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Ha preso il via la festa di San Giuseppe artigiano a Ragusa domenica sera, il vicario generale della diocesi, il sacerdote Roberto Asta, ha presieduto la concelebrazione eucaristica che ha visto la partecipazione di numerosi fedeli. Ieri la festa è proseguita con la preghiera del Rosario e le litanie a San Giuseppe, nel pomeriggio, alle 18,30, a cui è seguita la celebrazione eucaristica insieme ai parroci e alle comunità parrocchiali della Cattedrale e dell’Ecce Homo. Lunedì mattina, intanto, si è già tenuta la santa messa presieduta dal sacerdote Giuseppe Iacono. Oggi, martedì 30 aprile, alle 8 la preghiera del Rosario e le litanie a San Giuseppe, alle 8,30 la celebrazione eucaristica presieduta dal sacerdote Santo Vitale. Alle 18,15, poi, la preghiera del Rosario e le litanie a San Giuseppe, alle 19 la celebrazione eucaristica insieme con i parroci e con le comunità parrocchiali di San Pio X e del Preziosissimo sangue. Mercoledì 1 maggio è la giornata della festa liturgica di San Giuseppe lavoratore. Alle 8 la preghiera del Rosario e le litanie a San Giuseppe. Alle 8,30 la celebrazione eucaristica presieduta dal parroco, il sacerdote Andrea La Terra. Alla fine della celebrazione, si pregherà assieme ai fedeli la preghiera a San Giuseppe. La festa è sostenuta dal punto di vista mediatico da Confcommercio provinciale Ragusa con il presidente Gianluca Manenti e dal presidente sezionale Rosamaria Chiaramonte.

Una grande e straordinaria festa. Una dimostrazione d’affetto che non ha eguali. Una mobilitazione suggestiva di fedeli e devoti che, assieme a turisti e visitatori, hanno formato un tappeto umano, soprattutto nel pomeriggio, all’uscita del simulacro dal duomo, e, in maniera ancora più consistente, a mezzanotte quando il santo cavaliere è rientrato e ha dato inizio ai memorabili “gira” all’interno delle navate oltre a uscire nuovamente fuori sul sagrato. Prima del rientro, però, uno spettacolare gioco pirotecnico ha fatto da cornice alla solennità del momento. Il tutto sottolineato da uno scrosciante applauso dei devoti e dei fedeli che hanno assiepato le scalinate di San Giorgio. La festa si è conclusa a mezzanotte e quaranta quando il simulacro è stato riposto. Tutto questo, e molto altro ancora, è stata la fase finale delle celebrazioni in onore del santo martire e patrono di Modica, che ieri ha vissuto il momento clou mettendo in rilievo la notevole affezione che l’intera comunità cittadina nutre nei confronti del megalomartire. Vere e proprie manifestazioni di giubilo che hanno riguardato tutti in maniera indistinta. E così dopo la celebrazione eucaristica della mattina, che è stata presieduta dal vicario generale della diocesi di Noto, mons. Ignazio Petriglieri, con la presenza delle autorità civili e militari, dell’associazione cattolica portatori di San Giorgio martire e dei cavalieri templari federiciani, caratterizzata dalla recita dell’atto di affidamento della città al santo patrono da parte del sindaco, e dopo la santa messa del pomeriggio, presieduta dal preposto parroco, il sacerdote Michele Fidone, intorno alle 17 c’è stata la trionfale uscita accolta dalla consueta acclamazione “Giorgio, Giorgio, Giorgio” oltre che dallo sparo di volantini e fuochi pirotecnici di straordinaria suggestione. Quindi ha avuto inizio la processione lungo il percorso tradizionale che ha vissuto straordinari momenti di intensità caratterizzati anche da fasi di vera e propria emozione ogni qualvolta il simulacro si è fermato in prossimità delle abitazioni di persone anziane o che non potevano deambulare. Moltissimi gli attestati di venerazione nei confronti del patrono. Il preposto parroco e l’associazione portatori San Giorgio hanno espresso grande soddisfazione per la piena riuscita dei festeggiamenti che, ancora una volta, hanno coinvolto fedeli e devoti provenienti da ogni dove. La Regione Sicilia e il Comune di Modica hanno patrocinato le celebrazioni. A curare la comunicazione esterna, invece, Confcommercio provinciale Ragusa con la collaborazione della sezione cittadina. “E’ stata una festa, ma d’altronde non avevamo dubbi in proposito, davvero straordinaria – sottolineano il presidente provinciale Gianluca Manenti e il presidente sezionale Giorgio Moncada – con la grande processione in onore di San Giorgio martire che ha fatto registrare numeri importanti. Ma, soprattutto, le presenze si sono moltiplicate in occasione dell’uscita e del rientro quando abbiamo potuto notare migliaia e migliaia di persone. Tra queste anche visitatori e turisti i quali sono stati accolti al meglio nelle nostre strutture ricettive facendo diventare la festa di San Giorgio l’occasione propizia per far sì che la città di Modica possa mettersi ancora una volta in vetrina nella maniera dovuta”.

