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Si è svolta presso la Biblioteca G.Trisolini di Palazzo Alvaro l’iniziativa promossa congiuntamente dalla Città Metropolitana e dall'Associazione “AMPA venticinque aprile” dal titolo forte ed evocativo “Il Giorno della Memoria. I Giorni della Storia. I giovani incontrano gli orrori della guerra e del nazifascismo”.

Il sindaco metropolitano facente funzioni Carmelo Versace è andato oltre i consueti e formali saluti istituzionali producendo una riflessione articolata sulla necessità di non fermarsi alla mera “commemorazione” di quanto drammaticamente successo con la Shoah e ricordare, nel presente, che abbiamo ancora oltre cento guerre in corso, in giro per il mondo, che riproducono gli stessi orrori di allora spesso nell’indifferenza stessa delle comunità internazionali.

“Siamo fortunati a poter parlare di questi temi sollecitati puntualmente dall’impegno costante di numerose associazioni ma, riguardando alcune immagini simbolo dell’olocausto, ritengo che la follia assurda di quei fatti non sia solo quel filo spinato o quel vagone che entra nei campi di sterminio, ma anche quella di oggi che vede ragazzi e ragazze morire, ad un paio di ore di volo da qui, per il solo fatto di non indossare il velo o per festeggiare un compleanno. Se così è dobbiamo prendere atto che il sacrificio della Shoah evidentemente non è servito a nulla. L’orrore è questo, se ancora nel 2023 raccontiamo queste pesanti prevaricazioni e le costanti negazioni dei diritti umani che avvengono ancora in tante parti del mondo, ed anche a pochi chilometri da qui".

"Quindi lo scopo di iniziative come queste - ha aggiunto Versace - deve essere quello di attualizzare quella memoria in una consapevolezza degli orrori dei giorni nostri. Dobbiamo protrarre la nostra battaglia culturale nel tempo con l’intensificazione di questi appuntamenti ed il coinvolgimento di Istituzioni, di ogni livello, e società civile e solo allora potremo affermare di non esserci sottratti al nostro ruolo ed alle nostre responsabilità".

Il convegno si è sviluppato poi attraverso gli interventi di Sandro Vitale, per AMPA venticinque aprile, Danilo Avila, Vicepresidente della Consulta Provinciale degli Studenti, Elena Crucitti, referente del Coordinamento Provinciale di Libera Rc e Salvatore Marrari, parente del Maresciallo Gaetano Marrari, Comandante del Corpo di Pubblica Sicurezza nel Campo di Internamento di Ferramonti di Tarsia.

Si è riunito quest'ieri a Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana di Reggio Calabria, il tavolo istituzionale per l'istituzione della Facoltà di Medicina a Reggio Calabria. La proposta, avanzata dal Consigliere metropolitano Giovanni Latella e condivisa dai Sindaci facenti funzioni della Città Metropolitana e del Comune di Reggio Calabria, ha riscosso valutazioni positive nel mondo accademico e nel comparto medico e produttivo della città dello Stretto. Alla riunione odierna, insieme ai Sindaci facenti funzioni della Città Metropolitana e del Comune di Reggio Calabria, ed ai Consiglieri delegati Giovanni Latella e Giuseppe Giordano, hanno preso il Rettore dell'Università Mediterranea Giuseppe Zimbalatti, il Presidente della Camera di Commercio Antonino Tramontana ed il Presidente dell'Ordine dei Medici di Reggio Calabria Pasquale Veneziano.

In apertura il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace ha ringraziato tutti gli intervenuti per la disponibilità dimostrata, e già in alcuni casi espressa pubblicamente, sulla proposta avanzata dalla Metrocity che punta all'istituzione della nuova Facoltà medica. "Le uscite pubbliche degli ultimi giorni - ha affermato - hanno già suscitato una serie di reazioni positive, segno che i tempi sono maturi per iniziare a pensare anche concretamente a questo obiettivo. Naturalmente il percorso è ancora lungo e noi vogliamo trattare la questione, per come merita, con il necessario spirito di condivisione con gli attori istituzionali che rappresentano il nostro territorio nei vari ambiti, affidando ai tecnici poi la redazione di un piano che possa incontrare il favore di tutti gli Enti e che possa costituire la bussola per i passaggi successivi".

