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Lunedì, 13 Maggio 2024

Rotterdam, arrestato il sospetto terrorista salito sul treno

E' stato arrestato l'uomo, sospetto terrorista, che si era barricato in una toilette del treno ad alta velocità Thalys, Amsterdam-Parigi, evacuato nella stazione centrale di Rotterdam. L'uomo sospetto era salito all'ultimo momento sul treno chiudendosi in bagno, gesto che ha fatto scattare l'allarme. Il mezzo era stato quindi circondato dalle forze speciali d'intervento.

I binari della stazione, dal numero uno al numero sette, sono stati liberati per motivi precauzionali. Un negoziatore dei reparti speciali della Polizia olandese ha cercato di parlare con il sospetto per convincerlo a uscire dal bagno.

Ovviamente, tutti i media olandesi ricordano come questa vicenda ricordi l'attentato terrorista fallito sul treno, sempre lungo la linea Amsterdam-Parigi, lo scorso 21 agosto, quando un giovane marocchino di 25 anni, armato di Kalashnikov e altre armi venne immobilizzato da alcuni passeggeri, tra cui alcuni marines, prima che potesse aprire il fuoco. Stavolta, tuttavia, come ribadisce la compagnia ferroviaria Thalys "non c'è alcun pericolo in corso".

Secondo le prime foto postate su twitter dai media olandesi, l'uomo fermato è un giovane, capelli scuri, pantaloni e giacca nera. In precedenza s'era sparsa la notizia che un testimone oculare lo avesse visto entrare in bagno con una bomba. Ma al momento non c'è alcuna conferma che fosse armato.

Intanto Il terrorista ucciso ieri a Berlino da un agente di polizia, dopo che aveva attaccato con un coltello una poliziotta, era stato nuovamente denunciato per minacce a una giudice a giugno. "Vi decapiteremo", aveva detto, secondo quanto riportano gli inquirenti. L'iracheno aveva già scontato alcuni anni di prigione per aver organizzato un attentato all'ex premier iracheno nel 2004 a Berlino

L'avvocato di Ayoub el Khazzani, accusato dell'attentato al Thalys Amsterdam-Parigi, ha denunciato oggi il trattamento subito dal suo cliente dopo la diffusione di immagini del suo arrivo, con i piedi scalzi, gli occhi bendati e le manette ai polsi, al palazzo di giustizia di Parigi. "Lo trovo scandaloso e vergognoso - ha detto l'avvocato Mani Ayadi - qualunque sia la natura dei fatti che gli sono rimproverati, non si deve cadere in trattamenti disumani e degradanti". Le immagini trasmesse ieri dalla tv i-Telé hanno mostrato il sospetto, 25 anni, mentre usciva da un'auto della polizia ed entrava a palazzo di giustizia da un cortile interno, scortato dagli agenti.

Vestito di celeste, era a piedi scalzi, occhi bendati e aveva le manette ai polsi sulla schiena. "Lasciarlo a piedi scalzi non era necessario" ha aggiunto il legale del marocchino, precisando poi che al suo cliente sono state fornite calzature successivamente, all'interno del tribunale dove è comparso davanti ai magistrati per essere messo sotto accusa. La procura sostiene che al momento del trasferimento sono state proposte delle scarpe al detenuto, ma che Khazzani ha rifiutato di indossarle. La benda sugli occhi sarebbe invece una misura di sicurezza applicata ai sospetti di terrorismo e ai criminali più pericolosi per evitare che riconoscano i luoghi e le persone che li scortano.

Intanto "Il tempo a disposizione della Libia per affrontare le proprie criticità umanitarie, economiche e di sicurezza sta scadendo. Esortiamo con forza tutte le parti del dialogo a continuare" affinché si arrivi alla nomina del Governo di Concordia Nazionale prima del 20 settembre. Lo si legge in una nota di Italia, Francia, Germania, Spagna, Gb e Usa.nto sono state proposte delle scarpe al detenuto, ma che Khazzani ha rifiutato di indossarle. La benda sugli occhi sarebbe invece una misura di sicurezza applicata ai sospetti di terrorismo e ai criminali più pericolosi per evitare che riconoscano i luoghi e le persone che li scortano.

L'Isis in Libia ha annunciato di avere "attaccato un'area dell'aeroporto di Mitiga a Tripoli adibita a prigione e di essersi scontrato con le guardie". In un comunicato sul web i jihadisti hanno riferito che "un gruppo di mujaheddin dei cavalieri martiri hanno assaltato la prigione per liberare i musulmani detenuti e sottoposti a tortura". Fonti libiche non confermate e testimoni parlano di "almeno sei morti, tre jihadisti e altrettante guardie di Fajr Libya".

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