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Sabato, 01 Giugno 2024

Meraviglia, stupore e gioco, ma anche consapevolezza, accoglienza e condivisione, l'associazione “Ci Ridiamo Su” di Comicoterapia di Ragusa, in occasione della Giornata sulla Consapevolezza sull'Autismo che si celebra il 2 aprile, ha portato la sua “buffa” competenza e gioiosa professionalità al Centro Autismo dell'ASP di Ragusa, grazie alla volontà del direttore del Dipartimento Salute Mentale dell'ASP, Giuseppe Morando, che auspica la presenza dell'associazione al fianco della Pubblica amministrazione in maniera sempre più strutturata, e all'organizzazione dell'équipe del Centro Autismo. Momenti di “ordinaria normalità”, tra sorpresa, incredulità, magia e una valigia, compagna fidata del clown, scatola della fantasia, dalla quale è uscita una lettura animata, partecipata, buffa, giocata, che è arrivata all’essenza delle emozioni che abitano l’animo umano. 

La sala d'aspetto del Centro di Diagnosi e Trattamento Intensivo Precoce dei Disturbi dello Spettro Autistico di P.zza Igea è stata trasformata, riarredata, stravolta; lo spazio rivisitato si è aperto alla libertà ed alla creatività, e con delicatezza e sensibilità i clown dottori dell'associazione “Ci Ridiamo Su” sono entrati, “camminando in punta di naso”, e hanno ricolorato l'ambiente con una pluralità di emozioni. L'iniziativa, accolta con grande entusiasmo da parte dei piccoli pazienti e delle loro famiglie, è stata possibile grazie alla grande organizzazione, disponibilità e accoglienza dell'equipe del Centro Autismo. “Siamo stati investiti dalla calorosa accoglienza di intenti di uno staff di professionisti/e incantevole - spiega Fabio Ferrito, clown dottore e presidente di Ci Ridiamo Su - Un’apertura a dir poco commovente. Di quelle in cui ti senti a casa, in un gruppo, in sé stessi. Un’ospitalità fatta di messa in gioco, di rendere partecipe l'altro di qualcosa di proprio, di riconoscimento, di scambio di consigli, di ascolto. Ne è nato un viaggio verso l’incontro, attraverso la “buffosità” del clown, il diverso e l’inadeguato per eccellenza con l’intento di portare i bimbi, e dunque le famiglie tutte, lo staff del centro, curiosi infiltrati ed istituzioni a ritrovarsi insieme”. E proprio in un clima di gioviale condivisione, tra bambini e adulti, clown dottori e operatori sanitari, famiglie ed istituzioni, si è vissuto, attraverso un'esperienza divertente e ludica, un momento di azione, interazione, comunicazione.
L'associazione di comicoterapia iblea non è nuova a questo tipo di iniziative, e già in altre occasioni ha dimostrato la grande capacità di coinvolgere i dolcissimi bambini ospiti del Centro Autismo, ed anche durante questo evento la loro simpatia frizzante ed esuberante ha conquistato tutti, riuscendo a creare un ambiente plurale, delicato e ricco di possibilità. “Ci avete permesso di entrare in un mondo magico e allegro – riporta un messaggio da parte degli operatori del Centro Autismo dell'Asp Ragusa – di oltrepassare quei limiti che spesso ci poniamo senza giungere all'essenziale. In questo spazio colorato, allegro e fuori dal comune i nostri bimbi si sono sentiti accolti, compresi e liberi di essere loro stessi. A nome di tutti un grande grazie per ciò che avete fatto per i nostri bimbi, le nostre famiglie e tutti noi”.
L'associazione "Ci Ridiamo Su", che opera da anni seguendo le metodologie della Comicoterapia, ma anche con il Teatro Clown, la Ludopedagogia, il Teatro sociale, Circo Sociale e i Linguaggi artistico espressivi performativi, ha anche partecipato negli scorsi giorni alla festa della FASTED Ragusa Onlus, la Federazione Associazioni Siciliane di Talassemia Emoglobinopatie e Drepanocitosi Onlus. Giochi e risate, spettacolo di bolle di sapone e magia, per l'evento “Tutti col naso in sù”, un pomeriggio ricco di divertimento e colmo di fantasia per una gioiosa festa di accoglienza per i bambini e gli adulti, nuovi associati FASTED, e per scambiarsi gli auguri di Pasqua.