Prospettiva condivisa dal Sindaco facente funzioni Paolo Brunetti che ha sottolineato come "l'ipotesi di istituzione di una Facoltà di Medicina a Reggio Calabria non deve essere immaginata come una sottrazione per altri territori, semmai come un valore aggiunto per l'intera regione". "Tra l'altro - ha aggiunto Brunetti - in questa fase in cui prendono servizio medici provenienti da altre parti del mondo, si sottolinea l'urgenza di formare nuove professionalità sul nostro territorio che possano, a medio e lungo termine, costituire una risorsa aggiuntiva per lo sviluppo del nostro sistema sanitario. Noi continueremo quindi a fare la nostra parte, non solo in termini di disponibilità politica, ma anche attraverso un supporto concreto ad esempio sull'individuazione dei locali che potrebbero ospitare la nuova facoltà".

I Consiglieri Latella e Giordano hanno poi specificato come quello odierno vada considerato esclusivamente come "un punto di partenza, un primo passo verso un obiettivo ampio e strutturato che deve coinvolgere tutti gli attori del territorio". "In altre Regioni - specificano - assistiamo ad un proliferare di facoltà del settore medico che coinvolgono territori anche più piccoli del nostro. La nostra Città Metropolitana con un bacino importante di popolazione, con un ospedale di grande livello, con un'Università prestigiosa come la Mediterranea, non può non ambire a questo obiettivo che costituirebbe un tassello fondamentale per il completamento dell'offerta formativa". "Siamo convinti di avere le carte in regola per iniziare questo percorso - hanno affermato - e ci auguriamo che le volontà di tutti, anche di chi oggi è assente a questo tavolo, siano presto dichiarate. Non serve un atteggiamento attendista, serve invece una volontà comune di intraprendere questa iniziativa in maniera condivisa".

Concordi sull'affrontare il percorso comune i rappresentanti degli altri Enti istituzionali presenti al tavolo. Il Presidente Veneziano ha messo in evidenza "la necessità di implementare la dotazione di medici professionisti in servizio presso le strutture sanitarie territoriali, al di là degli accordi internazionali per l'utilizzo di unità professionali provenienti dall'estero che non possono in alcun modo risolvere i problemi della sanità calabrese". Il Presidente Tramontana si è dichiarato favorevole a "qualsiasi proposta che vada nella direzione di implementare il novero delle professionalità presenti sul nostro territorio" esprimendo "piena disponibilità" da parte della Camera di Commercio a collaborare al percorso avviato. Il Rettore Zimbalatti ha infine relazionato con un breve excursus storico, ripercorrendo le tappe che hanno portato alla creazione di una facoltà di medicina a Catanzaro che, all'atto della sua istituzione, risultava sotto l'alveo di Reggio Calabria come distaccamento dell'Università reggina. "Negli anni - ha affermato il Rettore - la curvatura di crescita dell'ateneo reggino si è progressivamente allontanata dal settore medico. Negli ultimi due anni c'è stato un progressivo riavvicinamento, con l'attivazione di alcuni corsi di laurea interateneo che sono legati all'area medica. Pensare oggi di costruire ex novo una facoltà di medicina è come pensare ad una grande opera. Ma non esistono obiettivi impossibili - ha affermato il Magnifico - semplicemente questioni da affrontare e superare, come avvenuto in altri territori".

La prima riunione si è conclusa con il comune accordo di tutti i rappresentanti istituzionali ad attivare un percorso di interlocuzione con l'Azienda Sanitaria reggina, con il Grande Ospedale Metropolitano e con la Regione Calabria, enti ai quali sarà illustrata la volontà positiva espressa dai promotori ad avviare il percorso ed eventualmente l'ipotesi di sottoscrizione di un protocollo che sarà predisposto con il supporto di tecnici ed esperti del settore. "L'obiettivo - ha affermato in conclusione il sindaco facente funzioni Carmelo Versace - deve essere quello di investire sulla formazione di professionalità del campo medico nel nostro territorio, prima ancora di immaginare convenzioni con altri ospedali italiani. Da parte nostra continuiamo ad offrire piena disponibilità, oltre che un supporto concreto, ci attendiamo che gli altri Enti coinvolti possano abbracciare al più presto questo percorso che oggi è stato ufficialmente attivato".

E' stata inaugurata ieri nelle sale dell'EcoMuseo del Mare di via Messina Marine, 14, alla presenza dell'assessore alla Cultura Giampiero Cannella, la mostra “Per non dimenticare. Immagini dai lager”. Il percorso espositivo, che sarà visitabile fino a domani, 27 gennaio, per la“Giornata della Memoria”, comprende 22 maxi-fotografie scattate dal giornalista palermitano Leone Zingales nei campi di concentramento di Auschwitz, Buchenwald, Dachau e Mauthausen. La rassegna include, inoltre, quattro pannelli che riproducono i simboli colorati che venivano applicati sulle casacche dei deportati, una volta arrivati nei lager nazisti, i ghetti creati dal regime hitleriano, i nomi di alcune delle vittime e la cartina dell’Europa con i venti tra i più noti campi di concentramento.

