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Il 27 aprile l'Italia riapre per chi ha codici di sicurezza

Il leader della Lega Matteo Salvini  annuncia un piano di ricostruzione nazionale "come Lega e Centro Destra: se il governo annuncia il dialogo e poi lo boccia noi il piano lo facciamo con tutte le associazioni delle imprese, dall'agricoltura al turismo, alle imprese produttive, guardando quello che accade negli altri paesi europei". "Occorre riaprire: ogni giorno che passa è un giorno perso nel nome della ricostruzione".

"Conte - prosegue il leader della Lega - si deve mettere d'accordo con sé stesso e la sua maggioranza: se dice dialoghiamo e poi stanotte la sua maggioranza boccia tutti, dico tutti, gli emendamenti della Lega significa che la voglia di dialogo di Conte serve alle telecamere ma in concreto si riassume a zero. Oggi nel percorso di ricostruzione nazionale tocchiamo un settore che conta 5 milioni di italiani quasi totalmente dimenticato dalle politiche del governo: la disabilità. Un settore che soffriva prima del virus e soffre a maggior ragione ora. La lega ha proposte fatte al governo inascoltate ma che sono proposte che arrivano dalle associazioni. Tra queste quella sul bonus da 600 euro da cui sono escluse le famiglie di disabili per il solo fatto di percepire una invalidità e così i malati di tumore in chemiotepapia". "Mi sembra moralmente indegno escludere questa fetta di cittadini" aggiunge Salvini.

Intanto in mattinata si è tenuta una riunione del governo con il capo della task force Vittorio Colao e, probabilmente alle 16, la convocazione della cabina di regia con gli enti locali. Entra così nel vivo il lavoro per la fase 2 dell'emergenza Coronavirus. Il premier Giuseppe Conte ha annunciato che entro la settimana indicherà il programma nazionale delle aperture dal 4 maggio: dovrebbe farlo tra venerdì e sabato. Per arrivare alla decisione finale, il governo terrà una serie di riunioni di confronto con tutti i soggetti interessati, incluse le parti sociali. I sindacati e le categorie imprenditoriali potrebbero essere convocate nelle prossime ore, per un confronto con il governo che dovrebbe svolgersi al più tardi venerdì, anche se non si escludono accelerazioni. Prima del Consiglio dei ministri sul Def in programma per stasera alle 19, Conte dovrebbe convocare, probabilmente alle 16, la cabina di regia con gli enti locali, alla quale partecipano in rappresentanza delle Regioni Stefano Bonaccini, Attilio Fontana e Nello Musumeci, per i Comuni Antonio Decaro, Virginia Raggi e Roberto Pella.  

Ripartenza delle attività produttive dal 4 maggio, con alcune singole eccezioni dal 27 aprile. E' lo schema concordato questa mattina, a quanto si apprende, nelle riunioni a Palazzo Chigi. L'idea, su cui il governo si confronterà nel pomeriggio con le parti sociali, è far tornare al lavoro i cittadini dopo il 3 maggio ma, come già avvenuto nelle scorse settimane, si raccoglieranno le sollecitazioni su singoli settori, come la produzione di macchine agricole e industriali, che potrebbero essere autorizzati a ripartire  

"Questo virus, come gli altri coronavirus che abbiamo già conosciuto in passato, tende a spegnersi da solo. E' così - afferma il primario nel corso del suo intervento al programma di Rai Radio 2 "I Lunatici" - È risaputo nell'ambito scientifico che i coronavirus tendono a dare delle pandemie e poi piano piano tendono a spegnersi, soprattutto quando c'è una riduzione della loro entropia sociale".  Secondo L'immunologo: "Questo virus si spegnerà da solo, ha una morte programmata" È la tesi del Prof. Francesco Le Foche, primario di immuno-infettivologia al day hospital del Policlinico Umberto I di Roma.

Insomma, secondo Le Foche,come riporta il quotidiano Milanese il Giornale, la chiusura dentro casa degli italiani ha ridotto, automaticamente, la potenza del Covid-19 che non è più in grado di riprodursi come a gennaio e febbraio quando "saltava" di persona in persona. "Grazie al lockdown questo virus, non potendo contagiare le persone che sono chiuse in casa, non ha più la carica di diffondersi e quindi tende ad autospegnersi, a vivere una sorta di morte programmata - sottolinea l'immunologo - speriamo che questo avvenga rapidamente e sembrerebbe che i primi caldi possano essere d'aiuto".

Tra l'altro, l'estate sarà d'aiuto perché "con i primi caldi ci sarà anche una riduzione delle goccioline che si essiccheranno e quindi avranno meno possibilità di passare da una persona all'altra", sostiene Le Foche. Numerosi studi hanno ormai dimostrato e confermato come, anche soltando parlando, micro particelle di saliva rimangono sospese in aria diventando il maggior pericolo di contagio.

Il professore, se da un lato auspica la scoperta di un vaccino necessario a "liberarci completamente dal virus", dall'altro, però, non è molto convinto della sua efficacia perché "non sappiamo se produrrà degli anticorpi immunizzanti o meno" affermando addirittura che "non credo sia così indispensabile tra un anno o un anno e mezzo questo vaccino. Poi, qualora ci fosse questa opportunità, ben venga".

