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A Rossano e Corigliano ha preso il via il Progetto Radici italiane nel mondo

foto progetto Radici italiane nel mondo

Il Rotaract Club Corigliano Rossano Sybaris, guidato dal proprio Presidente Avv. Ramona Rugna unitamente al proprio Rotary padrino capitanato dal proprio Presidente, la Prof.ssa Nunzia Ferrara, recentemente, hanno organizzato una serie di attività correlate al Progetto del Distretto Rotaract 2100  “Radici Italiane nel mondo” molto caro al Governatore del Distretto 2100, l’Arch. Maria Rita Acciardi.  Tale progetto, nato dall'idea di creare una Commissione che riporti giovani da tutto il mondo alla riscoperta delle loro radici italiane scaturisce dalla storia della nostra terra. Infatti, il più grande esodo migratorio della storia moderna è stato quello italiano: a partire dal 1861 milioni di italiani hanno lasciato il loro paese, in un processo di dimensioni imponenti che si è diretto verso Stati Uniti e Canada, paesi del Sud America (Argentina, Brasile, Uruguay), Australia e numerosi paesi europei. La Calabria ha pagato il più alto tributo nel grande esodo dell'epoca: tra il 1870 e il 1915 è emigrato più di un terzo della popolazione calabrese. Dalla Campania emigrarono complessivamente 955.000 uomini. Lo scopo della  Commissione, che si ispira ai valori fondamentali del Rotary “servizio, amicizia, diversità”, è quindi quello di riportare nelle nostre regioni questi ragazzi italiani, residenti lontano dalla loro terra d'origine per diffondere la conoscenza della cultura italiana, quale strumento per la conservazione delle radici della terra d'origine; valorizzare e divulgare il patrimonio linguistico italiano; permettere ai ragazzi di rinsaldare i rapporti con la terra d'origine.
I giovani rotaractiani hanno quindi accolto un giovane ragazzo argentino e gli hanno fatto conoscere le origini della sua famiglia, per l’appunto calabresi, facendogli visitare tutto il territorio di Corigliano Calabro e di Rossano.
Nello specifico sono state organizzate diverse visite guidate nei centri storici di Rossano e Corigliano, ed è stata raccontata analiticamente  la
storia, gli aneddoti e tutto il vissuto delle due Comunità. Un contributo importante è stato reso dall’avvocato Giuseppe  Vena che ha coadiuvato i lavori di visita e spiegazione del territorio assicurando la buona riuscita dell’evento.

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