“I numeri della tragedia – ha sottolineato Zingales – sono sotto gli occhi tutti: oltre 6 milioni di ebrei trucidati nei lager o negli omicidi di massa compiuti dai nazisti, dai loro alleati e dai cosiddetti collaborazionisti. E sono numeri approssimativi. Una tragedia che non va dimenticata”.

Per l'assessore alla Cultura Giampiero Cannella “è necessario mantenere viva la memoria di una pagina orribile della storia dell’uomo, soprattutto tra le giovani generazioni, a perenne ammonimento affinché certe tragedie non si ripropongano più. Il ricordo delle vittime della barbarie nazista è fondamentale per la produzione, nella società attuale, di quegli anticorpi culturali indispensabili a combattere l’odio etnico e religioso, in qualunque forma e in qualunque luogo esso si presenti".

La mostra domani sarà visitabile oggi fino alle ore 18.30.

Prosegue il programma di “Street Art” promosso dalla Città Metropolitana e che sta riempiendo di colore e bellezza numerosi spazi all’aperto dei nostri Comuni. Le opere, infatti, stanno prendendo forma e gli artisti si stanno distinguendo per capacità, professionalità ed una spiccata dote creativa che diventa elemento essenziale per la valorizzazione dei territori.

Il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, fa il punto della situazione sul progetto che vede coinvolti molti Comuni metropolitani e decine di artisti locali, celebri per aver realizzato altri ed importanti lavori nel resto d’Italia.

«In questi giorni – ha affermato Quartuccio – le strade delle nostre città e dei nostri antichi borghi si stanno risvegliando circondate dalla bellezza e dal talento dei giovani impegnati a completare i loro murales. Le opere, via via, stanno vedendo la luce e vicoli spesso anonimi stanno tornando a risplendere di vita nuova». Un successo, quindi, per un progetto ritenuto «molto importante e sul quale l’amministrazione metropolitana – ha spiegato il consigliere metropolitano - punta in maniera sostanziale, forte del grande successo raccolto con l’esperienza dello scorso anno, quando diversi centri del comprensorio sono entrati in una “dimensione nuova” che ha visto la crescita di un turismo interessato a conoscere la storia e la vita di luoghi, miti e persone raccontate attraverso i murales».

«E’ da apprezzare – ha continuato il consigliere metropolitano – l’impegno e la cura degli street-artists, selezionati da un apposito bando, che hanno colto la lungimiranza dei sindaci nel voler riconsegnare nuova linfa ai loro Comuni sposando l’idea della Città Metropolitana, proiettata a promuovere una forma di d’arte diventata culto nel panorama artistico internazionale».

«L’obiettivo – ha aggiunto – può dirsi raggiunto e siamo impazienti, nelle prossime settimane, di poter visitare e guardare con i nostri occhi le opere complete. In questo modo, abbiamo voluto premiare la vitalità dei nostri artisti e, al tempo stesso, provare a stimolare processi di cittadinanza partecipativa attiva. E’ bello, infatti, riconoscere la partecipazione e la collaborazione che si sta creando, nelle fasi di realizzazione dei murales, fra i cittadini e gli artisti impegnati a rivitalizzare gli spazi. Si tratta, dunque, di un modo del tutto inedito per promuovere nuove forme di inclusione sociale e di educazione culturale, provando a contrastare le forme di vandalismo sui beni pubblici e privati della città».

«Ciò che ci interessa – ha concluso Quartuccio – è riuscire a ripensare i luoghi attraverso la realizzazione di percorsi artistici a cielo aperto, trasformare una strada in un piccolo museo con ricadute positive sull’intero territorio. Analizzando la passata esperienza, infatti, abbiamo riscontrato quanto sia efficace stimolare la curiosità proponendo murales che diventano, di per sé, attrattori da aggiungere persino in contesti ampiamente affermati sotto l’aspetto turistico locale. Le opere, oltretutto, hanno la particolarità di riuscire ad accrescere le identità, di rafforzare i sentimenti di orgoglio ed appartenenze nei cittadini che, attraverso i disegni ed i colori, riconoscono la loro storia e quella dei loro paesi. Insomma, sono tanti e molteplici gli aspetti positivi di un progetto sul quale abbiamo fortemente creduto ed investito, anche seguendo le linee di mandato del sindaco Giuseppe Falcomatà. Ringrazio, quindi, ogni amministratore che ha inteso promuovere la nostra azione e gli artisti che stanno portando a termine un vero e proprio lavoro d’interesse pubblico e sociale».

