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Se, alla fine del momento dedicato alla sfilata, sul palco di piazza Martiri d’Ungheria, il sindaco di Giarratana, Lino Giaquinta, è arrivato a definirlo il Carnevale più bello degli Iblei per questo 2024, un motivo ci sarà. E la folla variopinta che ha animato la serata conclusiva di ieri, con gente proveniente anche da fuori, è una ragione più che valida, oltre alla voglia di divertimento e di aggregazione che l’ha fatta da padrone. Il Carnevale giarratanese, promosso dall’Amministrazione comunale e dalla Puma events, ha superato l’esame a pieni voti. Molto apprezzata la sfilata dei gruppi mascherati e dei carri allegorici, che hanno attirato l’interesse del pubblico lungo l’itinerario scelto e che ha coinvolto le vie principali della Perla degli Iblei, con ciascuna squadra che si è poi resa protagonista di un momento di animazione proprio in prossimità della piazza. Molto partecipato pure il preserata a cura dell’Asd Spazio Libero della maestra Eliana Curiali con i balli di gruppo che hanno coinvolto grandi e piccini. E, infine, il gran ballo mascherato sempre in piazza con i deejay di Radio Rtm che è andato avanti sino a notte fonda. Un cocktail esplosivo, insomma, che, supportato da Cerretanum cantiere culturale e dall’associazione Gli Amici Ro Cuozzu, oltre che da alcuni sponsor privati, ha centrato nel segno, dando vita a tre giornate di assoluta allegria, così come nell’intento degli organizzatori. “Abbiamo cercato di fare rivivere il Carnevale della tradizione giarratanese, di cui era rimasto uno sbiadito ricordo – afferma Giacomo Puma della Puma events – lo scorso anno avevamo raccolto i primi segnali che si sono confermati quest’anno con una partecipazione straordinaria. Ringraziamo tutti coloro che si sono spesi per la riuscita di questa edizione, rimanendo convinti che sia questa la strada giusta per ridare slancio al nostro Carnevale. E’ stata davvero un’emozione straordinaria per tutti che ci consente di guardare oltre, in particolare di guardare alle potenzialità di Giarratana che vuole continuare lungo questa strada per riuscire a calamitare sempre di più l’attenzione dei turisti e dei visitatori”.

L’Italia Cup Ilca è uno degli eventi più importanti del panorama velico nazionale e la prima tappa, conclusasi nelle ultime ore a Marina di Ragusa, lo è ancor di più, non fosse altro perché è proprio quella d’esordio. Circa 350 atleti delle classi Ilca 4, Ilca 6 e Ilca 7 con i loro coach e, in alcuni casi, anche le famiglie al seguito si sono dati appuntamento a Marina di Ragusa per quattro giorni di regate da venerdì 9 a lunedì 12 febbraio. La località marinara è stata animata da mattina a sera per diversi giorni da giovani velisti provenienti da circa 40 circoli velici italiani, giovanissimi che hanno appena lasciato la classe Optimist (gli Ilca 4) e ragazzi che con la loro deriva non hanno mai smesso di divertirsi ma che adesso cominciano a fare sul serio e a sognare le competizioni internazionali e, perché no, le Olimpiadi (ricordiamo che Ilca 6 è disciplina olimpica femminile e Ilca 7 lo è in campo maschile). Giovani tutti determinati e agguerriti e pronti a sfidarsi a bordo della deriva, senza mai perdere il sorriso e la voglia di divertirsi in uno spirito di sana e bella competizione.

L’evento sportivo organizzato dal Circolo velico Kaucana, su specifico incarico dell’Associazione italiana classi Ilca, ha preso il via venerdì mattina con un momento celebrativo appositamente organizzato per sensibilizzare sulla quantomai attuale tematica della violenza di genere. Alla presenza del presidente del Circolo velico Kaucana, Nunzio Micieli, dell’assessore allo sport e alle Politiche giovanili Simone Digrandi e dell’assessore alle Pari opportunità e inclusione Elvira Adamo, del Comune di Ragusa, e dei rappresentanti di alcune associazioni di volontariato operanti in tale ambito, è stata posizionata nello spazio antistante la sede del Cvk una panchina rossa, con sopra delle scarpe femminili dello stesso colore, simbolo del tema. Sulle vele di ciascun concorrente è stato apposto un nastro rosso, e tutti gli atleti, dall’inizio alla fine della competizione, hanno tracciato sul loro viso due segni rossi, a testimoniare la loro attenzione verso un tema che li riguarda così da vicino.

