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Venerdì, 17 Maggio 2024

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Ottima prestazione per il team del quartiere lido di Catanzaro alla manifestazione sportiva della città di Potenza, quattro i podi conquistati.

Nella location del centro sportivo Caizzo di Potenza, organizzata dalla società sportiva Arcieri Lucani Potenza del  presidente Scuccimarra, sotto la perfetta guida di Luciano Spera e Nicola Taddei, domenica 26 novembre si è svolta una manifestazione sportiva di tiro con l’arco, valevole per le qualifiche ai prossimi campionati indoor di Pordenone del febbraio 2024.

La società del quartiere Lido di Catanzaro, gli Arcieri Club Lido, partecipano all’evento con il settore giovanile gestito dal tecnico Demasi Pasquale, il quale con impegno e dedizione si concentra sull’intero settore dando consigli preziosi in materia di tecnica sportiva e approccio alle competizioni.

I risultati ottenuti danno conferma della qualità sportiva dell’intero settore, infatti i giovani atleti conquistano quattro medaglie in totale, tre di oro e una di argento.

Nell’olimpico juniores maschile Francesco Poerio Piterà Segna 583 punti con uno score nella seconda parte di gara di 297 punti su 300, Oro per Anastasia Poerio Piterà nel compound Juniores Femminile con un totale a fine gara di 560 punti, un altro oro va Fabio Ludovica che è in netto miglioramento e crescita sportiva, così come la seconda classificata (medaglia di Argento) Falcone Samanta che pur essendo della la casse giovanissima gareggia tra i ragazzi.

Un grande ringraziamento va da parte della società ai genitori che accompagnano i ragazzi nella trasferte,  Maria Garcea e Gulia Sabrina, che allietano i viaggi dei ragazzi e sono di prezioso aiuto per il team societario.

Un grazie per l’ottima accoglienza, il mister Demasi Paquale, lo riserva a Luciano Spera e Nicola Taddei, ottimi padroni di casa che accolgono i ragazzi della nostra società con calore e amicizia, facendoli sentire come se fossero a casa.

Ora, continua il Mister Demasi ci concentriamo per i prossimi impegni sportivi per la stagione indoor ancora in corso. 

 

Quinto risultato utile di fila per il Ragusa che compie un altro piccolo passo in avanti in classifica, mettendo fieno in cascina, fortificando ancora di più la propria difesa visto che il gruppo azzurro è da tre partite che non subisce un goal. Sono alcuni degli aspetti salienti del pari a reti bianche di ieri a Portici per quanto concerne l’undici allenato da mister Giovanni Ignoffo che ha animato una gara accorta, a tratti dirompente, come accaduto nel frangente iniziale del primo tempo, e poi prudente per evitare di prenderle proprio nel finale quando, a quel punto, anche un punticino da portare a casa, come poi accaduto, sarebbe risultato prezioso. Ci ha pensato Freddi, con un paio di generosi interventi tra i pali, a chiudere in cassaforte il risultato di parità mentre, sempre nella parte finale della ripresa, con le azioni create da Mbaye e Brugaletta, il Ragusa stava “rischiando” di passare. In ogni caso, un’altra grande prova di maturità per l’intero gruppo come evidenzia l’allenatore. “Sì, è vero – sottolinea mister Ignoffo – ci abbiamo provato sino alla fine. Anche nel primo tempo abbiamo avuto tre-quattro situazioni potenzialmente molto pericolose in danno agli avversari che non abbiamo saputo sfruttare al meglio. C’è da dire che, in circostanze del genere, basta poi poco per rischiare anche di perdere la partita come stava succedendo. Quindi, ci prendiamo questo punto ma senza dimenticare che abbiamo sempre molto da lavorare e soprattutto da fare. Dobbiamo essere più cattivi nella fase finale. Riusciamo a creare, riusciamo ad arrivarci ma senza saper finalizzare con l’adeguata determinazione. E’ stata, comunque, una buona prestazione e sono contento di quanto fatto vedere dai nostri ragazzi”.

Continua l’allenatore azzurro: “Da questa trasferta portiamo a casa una specifica consapevolezza e cioè che dobbiamo continuare a essere quadrati sotto certi punti di vista. Dobbiamo migliorare, lo ribadisco, la fase conclusiva. Se creiamo molto e poi sprechiamo, non va bene. Serve maggiore cinismo. Devo dire la verità. A un certo punto ho avuto anche paura di perderla nonostante avessi messo un altro giocatore offensivo per dare maggiore incisività alla nostra azione, maggiore qualità alla fase conclusiva. Non ci siamo riusciti ed è un peccato perché alla fine era una partita che possiamo considerare alla portata. Comunque, continuiamo il nostro percorso e ci prendiamo questo punto ottenuto sul campo di una squadra in crescita dove, secondo me, saranno molte le formazioni che troveranno difficoltà”.