Il ragionamento dell'immunologo secondo il Giornale, è basato sulle evidenze scientifiche ma i dubbi continuano. "Solo le vaccinazioni - prosegue - riescono a far scomparire del tutto i virus dalla faccia della terra. Però, se questo virus si comporta come la sars, è destinato a scomparire. Essendo questo un coronavirus per l'80% identico a quello della sars dovrebbe aver avuto una fase pandemica che adesso si sta spegnendo. Sono ottimista e il mio ottimismo è basato sulla scienza".

intanto una 28 enne incinta e stata guarita col plasma iperimmune: e sarebbe il primo caso al mondo La plasmaterapia sembra quindi funzionare. Almeno così è stato per Pamela,  di Mantova, incinta di 24 settimane. Pamela ha anche un’altra bambina a casa che l'aspetta e che finalmente, dopo 13 giorni di ricovero, la potrà riabbracciare.

La giovane era stata ricoverata lo scorso 9 aprile all’ospedale di Mantova dove aveva iniziato a seguire il percorso Covid per donne in stato interessante. Il giorno seguente però le sue condizioni fisiche erano peggiorate così tanto da dover essere trasferita nel reparto di Pneumologia. Adesso Pamela è tornata a casa, perché, dopo essere stata curata con due sacche di plasma iperimmune, è finalmente guarita. Anche il secondo tampone a cui è stata sottoposta ha dato esito negativo. La giovane mamma ha quindi sconfitto il coronavirus.

Secondo quanto riferito dall’Asst di Mantova, si tratterebbe di un caso unico per il momento: al mondo non vi sarebbero infatti altri casi di donne incinte, colpite da Covid-19, che siano guarite con l'infusione dell'emocomponente. Come riportato da Tgcom 24, la 28 enne tra le lacrime ha così commentato la sua guarigione: “Il plasma mi ha fatto rinascere. Ero molto abbattuta, ma ho trovato professionisti straordinari. La bimba che nascerà si chiamerà Beatrice Vittoria. Perché abbiamo vinto questa battaglia”. Il direttore della Pneumologia dell’ospedale di Mantova, Giuseppe De Donno, ha spiegato che subito dopo l’inizio del trattamento il quadro clinico di Pamela è migliorato.

Intanto al Senato si è tenuto un Question time con i ministri Lamorgese, De Micheli e Spadafora rispondono sul rischio di infiltrazioni mafiose, le detenzioni domiciliari, la questione migranti e il blocco dei porti, la riapertura dei cantieri stradali e delle attività sportive.

"Dobbiamo essere consapevoli che dobbiamo riaprire perché lo sport è importante non solo come valore economico ma anche come valore sociale". Lo ha detto il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, rispondendo al question time al Senato. "Gradualmente potremo pensare di riaprire tutta la parte che riguarda gli allenamenti. Per quello che riguarda i campionati e l'attività motoria all'aperto, tanto richiesta dai nostri cittadini, valuteremo assieme al Comitato tecnico scientifico, consapevoli che questa ripartenza va assolutamente spinta ma tutelata nella salute di tutti i cittadini italiani". Successivamente si è tenuto un vertice tra il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, e i massimi organismi calcistici italiani sul tema della ripartenza degli allenamenti e dei campionati ma una decisione sulle date non arriverà oggi.

Nel corso del Question Time i corso al Senato i ministri Lamorgese, De Micheli e Spadafora rispondono sul rischio di infiltrazioni mafiose, le detenzioni domiciliari, la questione migranti e il blocco dei porti, la riapertura dei cantieri stradali e delle attività sportive.

"Sono convinto - ha proseguito Spadafora - che nel decreto che ci apprestiamo ad approvare al consiglio dei ministri troveremo ulteriori risorse per consentire che il bonus lo abbiano non solo i collaboratori sportivi che già ne hanno fatto richiesta per marzo, e che possa essere esteso a tutti i collaboratori sportivi anche per il mese di aprile".

"C'è un solo positivo al Covid tra i migranti sbarcati - ha detto la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese - Si tratta di un egiziano arrivato con uno sbarco autonomo di 67 a Lampedusa: è stato posto in isolamento, è in buone condizioni e non è stato necessario disporne il ricovero. Tutte le strutture del ministero, fin dall'inizio dell'emergenza, hanno applicato le misure di screening sanitario e sorveglianza per un periodo minimo di 14 giorni su chi arriva".  

Da Bruxelles intanto è arrivato il via libera alla sanatoria, chiamata “regolarizzazione” per non spaventare troppo una fetta di elettorato vicino all’attuale maggioranza, relativa ai migranti irregolari. Una misura quest’ultima che il governo Conte II vorrebbe varare a breve, con l’obiettivo dichiarato di immettere subito manodopera a lavoro nei campi visto il repentino abbandono da parte di molti braccianti dopo l’esplosione dell’emergenza coronavirus.

“Niente impedisce ad uno Stato membro ,dal punto di vista giuridico, di dare permessi di soggiorno ai migranti che vuole regolarizzare”, ha dichiarato nelle scorse ore Adalbert Jahnz, uno dei portavoce della commissione europea.

In poche parole, secondo Bruxelles non ci sarebbero ostacoli giuridici o tecnici alla mossa che l’Italia vorrebbe attuare sui migranti. E quindi l’Europa ha già messo in chiaro che non avanzerà alcuna rimostranza al progetto di Roma di regolarizzare la posizione di migliaia di migranti irregolari.

Quanti ancora non si sa, visto che sotto questo profilo al momento sussistono diverse posizioni in seno alla maggioranza ed allo stesso governo. Ieri, nel corso di un’audizione tenuta in sede di commissione affari costituzionali alla Camera, il ministro dell’interno Luciana Lamorgese ha smentito l’ipotesi di una regolarizzazione di tutti gli irregolari: “Stiamo lavorando ad una proposta – ha dichiarato il titolare del Viminale – Ma non si tratta di 600 mila migranti”.

 

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