La tematica della violenza di genere è stata ripresa in occasione della cerimonia di premiazione alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il viceprefetto vicario di Ragusa Cettina Pennisi e il questore Vincenzo Trombatore. I quattro giorni di regata, purtroppo, sono stati fortemente condizionati dal meteo, come accade spesso in questo momento dell’anno: niente prove venerdì, a causa della quasi totale assenza di vento, sabato i velisti erano tutti scesi in acqua con entusiasmo ma, un improvviso mutamento del tempo, con un fortissimo vento ben oltre i 30 nodi, ha, per ragioni di sicurezza, determinato il rientro in porto di tutti i regatanti. Domenica e lunedì vento forte e mare agitato, con onde alte fino a 3 metri, non hanno impedito di disputare le prove, seppure con un grande numero di abbandoni, soprattutto tra i più giovani e i meno esperti. Ma, nonostante il meteo, alla luce dei fatti si può affermare che sono state regate belle che hanno messo in luce il potenziale sportivo ma anche il bellissimo territorio ibleo. Centinaia di persone che frequentano e popolano la cittadina nei giorni delle competizioni, in un periodo dell’anno non prettamente turistico, rappresentano una boccata d’ossigeno per tutti, sicuramente, ma costituiscono anche un riflesso turistico notevole. Il valore aggiunto delle regate, e delle competizioni sportive in genere, è anche questo: il turismo velico e i circoli come il Cvk che se ne fanno promotori e organizzatori, supportati dalla Federazione italiana vela e dalla classe Ilca, rappresentano un’occasione unica per promuovere, una volta di più, questo bellissimo litorale.

La cerimonia di premiazione, svoltasi lunedì pomeriggio in un clima di festa sulla terrazza del porto turistico di Marina di Ragusa che ha ospitato la manifestazione, ha visto, oltre alle autorità già citate, la presenza del sindaco di Ragusa Peppe Cassì, dei deputati regionali Giorgio Assenza e Nello Dipasquale, mentre hanno fatto pervenire un messaggio di saluto l’assessore regionale al Turismo Elvira Amata, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno, l’onorevole Ignazio Abbate e il commissario del Libero consorzio comunale Patrizia Valenti.

Al termine questi i risultati: per la Classe Ilca 7, primo posto assoluto per Andrea Crisi (Yc Cannigione), seguito da Mattia Santostefano (Svoc) e da Antonio Barabino (Yc Olbia). Per la categoria U21 ancora Mattia Santostefano e Antonio Barabino.  Per la classe Ilca 6 femminile, primo posto assoluto Zofia Wojcik (Tognazzi Marine Village), prima anche per U21, secondo posto Alice Consalvo (Tognazzi Marine Village), prima anche nella classe U19, e terzo posto Valentina Chelli (Cv Laspezia). Per la classe U17 Marina Murri (CN Lampara). Nella classe Ilca 6 primo posto maschile Antonio Pascali (Fv Riva), anche primo nella classe U19, secondo Nicolò Cassitta (Yc Olbia) e terzo Manuel Henk Vos (Fv Malcesine), quest’ultimo anche primo U17, mentre per gli Over 30 primo posto di Andrea Sgarallino (Va Livorno).

Nella classe Ilca 4 per le donne primo posto per Chiara Pallua (Fv Malcesine), secondo posto per Livia Beltrano (Lni Ostia) e terzo per Giulia Marella (Cv Venezia). Nella categoria U16 il primo posto va all’atleta di casa Cvk Gilda Nasti, seguita da Irene Vaglini (Cn Livorno) e da Martina Volpicella (Cv Bari). Nella classe Ilca 4 maschile il giovane atleta del Cvk, Paolo Salvo sale sul secondo gradino del podio, dietro Lorenzo Ghirotti (Fraglia Vela Riva) e seguito da Giovanni Bedoni (Fraglia Vela Riva), quest’ultimo primo U16. Al secondo ed al terzo posto degli U16 Claudio Crocco (Fraglia Vela Riva) e Lorenzo Gabrieli (Sn Pietas Julia). Grande soddisfazione del circolo organizzatore anche per i risultati dei propri atleti agonisti della Classe Ilca che si sono comportati molto bene nella classe Ilca 4 con un secondo posto assoluto di Paolo Salvo e un primo posto U16 femminile di Gilda Nasti.

 

“Abbiamo assistito alla solita manifestazione pubblica di costernazione da parte dei rappresentanti delle istituzioni. Ora, però, speriamo che dalla riunione dell’unità di crisi, in programma domani a Palermo, possano arrivare delle risposte e che le solite promesse non siano così difficili da mantenere. Perché stiamo assistendo a un vero e proprio dramma che riguarda migliaia di produttori in provincia di Ragusa e che non possiamo fare passare sotto silenzio”. Lo dice il presidente provinciale del movimento politico Sviluppo ibleo, Andrea La Rosa, dopo avere preso atto delle proteste di questi ultimi giorni che hanno interessato anche il territorio provinciale di Ragusa. “Purtroppo – continua La Rosa – la Politica si dibatte da anni in questo guado senza che sia stato individuato lo sbocco adeguato rivolto all’intero comparto. Sosteniamo i nostri agricoltori che stanno protestando per salvare le nostre linee produttive di cibo dalle sbagliate politiche europee. Il Parlamento europeo è sotto assedio; lungo le strade e nelle piazze italiane, nella nostra provincia, a Vittoria, si sente forte la protesta di chi rivendica i propri diritti e la propria autonomia professionale. Basta con le imposizioni dell'Europa. Noi consumatori dobbiamo stringerci attorno a questa protesta, altrimenti questa politica agricola europea non lascerà futuro ai nostri giovani. Non possiamo stare a guardare. Occorre incidere in maniera concreta sulle scelte della Pac che sono decise a Bruxelles. Tutto accade sopra le nostre teste. Dobbiamo, per questo, sollecitare i nostri rappresentanti istituzionali a vari livelli a fare meglio, soprattutto dopo che è stato registrato un simile disagio. Bene formare un fronte comune. Ma facciamolo laddove le decisioni che contano possano essere influenzate nella maniera più produttiva possibile. Non è la prima volta che assistiamo a manifestazioni del genere. E probabilmente non sarà neppure l’ultima. Speriamo, però, che possa essere l’ultima in cui assistiamo a questi mal di pancia. Speriamo che il futuro possa fornirci indicazioni adeguate e, soprattutto, una classe dirigente in grado di dare risposte all’altezza”.

