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«Non si tratta dell’abolizione del numero chiuso, il testo adottato dal gruppo di esperti della commissione Cultura del Senato (proposta di legge delega d’iniziativa parlamentare) infatti prevede che il numero di iscrizioni al secondo semestre sia coerente con il fabbisogno di medici stimato dal Sistema Sanitario Nazionale: solo chi avrà un punteggio alto potrà accedere ai posti disponibili». Ad affermarlo è Alfio Saggio, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Catania. La reazione giunge a seguito dall’approvazione del Testo base della Delega al Governo per la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia, in Odontoiatria e protesi dentaria e in Medicina Veterinaria.

«Il testo non è molto chiaro - ha dichiarato il presidente Saggio - ma quello che si evince è che il numero chiuso per l’accesso ai corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia, in Odontoiatria e in Veterinaria non scompare, ma si sposta in avanti di sei mesi». 

A un primo semestre aperto a tutti (probabilmente non in presenza), infatti, ne seguirà un secondo al quale potranno accedere gli aspiranti medici che avranno superato prima gli esami individuati come propedeutici, poi un quiz nazionale. «Le materie di studio non sono ancora state decise - ha aggiunto Saggio - le individuerà il Governo, ciò che è chiaro è che per essere ammessi al secondo semestre, oltre ad aver passato tutti gli esami, servirà essere collocati in posizione utile nella graduatoria di merito nazionale. Esiste tuttavia un paracadute per chi non passerà al secondo semestre: il riconoscimento dei crediti universitari acquisiti nel primo semestre, che potranno essere sfruttati in uno dei corsi di laurea di area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria». 

Allo studente, nel momento in cui si iscrive a Medicina, verrà chiesto di indicare una seconda scelta sempre all’interno di quell’area che potrebbe diventare la destinazione finale: la doppia iscrizione sarà gratuita.

«Il testo possiede qualche lacuna - conclude Saggio - noi siamo contrari all’abolizione del numero chiuso, bisognerebbe semmai armonizzarlo con il numero di borse di specializzazione, molte delle quali, purtroppo, hanno perso attrattività presso i neolaureati». 

Elevare il livello della formazione per gli iscritti. Raccogliere proposte da parte dei colleghi da proporre il 7 maggio in occasione degli Stati Generali dei Commercialisti 2024 di Roma. Continuare a migliorare i rapporti con gli Enti e le Istituzioni: in primis INPS e Agenzia delle Entrate. Questi sono gli obiettivi che l’attuale Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Catania vuole conseguire nei prossimi mesi. È quanto emerso nel corso dell’evento “Il Consiglio incontra gli iscritti”, che si è svolto presso Camplus (ex Collegio d’Aragona). Padrone di casa Salvatore Virgillito, presidente Odcec Catania, al suo fianco il vice presidente Tito Giuffrida, il consigliere segretario Eleonora Contarino e il consigliere tesoriere Anna Quattrone.

«È stato il secondo incontro con gli iscritti dal nostro insediamento - ha affermato il presidente dell’Ordine etneo Virgillito - abbiamo organizzato numerosi eventi in questi anni, il nostro obiettivo principale è capire cosa si può fare in futuro per l’interesse della nostra categoria: in questa direzione è per noi fondamentale raccogliere le istanze degli iscritti. L’obiettivo è quello di continuare a mantenere alto il livello della formazione alzando sempre più l’asticella qualitativa. È importante fare rete tra colleghi per crescere insieme e acquisire l’autorevolezza che ci appartiene. Il 7 maggio a Roma durante gli Stati Generali il nostro presidente nazionale esporrà gli obiettivi più rilevanti del suo mandato e si discuterà sul futuro della nostra professione e sui cambiamenti in atto. Sarà l’occasione per sottoporre ai dirigenti nazionali di categoria alcune proposte che raccoglieremo dal confronto con i nostri iscritti. Si discuterà di responsabilità dei professionisti, soprattutto quando ricoprono ruoli nei Collegi Sindacali; ascolteremo le novità normative ed esprimeremo come di consuetudine la nostra opinione per essere sempre propositivi. Crediamo nell’obiettivo di sviluppare un rapporto collaborativo e costruttivo con gli enti e le istituzioni, in particolare con l’Agenzia delle Entrate e l’INPS. Proprio con l’Istituto nazionale di previdenza sociale stiamo lavorando alla creazione delle linee-guida da sottoporre ai colleghi per dare loro maggiori informazioni. Costante rimane il dialogo con l’Agenzia delle Entrate per cercare di migliorare il rapporto collaborativo».  

