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Anche Jazz alla Settimana della cultura calabrese: Un libro e un disco con gli At(ti)moSphera "matrioska"

Uno spazio interamente dedicato al jazz. E' quello che Demetrio Guzzardi, editore ed organizzatore della kermesse, ha voluto, a fine agosto, all'interno del nutrito cartellone della Settimana della Cultura Calabrese tenutasi a Camigliatello dal 28 agosto al 4 settembre.
L'occasione e' stata fornita dalla edizione di Brutium Graffiti Jazz a Cosenza nel Novecento, volume scritto da Amedeo Furfaro per i tipi del Centro Jazz Calabria.
A commentarlo Raffaele Borretti, musicista e studioso, ma soprattutto pioniere della musica jazz in Calabria che ha illustrato dei filmati rarissimi di storici concerti nella regione.
All'interno della manifestazione e' stata altresi' inserita la "vetrina" per un'altra produzione CJC, il cd Formentera Dream, degli At(ti)moSphera, (Holly Music).
E' stata la vocalist del gruppo, Maria Rosaria Spizzirri, presente con il percussionista Michele Palazzo oltre allo stesso autore-chitarrista, a fornire le coordinate giuste di alcuni brani, tutti a firma Furfaro, come quello che da il titolo all'album, peraltro disponibile gratuitamente su internet sulla piattaforma digitale Soundcloud.
L'utilizzo nell'album di strumenti quali bouzuki, cuatro, cavaquinho, chitarra battente, nonché di percussioni quali gong tibetani, cajon,  ibo-drum, assieme alla strumentazione più convenzionale di basso/chitarre/batteria da l'idea dell'attenzione riservata alla dimensione squisiramente acustica delle composizioni, in tutto 13, che compaiono in scaletta  nel disco: swing (Seven Days), latin (Hey e Le stelle sotto terra, quest'ultima su testo di Giorgio Manacorda), dall'asian rock (Tambura Blues) al sirtaki "balcanico" di Periferia, dedicata a Pasquale Falco, dalla fusion (Effusion) alla bossa (Se), dalle ballad (la pirandelliana Mascherata e l'esistenziale Il treno delle 22) al folk/rock (Vento, da un'idea poetica di Silvana Palazzo) fino al flamenco che dà il titolo al compact che Livio Minafra ha collocato " fra la passacaglia e All The Things You Are", appunto Formentera Dream, su testo di Cristiana Lauri.
Il disco si chiude con una composizione per sola chitarra scritta da Furfaro per la sua piccola Silvia. I brani sono inediti, ad eccezione di Le stelle sotto terra.
Atti(mo)Sphera, per la cronaca, in formazione al completo  sono Ernesto Pianelli (sax), Zio Giu'  (chitarre, bouzouki, tamboura), Amedeo Furfaro (chitarre, armoniche, keyboard), Michele Palazzo (jambay, congas, gong, maracas) Alessandra Colucci (cajon, ibo-drum, ovetto, sticks), Franco Falco (basso elettrico) Sergio Cannata (batteria), Maria Rosaria Spizzirri (voce).
Ma, tipo matrioska, come avvenuto a Camigliatello, possono "restringersi" anche a trio  per esporre il proprio repertorio di musiche originali raggiungendo comunque l'obiettivo del gradimento del pubblico. Che rimane sempre la soddisfazione principale per ogni musicista.

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