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Il progetto Spiga all'Orto Botanico

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Spiga, infiorescenza simbolo d’abbondanza, operosità e pace, è divenuta emblema dell’iniziativa promossa dall’Associazione Culturale Polena. L’esegesi solenne della presentazione si è tenuta nella sede dell’Orto Botanico di Catania e rientra tra le attività celebrative del Bicentenario della nascita di Francesco Tornabene Roccaforte, fondatore dell’Orto Botanico catanese. L’incontro, curato da Luisa Trovato, presidente dell’associazione “Polena”, si è aperto con i saluti del direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali Pietro Pavone, del Sindaco di Catania Enzo Bianco, del segretario della Commissione Attività Produttive – Regione Siciliana Giambattista Coltraro, di un rappresentante del 62° Reggimento Fanteria “Sicilia”, comandante il col. Leonardo Privitera, di Carlo Colloca, docente del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania. Il segretario della Commissione Attività produttive all'Ars Coltraro ha portato i saluti del governatore Crocetta ed evidenziato il ruolo degli Orti Botanici, nonché l’esigenza di intervenire a livello regionale per garantire le risorse necessarie al loro mantenimento. Il sindaco Bianco ha affermato di essere intervenuto alla manifestazione Spiga, perché interessato ai temi riguardanti il grano. Pianta alimentare millenaria da cui si ottiene uno dei prodotti indispensabili delle nostre tavole: il pane. Ha, inoltre, elogiato la bellezza dell’Orto Botanico etneo, luogo dove si adempie al compito di perpetuare la conoscenza scientifica e le attività ad essa correlate, sito museale e al contempo polmone verde di Catania meritevole di essere fruito.

Per la parte scientifica, Spiga ha focalizzato l’attenzione su I frumenti siciliani relazione esposta da Gianfranco Venora, direttore della Stazione Sperimentale di Granicoltura per la Sicilia dell’Assessorato regionale Agricoltura e Foreste. Nel suo intervento Venora ha proposto un excursus sui grani duri e teneri siciliani e sottolineato il ruolo della Stazione Sperimentale di Granicoltura, che si occupa di conservare e mantenere il germoplasma di specie mediterranee. A seguire, Mario Ursino, delegato di presidenza dell’Accademia Italiana della Cucina ha trattato la parte culinaria con la relazione: Le piante alimentari nella cucina siciliana. Inoltre ha ricordato l’importanza delle tradizioni della terra di Sicilia, enunciando pietanze semplici e genuine, realizzate attraverso l’impiego di prodotti e farine siciliane.

La seconda parte di “Spiga” ha celebrato il Solstitium d’estate con l’inaugurazione “Il Cerchio del Sole”, la cui realizzazione artistica è stata curata dalla pittrice Agata Campanella. Le opere raccontano il “ritorno all’Uno, la storia “altra” dell’Uomo. Una Storia “altra” dove colori, forme, segni, simboli, tracciati, svelandoci gli arcani dell’Universo e dell’Assoluto, danno vita a figure che, travalicando le tele in cui sono racchiusi, si riallacciano all’Antico” (Maria Teresa Papale). Il Cerchio del Sole si racconta con 21 tele, alla stregua di un cammino che conduce al solstizio. L’immagine che rappresenta l’evento espositivo è Melkizedeck “il vero pontefice tra l’uomo e Dio“ che l’artista Campanella vede nelle vesti di Donna.

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Al vernissage sono intervenuti il critico d’arte Michele Spironello, il presidente dell’Associazione “Arte & Cultura a Taormina” Maria Teresa Papale, l’artista Rosalba Leonardi Indaco, l’artista e già direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania Enzo Indaco, la gallerista Maria Giovanna Russo, la direttrice artistica, il fotografo Domenico Morizzi e la coreografa Oriana D’Anna.

L’esposizione delle opere dedicate al Solstitium “Il Cerchio del Sole” sarà fruibile presso l’Orto botanico sino al 6 luglio prossimo, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 sino alle 18.30, e il sabato dalle 9.30 sino alle 13.00.

Si ringrazia per la sponsorizzazione del catalogo d’Arte Luca Verona. Inoltre si ringraziano per la collaborazione Alfio Mosca, Alberto Trovato, Susanna Ragusa.

Agata Campanella rivela la sua natura artistica passando per l’inconsueto sentiero che conduce allo stadio metafisico… scoperte le architetture inusitate, ripercorre il tragitto sino alla tela dove traspone le realtà inconsce. “Tutto è energia che vibra e risuona. Il pensiero entra attraverso il gesto nella materia, nel colore e si fissa nello spazio e nel tempo. L’occhio dell’artista è specchio dei tempi, entra nella storia e si concretizza nell’opera traducendosi come linguaggio di conoscenza.

Hanno patrocinato l’iniziativa: il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, il Dipartimento di Scienze Umanistiche, il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Catania; l’Università degli Studi di Messina; la Stazione Sperimentale di Granicoltura per la Sicilia - Assessorato regionale Agricoltura e Foreste; il Comune di Catania; l’Accademia Italiana della cucina; l’Associazione “Arte & Cultura a Taormina”, il Centro Etnapolis, la Confesercenti Catania, la Banca Popolare di Ragusa.

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