 

Una sinergia tra Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Catania, UniCt e Inail per garantire ai medici formazione e informazione, e ai pazienti, tutela e prestazioni efficaci. È quanto è emerso dal convegno “I certificati medici nella tutela degli infortuni sul lavoro” che si è svolto il 13 aprile presso l’Aula Magna “Ferdinando Latteri” della Torre Biologica di Catania.

Il Convegno, organizzato dall’OMCeO di Catania, Inail e Università etnea ha trattato i temi burocratico-amministrativi che ogni medico deve conoscere riguardo le certificazioni mediche e la tutela dell’infortunio sul lavoro, gli adempimenti telematici, l’idoneità al rientro professionale, l’Accordo Inail - Fondo Sanitario Nazionale del 2019 per i rapporti economici connessi all’erogazione delle prestazioni.

 Il confronto, primo di altri che le parti hanno fatto intendere di voler promuovere in futuro, è stato alimentato da protagonisti regionali e nazionali. Moderato da Patrizio Rossi (sovrintendente sanitario centrale Inail) e Cristoforo Pomara (professore ordinario e direttore Scuola di specializzazione in Medicina Legale di UniCt) il dibattito ha visto la partecipazione di Venerando Rapisarda (professore ordinario di Medicina del Lavoro di UniCt), Alfio Saggio (presidente OMCeO di Catania) e Agatino Cariola (direttore Centrale Rapporto Assicurativo INAIL).

 «Non è un bel momento per la sanità italiana, e la recente lettera scritta dai 14 scienziati lo conferma - ha affermato Alfio Saggio, presidente OMCeO di Catania - cerchiamo con questi confronti di sopperire a determinati disguidi che si sono creati sulla certificazione degli infortuni. Abbiamo voluto questo momento di aggiornamento con Inali e UniCt per cercare di mettere a punto un protocollo d’intesa per snellire pratiche e iter amministrativi e favorire i pazienti, specialmente quando incappano negli infortuni sul lavoro».

«Siamo lieti di aver avviato una collaborazione con l’Ordine - ha dichiarato Diana Artuso, direttrice Inail Catania - siamo partiti dalla condivisione di un pensiero comune: mettere al centro le esigenze dei pazienti e degli infortunati. Questi ultimi, devono trovare interlocutori preparati, che siano consapevoli dei diritti, delle prestazioni e delle tutele che vengono assicurati dall’Istituto». «Il tema riguarda tutti i medici che si trovano ad interagire con un paziente che ha avuto un infortunio sul lavoro, e questo avviene nei Pronto Soccorso e anche presso gli studi di medicina generale», ha aggiunto Giuseppe Distefano, responsabile scientifico del Corso.

«Il tema del convegno è essenziale perché il ruolo dei medici è diventato fondamentale anche ai fini di assicurare le giuste tutele agli infortunati sul lavoro e i soggetti che hanno contratto malattie professionali - ha affermato Agatino Cariola, direttore centrale Rapporto Assicurativo Inail - il ruolo che essi svolgono nella redazione dei certificati medici indirizza l’utente ad avere la giusta prestazione». «Alla luce degli eventi di cronaca che tragicamente siamo costretti a seguire - ha concluso Cristoforo Pomara - l’attività certificativa soprattutto nell’ambito dell’infortunistica è fondamentale. Il certificato assume un atto che la Repubblica paragona all’atto notarile. Al medico è demandato un ruolo importante che è quello di una corretta certificazione, che è un marker importante per valutare anche la correttezza di un datore di lavoro nei confronti del dipendente».