 

Le viuzze di Ragusa Ibla hanno accolto, ancora una volta, i devoti che, con trepidazione, hanno ridato slancio ad un fervore religioso duraturo nel tempo. Un fervore che affonda le radici nella tradizione più antica. Ieri sera la processione animata dalla confraternita San Filippo Neri, la cui fondazione risale al 1595: dalla chiesa omonima, in via Giusti, è stato recato a spalla il gruppo statuario de “La Veronica” che asciuga il volto di Gesù. Sono stati completati, così, tutti i cortei processionali legati alla celebrazione del “Quarantore”. Il simulacro, dopo essere transitato dinanzi alla chiesa della Anime sante del Purgatorio, è stato condotto all’interno del Duomo di San Giorgio per l’adorazione del Santissimo Sacramento. Un altro momento religioso reso suggestivo dalle melodie, cariche di mestizia, provenienti dagli strumenti dei musicisti della banda “San Giorgio”. Ma c’è stata una novità. Assolutamente inedita. A causa della pioggia, infatti, nonostante fosse stata fissata un’ora prima, non si era potuta tenere la processione del Cristo alla Colonna. Per cui, si è deciso di fare uscire i due simulacri (La Veronica e il Cristo alla Colonna) nello stesso momento. Al Duomo, dunque, la presenza contemporanea dei due gruppi statuari, circostanza inedita. Prima, però, i fedeli in corteo avevano partecipato alla prima delle due processioni che domenica scorsa non si erano potute tenere a causa della pioggia: quella della Maddalena con l’omonima confraternita. Quella del Cristo alla Colonna con la confraternita Santissimo Rosario e Sciabica, che si sarebbe dovuta tenere subito dopo, è stata ulteriormente posticipata, come detto, di poco più di un’ora, a causa del maltempo. I riti della Settimana santa, che avevano preso il via domenica pomeriggio, saranno ultimati, limitatamente al contesto delle quaranta ore previste dalla liturgia, nella giornata odierna.

Che grande emozione. Che rappresentazione carica di pathos. E che consistente presenza. Almeno un migliaio i fedeli che, ieri pomeriggio, hanno partecipato alla Via Crucis vivente, a Ragusa, nel quartiere in cui sorge la parrocchia del Sacro Cuore. Quest’anno, poi, la novità delle parti recitate. Tutte molto ben apprezzate dai presenti. I figuranti hanno dato il meglio di loro e, guidati dal parroco, il sacerdote Marco Diara, hanno saputo rappresentare, con una presenza scenica non comune, i momenti più significativi della Passione del Signore. La partenza da via Bellarmino dove Pilato “se n’è lavato le mani” e dove è stata rappresentata la flagellazione del Cristo. Poi, il corteo, caratterizzato quest’anno anche dalla presenza di cavalieri romani a cavallo, si è snodato lungo via Mongibello e per altre strade del quartiere con la figura del Cristo a fare da punto di riferimento. Si è arrivati, dunque, dinanzi al prospetto della chiesa. Qui, sul sagrato, la crocifissione di Gesù e la deposizione. Anche in questo caso con parti recitate e con una nuova ambientazione scenografica che ha reso il tutto molto più coinvolgente. Stiamo parlando di un rito suggestivo, intenso, spiritualmente elevato che ha riscosso gli applausi finali di tutti coloro che erano presenti. Don Diara, ispiratore e organizzatore per il quarto anno di questo appuntamento assieme ad altri componenti della comunità, chiarisce come in questo modo si voglia lanciare un messaggio ancora più forte in ordine ai temi pregnanti della domenica dedicata alla celebrazione dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme oltre a tutto quello che accade prima e durante la crocifissione. Da sottolineare, poi, il messaggio finale legato alla Resurrezione quando l’apostolo Giovanni afferma: “Non dobbiamo scoraggiarci, abbiamo il suo insegnamento, abbiamo il suo corpo e il suo sangue vivo e vero sotto le specie eucaristiche. E poi c’è la sua grande promessa: il maestro divino ritornerà ancora in mezzo a noi”. E la Maddalena di rimando: “Risorgi, Gesù, ritorna in mezzo a noi”. “Come sempre – dice don Diara – cerchiamo, con questo sistema, di arrivare ancora di più nel cuore della gente. Abbiamo la speranza di esserci riusciti. E’ la quarta volta che questa comunità vive un’esperienza del genere. E ritengo che sia andata davvero molto bene. Ciascun componente della rappresentazione ha cercato di rendersi protagonista a modo proprio della grande ricostruzione che abbiamo tentato di portare all’essere”. La Via Crucis vivente ha permesso ai figuranti di confrontarsi con una situazione alquanto delicata essendosi immersi con grande attenzione nel ruolo chiamato ad interpretare. Anche per questo sono arrivati numerosi attestati di riconoscimento da parte di chi era presente.

