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Esodo senza fine, oltre duemila migranti su cinque barconi

E' arrivata intorno alle 16 nel porto di Catania la nave della Marina militare britannica 'Bulwark' con a bordo 1.143 migranti, tra cui nove donne incinte. I migranti sono stati tratti in salvo ieri in otto distinti interventi al largo della Libia, sette dei quali compiuti dall'unitá navale britannica e uno dalla nave della Marina Militare ''Fasan''.

Oltre duemila migranti su cinque barconi in difficoltà sono stati soccorsi tra sabato e ieri dall'organizzazione umanitaria Migrant Offshore Aid Station , che in collaborazione con Medici senza Frontiere sta pattugliando il Canale di Sicilia con la nave My Phoenix. "È stata in assoluto l'operazione piú grande e incalzante che My Phoenix abbia condotto finora" ha detto Ian Ruggier, un ex Tenente Colonnello ora membro dell'equipaggio. "Pochi minuti dopo aver avvistato la prima barca, ne abbiamo vista un'altra e poi un'altra ancora e via cosi, fin quando ci siamo ritrovati a provvedere alla prima assistenza di 5 imbarcazioni con un totale di oltre 2000 persone a bordo distribuiti anche su altre navi". Dopo avere partecipato alle operazioni di soccorso la My Phoenix ha raggiunto ieri sera il porto di Augusta, dove ha sbarcato 372 migranti, tra i quali 126 donne e 62 bambini, la maggior parte provenienti dall'Eritrea. "Quello a cui stiamo assistendo è un esodo senza precedenti. Migliaia di persone disperate continueranno a rischiare la propria vita se tutti noi come società civile non saremo in grado di offrire alternative a questa gente" ha detto Regina Catrambone, l'impreditrice di Reggio Calabria, fondatrice di Moas insieme al marito Christopher Catrambone. Fondata un anno fa, Moas è stata la prima organizzazione non-profit a lanciare attività di ricerca e soccorso in mare nel Mediterraneo con lo scopo ultimo di prevenire nuove tragedie dell'immigrazione. Quest'anno, l'organizzazione con base a Malta ha ripreso la missione il 2 maggio in partnership con Medici Senza Frontiere che fornisce assistenza medica a bordo della My Phoenix. Dall'agosto del 2014 ad oggi, Moas ha salvato e dato assistenza a circa 6400 migranti.

"Chiudere le porte ai migranti indebolisce la credibilità dell'Italia in Europa", hanno affermato mons. Guerino Di Tora e mons. Gian Carlo Perego, presidente e direttore generale della Fondazione Migrantes

"Come Lega siamo pronti a bloccare le prefetture e a presidiare tutte quelle strutture che a spese degli italiani qualcuno vuole mettere a disposizione di migliaia di immigrati clandestini" ha detto Matteo Salvini collocandosi sulla stessa 'linea dura' espressa da Roberto Maroni, il quale ieri ha ipotizzato la riduzione dei trasferimenti regionali ai sindaci lombardi che dovessero accogliere nuovi migranti.

"Chiediamo un'equa distribuzione dei migranti in Italia, così come in Europa ed è un atteggiamento insopportabile di odio verso il sud dire ad alcune regioni 'sbrigatevela da soli'". Così il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, commenta le posizioni dei governatori leghisti che hanno annunciato il loro no ad accogliere altri migranti. "E' difficile immaginare che ventiquattromila migranti via dall'Italia in due anni siano una cifra giusta e che questi debbano essere solo eritrei o siriani", ha aggiunto Alfano.

"Sono qui per lanciare un messaggio forte: in questo periodo difficile, con una pressione immigratoria così forte, l'Italia non è da sola. La Commissione Europea sarà qui per sostenerla", ha detto il commissario Ue all'Immigrazione, Dimitris Avramopoulos, al termine dell'incontro con Alfano.

Il premier Matteo Renzi dal G7 ha detto:"Dobbiamo dare incentivi, anche nel patto di stabilità, a quei comuni che ci danno una mano" nel gestire l'accoglienza dei migranti.  Ma ha anche definito nuovamente "insufficiente" il piano Ue sull'immigrazione. "Bisogna prendere atto che la situazione così com'è non va, ci siamo dati una tempistica da qui al Consiglio europeo, cercheremo di portare a casa dei risultati", ha sottolineato. Per risolvere il problema dell'immigrazione "serve buonsenso", ha detto Renzi ai governatori del Nord. E a Salvini ha replicato: "Ci vorranno settimane, è un lavoro di serietà. E' facile dire 'occupiamo le prefetture'".

Oggi Roberto Maroni è intervenuto di nuovo: ''Prima era sempre colpa di Berlusconi, ora di Maroni. Il presidente del consiglio deve risolvere i problemi e non dire è colpa tua è colpa mia: siamo alle comiche'', ha detto il governatore della Lombardia. ''Questo governo il tema dell'immigrazione non lo sta risolvendo'' ha aggiunto, sottolineando di esser ''disposto a parlare'' con palazzo Chigi perché ''il tema è serio e l'emergenza c'è''.

Il neogovernatore della Liguria Giovanni Toti, che ieri aveva appoggiato il suo omologo in Lombardia, commentando l'arrivo oggi di un centinaio di profughi a Genova ha rilanciato: "Non vorremmo che il ritardo di insediamento porti ad altre situazioni come questa, deleterie per la Liguria. Come ha spiegato Maroni, le Regioni non hanno un'azione inibitoria in questo senso perché non possiedono i poteri per impedire ai prefetti di convincere i sindaci ad accettare nuovi migranti. Dovremo agire con politiche che siano incentivanti e disincentivanti. Sarà la prima cosa che faremo appena ci insedieremo".

''Milano attende le direttive e gli invii che il Governo effettuerà e risponderà secondo i criteri generali'', ha detto il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca dopo che Maroni ha diffidato i sindaci dall'accogliere i migranti. Da Maroni, comunque, ''nessuna lettera o indicazione -. Sono vicende di carattere politico che non spetta al prefetto valutare''.

La presidente della Camera Laura Boldrini, riferendosi alle parole di Maroni, ha invitato "chi ha ruolo istituzionale ad agire sempre con senso di responsabilità". "Credo che il governo debba ignorare la posizione di Maroni e dare disposizione ai prefetti perché tutte le Regioni diano accoglienza ai migranti". Così il presidente della Regione Piemonte e della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino.

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