 

In occasione del convegno molto partecipato intitolato "Le sfide dell’agrumicoltura del futuro", tenutosi ieri presso il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell'Università di Catania, la Presidente del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, Federica Argentati, ha posto l'accento sull'importanza dell'innovazione organizzativa e della collaborazione per il futuro dell’agrumicoltura della regione.

 Argentati ha evidenziato il significativo know-how siciliano in termini di produzione, trasformazione, commercializzazione, ricerca scientifica, “ma per avanzare ulteriormente, - continua - dobbiamo puntare sulla capacità di fare sistema”, facendo eco alle parole dell'Assessore dell'Agricoltura della Regione Siciliana, l'On. Luca Sammartino. La Presidente ha poi ribadito l'importanza di superare le divisioni e di lavorare insieme, evidenziando i successi ottenuti in passato dallo stesso Distretto, e sottolineando l'urgenza di adottare un approccio innovativo e organizzato.

 “Non possiamo permetterci di riposare sugli allori; l'agrumicoltura è cambiata e dobbiamo evolverci con essa. È cruciale che riflettiamo su come utilizzare al meglio le nostre risorse e i nostri successi per rimanere competitivi”, continua Argentati, chiedendo una maggiore regolamentazione e coordinamento tra gli strumenti e le iniziative esistenti.

 Infine, ha lanciato un appello all'Assessore Sammartino e agli stakeholder del settore, invitandoli a una riflessione congiunta sul futuro dell'agrumicoltura siciliana, enfatizzando la necessità di un dialogo aperto e di strategie integrate per promuovere non solo la produzione, ma anche la tutela dell'ambiente, il paesaggio e i diritti dei consumatori.

 “Il Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia rappresenta tutta la nostra comunità. È il momento di agire insieme per assicurare che il nostro settore non solo sopravviva, ma prosperi nell'era globale”, conclude Argentati.

L'evento “La Panchina Blu” organizzato presso il Centro Diurno Mario e Bruno de Luca a Catania in occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza e la Sensibilizzazione sull'Autismo, ha registrato una partecipazione straordinaria da parte della comunità di Catania e dei suoi dintorni, dimostrando un forte sostegno per la causa dell'inclusione e della sensibilizzazione sull'autismo. Un'iniziativa che ha raccolto un profondo interesse e coinvolgimento da parte dei partecipanti, evidenziando l'importanza di promuovere una maggiore consapevolezza e comprensione sui temi dell'autismo.

 Durante l'evento, i partecipanti hanno avuto l'opportunità di interagire e condividere momenti di gioia e solidarietà con i ragazzi del centro diurno e le loro famiglie. La realizzazione e l'inaugurazione della Panchina Blu, con il contributo dell’artista Turi Papale e i minori del centro aggregativo dell’Ass. Spazio47,  hanno rappresentato un momento simbolico di grande significato, evidenziando l'importanza dell'accoglienza e dell'integrazione  nella nostra società.

 Inoltre, durante l'evento è stato presentato con entusiasmo il progetto del “Tavolo Tecnico”, programmato per il 18 aprile 2024, che mira a promuovere il dialogo e l'azione concreta tra istituzioni, famiglie e associazioni familiari legate al tema dell'autismo.

 Al centro dell’attenzione anche il coinvolgimento dei giovanissimi della “Città dei Ragazzi”, Andrea, Francesco, Orazio e tanti altri che,  grazie al contributo di Eris Formazione, hanno potuto sperimentarsi nel mondo del lavoro, nello specifico del banqueting, servendo agli ospiti il rinfresco. Un’occasione unica per scoprire nuove opportunità, in un quartiere come quello degli Angeli Custodi, vittima dell’abbandono scolastico e spesso del lavoro irregolare o illecito.

 Desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al successo di questo evento le famiglie e i ragazzi, gli operatori e i volontari, nonchè i promotori del centro diurno, Cooperativa Villaggio del Magnificat e Cooperativa Un Altro Modo, che insieme alle associazioni familiari Comunità Papa Giovanni XXIII, Un futuro per l’Autismo e Autismo Oltre,  hanno reso possibile la sua realizzazione, e che ogni giorno operano per garantire percorsi di cura, inclusione e integrazione.

 

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