Seconda sconfitta stagionale, per la Pallacanestro Viagrande, battuta tra le mura amiche del “PalaTomarchio” dalla Stella Basket Palermo per 63-64.

Il match della terza giornata della Serie B femminile è un'altalena di emozioni. Le etnee partono col piede premuto sull'acceleratore e guadagnano subito un break di 14-0. Le ospiti sono tramortite, ma non perdono lucidità e pazientemente risalgono la china fino al 20-13 della prima sirena. Nella seconda frazione le distanze vengono limate ulteriormente, perché dopo il momentaneo canestro del +10, firmato da Giulia Spampinato sul 34-24, le ospiti riescono ancora una volta a ricucire il break con il centro di Toure Lam e con il 2 su 2 di Riccobono dalla lunetta. Si va alla pausa lunga sul 34-28.

Al rientro in campo le palermitane tornano a portata d'aggancio con la tripla di Giulia Niccoli (34-31). Le etnee tentano un nuovo allungo con Lombaro e Spampinato, che le ricacciano momentaneamente sul -5 (41-36), ma il break successivo della Stella (0-6) permette il sorpasso con Toure Lam ancora efficace sotto la plancia per il 41-42. Nel finale di frazione Viagrande allunga ancora con la tripla di Scordino e il canestro di Lombardo (49-44), che poi aggiunge un centro dalla “linea di carità”, ma la tripla di Kronfuss riaccorcia ancora le distanze scrivendo il 50-47 della penultima sirena. Negli ultimi dieci minuti le padrone di casa provano il nuovo sprint con il centro di Scordino e la doppia tripla di Martina Lombardo, che porta i conti sul 58-51. Palermo si rifà sotto, sull'asse Malara – Toure Lam(59-56). L'uno-due di Annalisa Scordino riaggiorna lo score sul 63-56. Negli ultimi due minuti Manuela Riccobono piazza due centri dall'arco, che riportano le ospiti in linea di galleggiamento, sul 63-62 ad un minuto dalla fine. A dieci secondi dalla fine Viagrande perde una palla sanguinosa e consente a Riccobono di firmare il canestro del sorpasso. Sull'azione seguente il lancio lunghissimo all'indirizzo di Scordino sorprende le ospiti, ma alla giocatrice etnea, complice il rientro delle avversarie, non riesce l'appoggio a canestro a fil di sirena. Finisce 63-64.

A fine gara coach Tania Seino commenta: “Avevamo iniziato la gara con la giusta intensità e mentalità. E' stato un match caratterizzato dal grande agonismo e qualche errore di concentrazione, nel finale, non ci ha permesso di portare a casa il risultato. Questo deve spingerci a lavorare ancora più duramente. Ogni giocatrice deve prendersi le proprie responsabilità, perché nessuno può permettersi di allentare la concentrazione o di risolvere da sola le gare. Mai lamentarsi, mai scoraggiarsi e soprattutto giocare sempre di squadra. Con qualche rotazione in più sono sicura che questa squadra potrà portare a casa risultati con più continuità”.

Martina Lombardo, top scorer del match con 21 punti, fa eco all'allenatrice: “E' stata una partita dai due volti. Abbiamo cominciato bene, impattando la gara per come l'avevamo preparata in settimana. Sapevamo che la Stella Palermo è squadra aggressiva e all'inizio siamo riuscite a contenerla. Abbiamo fatto in maniera importante almeno il primo quarto e mezzo. Nel terzo parziale siamo entrate scariche e l'inerzia si è ribalta. Ci hanno messo le mani addosso e abbiamo sofferto la pressione. Alla fine tutto quello che è successo fa parte della pallacanestro. Non è questione di chi ha perso palla, di chi ha fatto un fallo o meno. Sono tanti eventi che, messi insieme, condizionano la gara. Dovremo ripartire da quanto di buono fatto nel primo quarto e mezzo e dall'intensità, che comunque non è mai mancata su tutti i 40'. Chiaro che soffriamo un po' il fatto di non avere tantissime rotazioni. Con qualche cambio in più possiamo fare meglio, perché siamo quelle del primo quarto e mezzo. Personalmente? Vengo da una categoria diversa, nella quale le responsabilità vengono un po' meno. Devo capire che in alcuni frangenti devo gestire bene la situazione e prendermi responsabilità importanti. Stasera, a livello personale, non è andata malissimo. Ma conta poco, se non porti a casa i due punti è poca roba”.

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