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Difficoltà immani per gli agricoltori nel silenzio della politica

Ci dispiace ritornare sull’argomento, a distanza di pochi giorni, ma in Calabria oramai si è creata una situazione paradossale e quasi tragica per il mancato pagamento dei titoli pac e del psr. Il paradosso purtroppo consiste nel fatto che, mentre 60.000 aziende hanno percepito negli scorsi mesi di novembre e dicembre, un congruo anticipo sui titoli pac, oltre, 40.000 altre aziende, invece, non hanno visto il becco di un centesimo. Quest’ultima circostanza, ha di fatto, generato incertezza e confusione in tutto il settore. Infatti gli sciagurati coltivatori/allevatori che sono rimasti all’asciutto, chiedono lumi ai centri di assistenza agricoli, sparsi in tutta la Calabria, e, spesso gli ignari operatori vengono aggrediti e vituperati dagli imprenditori disperati, con la seguente frase, diventata, negli ultimi mesi quasi una nenia : “avete sbagliato la domanda di pagamento, ne sono sicuro, perché a tizio, che è in altra associazione, sono arrivati i soldi, mentre io non ho visto nulla”!! Insomma si è aperta una vera e propria guerra fra poveri, una guerra che purtroppo vede esposti soprattutto i nostri operatori che ogni giorno ricevono centinaia di visite, non certo di cortesia, da parte di aziende che non sanno come fare per sbarcare il lunario. C’è anche da aggiungere, che sui tempi e sulle modalità relative alla tempistica dei pagamenti della pac e del p.s.r., permane ancora un alone di incertezza. Se è vero che tale angosciosa situazione non è sicuramente addebitabile ad A.r.c.e.a., anch’essa presa d’assalto dalle aziende agricole, è anche vero che tutto ciò è sicuramente figlia, di una confusionaria gestione dell’Ente superiore, cioè di Agea, che ancora ad oggi, non è riuscita a dipanare la matassa del calcolo provvisorio dei nuovi titoli pac. Inoltre ad aggravare ancor di più la situazione è stato anche l’esaurimento del plafond finanziario disponibile sugli assi 2 e 3 del psr 2007/2013. Quest’altro problema ha precluso la possibilità di erogare, quasi, altri 24 milioni di euro alle sfortunate aziende, che attendono da mesi il pagamento relativo alle domande di indennità compensative, miglioramento del benessere degli animali, difesa del suolo, forestazione produttiva, agricoltura biologica. Su questi punti e per assumere notizie certe, ConfColtivatori chiederà immediatamente un incontro urgente, anche perché, la situazione è diventata insostenibile a seguito di questo colpevole e non più giustificabile comportamento di Agea; non è più tollerabile che migliaia di imprenditori agricoli stanno affrontando difficoltà immani per far fronte alla mancanza di liquidità, è diventata oramai un’emergenza sociale, che sta coinvolgendo interi settori economici calabresi, nella più totale indifferenza dell’intera classe politica. Gli agricoltori sono in balia di loro stessi, abbandonati non solo dalle istituzioni ma anche dalla politica; non abbiamo visto ne sentito una sola nota a favore del comparto da parte dei tanti consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione, non abbiamo letto una sola riga di solidarietà o di sostegno da parte della deputazione calabrese tutta. Infine, e, per chiudere almeno con una notizia positiva, desideriamo informare gli imprenditori agricoli, che grazie alle nostre lotte, battaglie ed insistenze, Agea con la circolare n° 35 del 20/01/2016, ha riconosciuto l’attività di pascolamento con animali di terzi, come forma tradizionale di pascolo locale, attuata sull’intero territorio montano e costiero regionale. Risolutiva e determinante è stata sicuramente l’ennesima ed ultima riunione avuta a Roma, presso Sin, con i responsabili di ConfColtivatori il Direttore Arcea dott. Nicolai ed il Consigliere delegato On. D’Acri. Per questa vicenda un plauso ed un ringraziamento va anche e soprattutto ai dirigenti ed ai funzionari di Arcea per l’impegno profuso in questa importante e delicatissima vertenza. Questa è la palese dimostrazione che se i problemi si affrontano ed aggrediscono insieme, con l’aiuto della politica e nel giusto modo, si arriva a soluzione certa. Inelligenti pauca!!!

Il Responsabile Nazionale Confcoltivatori

Giorgio Amelio

Il Responsabile Regionale Calabria Confcoltivatori

Giovambattista Benincasa

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