Il GAL Terra Barocca ha avviato ieri un ciclo di formazione gratuita per gli operatori degli infopoint della destinazione turistica Enjoy Barocco ma anche per gli operatori degli infopoint pubblici gestiti dai Comuni o in convenzione.
L'obiettivo di questa iniziativa è quello di migliorare la qualità dell'informazione turistica fornita dagli operatori ai turisti, nonché di creare una cultura dell'ospitalità e dell'accoglienza, elementi essenziali per il successo della destinazione turistica che raggruppa i Comuni di Ragusa, Modica, Scicli, Ispica e Santa Croce Camerina.
Il programma di formazione consiste in sei incontri, durante i quali verranno fornite  informazioni e dati essenziali per un’analisi delle necessità dei turisti puntando su un’adeguata capacità di risposta. Gli argomenti trattati saranno diversi e includeranno, ad esempio, la gestione delle richieste dei turisti, la conoscenza della storia e della cultura locale, la promozione delle attrazioni turistiche e la capacità di offrire suggerimenti personalizzati ai visitatori. Fra i docenti, il prof. Marco Platania, che ha anche collaborato alla progettazione di tale corso e che si è occupato, per il GAL Terra Barocca, della progettazione del masterplan turistico, progetto che sta guidando la formazione della destinazione turistica Enjoy Barocco. “La formazione gratuita offerta dal GAL Terra Barocca è un'opportunità unica per gli operatori degli infopoint della destinazione Enjoy Barocco e per quelli pubblici - spiega Salvatore Occhipinti direttore del GAL Terra Barocca - Grazie a questa iniziativa, seguendo le direttive del presidente ff Domenica Ficano e del cda, si potrà aumentare la soddisfazione dei turisti e la reputazione della destinazione turistica nel suo insieme, contribuendo a creare un circolo virtuoso che potrà portare all’incremento della soddisfazione dei visitatori e delle opportunità economiche per la comunità locale”.

“Una grande gioia, per questa comunità cristiana, avere l’opportunità di celebrare la festa di San Giuseppe e accompagnare il simulacro per le strade di questa parrocchia come segno del passaggio di Dio che viene a visitare le nostre case, le nostre famiglie, che ci dà quel conforto e quella speranza di cui abbiamo bisogno nella nostra vita. Gioia che è accresciuta dalla liturgia di questa quarta domenica di quaresima in cui ci viene raccontata la guarigione del cieco nato”. Così il vescovo di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa, durante l’omelia di domenica pomeriggio in occasione della celebrazione della santa messa nella giornata dedicata alla festa esterna del patriarca che, in città, si celebra con maggiore partecipazione nella parrocchia del Santissimo Salvatore in centro storico. Il presule ha puntato i riflettori dell’attenzione sul battesimo “in cui – ha detto – riceviamo la nuova dignità della vita stessa di Dio che, nel giorno in cui abbiamo letto le vicende evangeliche del cieco nato, è simboleggiata dalla frantumazione delle tenebre. Il segno a noi consegnato a tal proposito è la candela che si accende per il cero pasquale e che ci invita a istituire una lotta contro il peccato che si manifesta in tanti modi. Ripensare al nostro battesimo significa comprendere che cristiano sono io, come vivo la mia testimonianza di fede e, soprattutto, ci serve a chiederci: la salvezza che Cristo ha operato in me sono capace di trasmetterla ai miei fratelli?”. Il vescovo ha presieduto la celebrazione eucaristica. C’erano, naturalmente, i due parroci del Santissimo Salvatore, i sacerdoti Luigi Diquattro e Corrado Garozzo. Subito dopo, l’uscita del venerato simulacro, accompagnata da uno spettacolo pirotecnico, a cui ha fatto seguito la processione per le principali vie del centro storico con una sosta prevista presso la parrocchia Angelo Custode.

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