’intercessione di San Giovanni Paolo II, il papa della Famiglia, che ha saputo con lucidità e coraggio rivelare il mistero profondo della  famiglia, dandole un ruolo da protagonista all’interno della Chiesa e del tessuto sociale”.

 

Nel cuore di questa grande preghiera per la famiglia s’inserisce  la celebrazione eucaristica del 14 maggio, alle 19.30, presieduta da S.E. Mons. Tommaso Caputo, Arcivescovo di Pompei. Questo momento di preghiera sarà particolarmente importante per la Fraternità, dal momento che è stata chiamata proprio dall’Arcivescovo Caputo, alcuni mesi fa, a cominciare una storia di carità attraverso l’inaugurazione della casa famiglia “Oasi Vergine del Sorriso”, nata presso il “Centro per il Bambino e la Famiglia Giovanni Paolo II”, nel cuore della città di Pompei. Opera del Santuario mariano, l’Oasi Vergine del Sorriso ha ricevuto, proprio in questi giorni, in occasione della Supplica alla Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei, la visita del Segretario di Stato di Sua Santità, il Cardinale Pietro Parolin, il quale ha invitato la famiglia che ha scelto di dedicarsi a questa ‘opera’ a continuare l’impegno di carità con amore e perseveranza.

Inoltre, giovedì 15, alle ore 9.15, presso la Sala Marianna De Fusco del Santuario, ci sarà, sempre nell’ambito di questa iniziativa, un altro importante appuntamento, il Convegno di studi intitolato “Case Famiglia e comunità educative: criteri e modalità per scelte a misura di bambino”, organizzato in collaborazione con il Consultorio Familiare Diocesano di Pompei. Dopo l’introduzione di Marco Giordano, presidente nazionale della Federazione Progetto Famiglia e segretario del Tavolo Nazionale Affido Familiare, seguiranno gli interventi dell’Arcivescovo Tommaso Caputo, dello psicologo e psicoterapeuta familiare Gennaro Petruzziello, del fondatore della Federazione Progetto Famiglia, don Silvio Longobardi, del presidente Progetto Famiglia Accoglienza, Luciano Gambardella, e di altri esperti sul tema.

 

Di seguito il programma della settimana di preghiera.

PROGRAMMA:

Adorazione Eucaristica Continua

da lunedì 12 Maggio a domenica 18 Maggio

Liturgia delle ore

Lodi mattutine ore 7:15 - Vespri ore 19:00

Recita del Rosario

Da Lunedì 12 Maggio a Sabato 17 Maggio ore 8:45

Catechesi

-           Lunedì 12 Maggio ore 20:00

“Generare e accogliere la Vita”

-           Martedì 13 Maggio ore 20:00

“Maria, Regina della famiglia”

Celebrazione eucaristica

Mercoledì 14 Maggio, ore 19:30, presieduta dall’Arcivescovo di Pompei, mons. Tommaso Caputo

 

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