Continuano domani e si concludono domenica i solenni festeggiamenti in onore di Maria Santissima Addolorata, regina e patrona principale di Monterosso Almo. Dopo l’omaggio floreale dei bambini alla Vergine, momento sempre molto emozionante che ha animato il santuario diocesano, domani, alle 19, in piazza Sant’Antonio, è in programma la 35esima edizione della sagra dei cavatieddi. Ci sarà lo spettacolo di musiche popolari con i gruppi folk de “I tavernieri” e “Né lapa né musca”. Prevista la degustazione di cavati al sugo, crispelle, cannoli, torrone e “pagnuccata”. Domenica, festa degli angeli: alle 7,30 il suono festoso delle campane e lo sparo di bombe annuncerà il giorno di celebrazioni. Ale 8,30 la santa messa e alle 9 il giro del corpo bandistico per le vie del paese. Alle 10 solenne celebrazione eucaristica presieduta da don Salvatore Giaquinta. Alle 11,30 uscita del simulacro della santa patrona e processione al cimitero, riflessione e benedizione dei fedeli defunti. Quindi, il rientro al santuario. Alle 16,30 la tradizionale cena. Alle 19,30 la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arciprete don Giuseppe Antoci e alle 20 l’uscita del simulacro della santa patrona con la processione per le vie del paese, sosta nella chiesa di San Giovanni e adorazione eucaristica. Alle 22 spettacolo pirotecnico a cura della ditta La Vip di Alessandro Vaccalluzzo. Quindi, rientro della processione e riposizione del venerato simulacro della santa patrona sull’altare maggiore. “Sarà l’occasione – sottolinea il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, che sta sostenendo mediaticamente l’iniziativa – per rivivere la fantastica atmosfera del borgo monterossano con i suoi colori e sapori. Un modo anche per le attività commerciali di vivacizzare questi momenti”.

 Con la festa degli angeli, la comunità dei fedeli di Monterosso Almo ha reso, ancora una volta, onori alla propria regina e patrona, la Vergine Addolorata. Momenti ricchi di trepidazione e intensità, domenica scorsa, nel centro montano ibleo per una iniziativa religiosa che ha avuto, come sempre, la capacità di coinvolgere numerose persone. Il tutto era stato anticipato, sabato scorso, dalla celebrazione eucaristica con l’omelia del novello diacono Giuseppe Cascone, mentre, subito dopo, in piazza Sant’Antonio, aveva preso il via la 35esima edizione della sagra dei “cavatieddi” con due gruppi folk a fare da cornice all’evento, rendendolo più attrattivo e facendo trascorrere a tutti i presenti una speciale serata in allegria. Domenica, poi, è stato il giorno della festa vero e proprio quando, la mattina, c’è stata la celebrazione eucaristica presieduta da don Salvatore Giaquinta a cui ha fatto seguito la solenne uscita del simulacro della santa patrona, accolta da numerosi devoti, e la processione lungo le strade del borgo montano. Il simulacro, poi, ha raggiunto il cimitero dove è stata animata una riflessione e la benedizione ai fedeli defunti. Subito dopo, il rientro al santuario. Nel pomeriggio, spazio ancora una volta alla tradizione con la cena all’asta che ha visto partecipare numerosi interessati. Quindi, in serata, la celebrazione eucaristica presieduta dall’arciprete Giuseppe Antoci a cui ha fatto seguito l’uscita, per la seconda volta in giornata, del simulacro della santa patrona e la processione per le vie del paese, con adorazione eucaristica alla sosta del simulacro nella chiesa di San Giovanni Battista. E’ stato, quindi, lo spettacolo pirotecnico a cura della ditta La Vip di Alessandro Vaccalluzzo a fare da cornice al momento del rientro della processione al santuario con la reposizione del venerato simulacro della santa patrona sull’altare maggiore. “E’ stata completata – sottolinea il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, che ha sostenuto l’iniziativa celebrativa dal punto di vista mediatico – una tradizione fortemente radicata nel territorio di uno dei borghi più apprezzati della nostra provincia e anche nel resto della Sicilia. Sono stati bei momenti che hanno caratterizzato un’effervescenza non comune, capace di attirare l’attenzione, durante questo periodo, anche nelle attività commerciali”.

 

Ancora un altro fine settimana ricco di stimoli per la Naturosa Bike & Co. Ragusa. A Palermo, i piccoli sono stati impegnati, sabato scorso, nel Bicimparo caratterizzato da giochi di abilità e sprint mentre il giorno successivo hanno disputato la prima prova della Coppa Sicilia giovanissimi sul monte Pellegrino. Il gruppo ibleo è stato accompagnato dal presidente Giuseppe Nascondiglio e dal diesse Gianluca Zaccaria. A partecipare ad entrambi gli appuntamenti in mountain bike sono stati: Mattia Boscarino, Carlo Avola, Paolo Alì, Flavio Parisi, Lorenzo Gualato, Michele Scala, Giulio Pelliccia e Simone Pluchino. Su strada, invece, la Naturosa Ragusa è stata di scena a Terracina, nel Lazio, per il trofeo Falcone, la kermesse a cui hanno partecipato tutti i team più in forma d’Italia. La squadra iblea era presente con Giovanni Distefano che è arrivato al traguardo con il gruppo, un po’ più attardati Flavio Schembari e Luciano Marino. Non è partito, invece, Samuele Basile a causa di un forte raffreddore. Il team è stato accompagnato, in questo caso, da Maurizio Schembari e si è dovuto confrontare con un nutrito numero di avversari: solo nella categoria juniores erano in 140. “Ancora una volta – sottolinea il presidente Nascondiglio – una prestazione sopra le righe da parte di tutti i nostri ragazzi, sempre considerando che ci confrontiamo con realtà nazionali. E però l’unico modo per crescere ancora è questo. Noi ci crediamo ed è per tale ragione che ci stiamo provando. E continueremo a farlo sino a che non arriveranno le risposte che auspichiamo”.

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