 

Il Piano Strategico della Città Metropolitana è stato al centro della riunione della “Cabina di regia Pnrr” che, stamane nella Sala del Consiglio Metropolitano di Palazzo Alvaro, ha rivisto coinvolti i maggiori attori sociali, imprenditoriali, sindacali, accademici e datoriali del territorio. Molti gli spunti offerti nel corso di un confronto arricchito dalla partecipazione di Luca Bianchi, direttore nazionale della Svimez, Associazione per lo Sviluppo dell'industria del Mezzogiorno, cui è assegnato un ruolo di collaborazione importante nella stesura complessiva del documento di programmazione per come indicato nelle linee di mandato del sindaco Giuseppe Falcomatà.

Il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, insieme al Consigliere delegato Giuseppe Giordano, al Direttore generale, Umberto Nucara, ed al Dirigente del Settore, Pietro Foti, che hanno lavorato fino ad oggi alla stesura della bozza del Piano Strategico, ha posto all'attenzione dei rappresentanti dei vari gruppi d’interesse territoriali i dettagli del documento, sottolineando le ambizioni e le peculiarità emerse nello studio che ha tenuto in considerazione le ampie e variegate potenzialità di un territorio esteso su 97 Comuni e che contempla al suo interno, peculiarità unica tra le Città Metropolitane italiane, un Parco nazionale. Dall’incontro, molto partecipato e ricco di interessanti spunti, sono nate numerose idee che andranno a completare la stesura definitiva dell’importante strumento di pianificazione, posto a breve al vaglio del Consiglio Metropolitano.

«Il Piano Strategico – ha spiegato Versace - riveste un’importanza fondamentale per lo sviluppo futuro del nostro territorio. L’illustre presenza del Direttore dello Svimez, Luca Bianchi, che ringraziamo per l'attenzione specifica che ha voluto dedicare al nostro territorio, ha sancito, ancora con più forza, l’autorevolezza dell’Ente che, con il sindaco Falcomatà ed il direttore Nucara, ha fortemente voluto il coinvolgimento e la partecipazione dell’Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno in quella che rappresenta una delle fasi strategiche determinanti per la vita delle comunità». Nel ringraziare il consigliere delegato Giuseppe Giordano per il lavoro svolto, il sindaco facente funzioni ha ribadito «l’intensa attività della macchina politica ed amministrativa della Città Metropolitana che, con dedizione, impegno e sacrificio ha prodotto un documento inclusivo, partecipato e rispettoso delle necessità e delle aspettative del comprensorio, per le quali ancora nel corso dell'odierno incontro sono pervenute interessanti suggestioni».

Per il consigliere Giordano, «il Patto Strategico potrà diventare un vero e proprio Patto sociale». «La sessione odierna della Cabina di regia – ha spiegato il delegato che durante il suo intervento ha ringraziato i Consiglieri Scionti e Marino che, prima di lui, hanno lavorato alla stesura del piano – ha consegnato un ulteriore momento di condivisione e coesione». «E’ servito un processo lungo e consapevole – ha continuato - che ha accolto le enormi potenzialità e le tante sollecitazioni del territorio, offrendo appieno quel senso di comunità decisivo per una crescita complessiva delle nostre realtà». Partecipazione, condizione e sinergia sono stati i termini maggiormente utilizzati dal consigliere Giordano per illustrare «un lavoro autorevole e capace di offrire indicazioni che verranno messe a frutto in una prospettiva che ci dovrà vedere, inevitabilmente ed ovviamente, impegnati». «Quella di oggi – ha concluso – è stata soltanto una tappa. Seguirà, infatti, l’approvazione definitiva del Piano che dovrà orientare lo sviluppo dei prossimi decenni».

Il direttore dello Svimez, Luca Bianchi, ha parlato di «un momento di riflessione molto importante, un capitale di indiscutibile ricchezza, durante il quale abbiamo valorizzato le potenzialità di un territorio che mette insieme diverse potenzialità che riguardano sia i suoi trasporti marittimi sia un tessuto produttivo da ampliare, migliorando la qualità dei servizi». «Abbiamo di fronte una straordinaria occasione – ha affermato - rappresentata anche dalle risorse del Pnrr. C’è bisogno di mettere insieme i territori e questo odierno è un ottimo esempio di come decine di Comuni collaborino per costruire un piano condiviso ed efficace». «Adesso – ha concluso il direttore dello Svimez – si deve lavorare e porre all’attenzione nazionale le esigenze di un’area del Mezzogiorno che non aspetta altro d’avere risorse ed opportunità per dare un contributo sostanziale alla crescita del Paese».

 

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