Torna in campo l’Andimoda Ragusa per l’undicesima giornata di andata del campionato di Serie B dopo il turno di pausa che è stato osservato. Il sette allenato da Salvatore Russo, reduce dal successo di Scicli nel derby con l’Agriblu, giocherà domenica in casa. Alle 18,30, nella palestra Sebastiano Parisi di via Bellarmino, ospiterà l’Aretusa Siracusa. Un test alquanto complicato per i locali che se la dovranno vedere con una delle formazioni più ben organizzate del torneo e che, non a caso, veleggia nelle zone che contano della classifica. “Ce la dovremo vedere – spiegano dall’Andimoda – con un avversario molto veloce che, seppur formato per la stragrande maggioranza da giovani, è costituto da un gruppo di atleti che si sono sempre allenati insieme, che sono cresciuti molto all’insegna dell’unità e della coesione sul piano agonistico e che, adesso, stanno mettendo a frutto tutti gli anni di esperienza che hanno avuto modo di maturare sia sui campi di Serie B che di Serie A2. Per quanto ci riguarda, dal canto nostro, saremo chiamati a dare continuità al successo di Scicli, a sfruttare al meglio qualche nuovo arrivo che ha dato ulteriore consistenza all’organico e a cercare di mettere in campo le nostre migliori qualità per tentare di mettere in saccoccia altri due punti. Sappiamo che non sarà facile ma giocando tra le mura amiche dovremo fare tesoro di tutto ciò che di buono sarà possibile capitalizzare. Ci aspettiamo un buon sostegno anche da parte dei nostri tifosi e speriamo che la concentrazione e l’impegno, per quanto ci riguardi, non manchino”.

 

La presidente della commissione Ambiente, Mariagrazia Criscione e l’assessore comunale all’Ecologia, Mario D’Asta, hanno lanciato l’idea, che subito è stata accolta, di una prima giornata ecologica dal “sapore” particolare. Un appuntamento, quello di sabato scorso, simbolico da un lato e concreto dall’altro che ha visto scendere in campo i rappresentanti delle istituzioni per animare quella che è stata definita una sorta di start up sperimentale attuata al Petrulli e in via Berlinguer. Due vulnus più volte evidenziati del territorio rispetto a cui si è proceduto ad avviare buone pratiche di raccolta dei rifiuti e di pulizia del territorio assieme ad altri assessori e ai consiglieri comunali che hanno raccolto l’invito. “Ringraziamo, intanto – evidenziano D’Asta e Criscione – l’assessore Catia Pasta, i capigruppo Marco Antoci e Giovanni Sortino, i consiglieri Oriana La Licata e Carla Mezzasalma, per avere risposto presente e avere fatto squadra. Abbiamo puntato i riflettori, anche in seguito a un input del sindaco, Peppe Cassì, sul decoro dell’ambiente e sulla necessità di garantire adeguata pulizia al territorio. Un evento che ha assunto anche e soprattutto un valore simbolico. Le buone pratiche adottate per il territorio possono diventare punto di riferimento per la comunità locale. Infatti, quella di sabato scorso è la prima di iniziative analoghe che intendiamo portare avanti nel corso dell’anno. Le istituzioni sono chiamate a dare l’esempio, al netto dei populismi”.

L'assessore Pasta, i consiglieri Sortino, Antoci, Mezzasalma e La Licata aggiungono: “Certo, una gocciolina nell’oceano ma intanto è il primo passo. E va tenuto in considerazione. E chissà che non possa servire a smuovere le coscienze. Trascorrere un poco di tempo insieme, al servizio della nostra comunità, è l’altro aspetto che merita grande attenzione”. D’Asta e Criscione concludono: “Siamo alle porte della scrittura del nuovo progetto per la gara dell'igiene urbana e siamo consapevoli che questa rappresenta una delle sfide più importanti per la nostra città. Ecco perché è opportuno creare le migliori condizioni che ci consentano di affrontare questo articolato percorso nella maniera migliore”.

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