"Penso che potrebbe essere un atto di grande sensibilità istituzionale e politica e di grande responsabilità se, a fronte degli eventi di questi giorni, il ministro Alfano rimettesse le sue deleghe il suo mandato nelle mani del Presidente del Consiglio". Così il candidato alla segreteria del Pd, Gianni Cuperlo, ad Agorà Estate su Rai Tre.
Immediata la replica del deputato Pdl, Giancarlo Galan, presente in trasmissione: "Se Alfano va a casa, 10 minuti dopo va a casa anche il governo".
Slitta a data da destinarsi (probabilmente domani) la riunione fissata tra i senatori e il segretario del partito, Guglielmo Epifani. La riunione era stata convocata per decidere il da farsi sulla mozione di sfiducia nei confronti di Alfano
Nessuna contraddizione con il ministro Alfano. Mi riconosco nella sua veritiera ricostruzione". Lo afferma Giuseppe Procaccini, capo di Gabinetto dimissionario del ministro dell'Interno.
"Nessuna contraddizione con il ministro Alfano. Mi riconosco nella sua veritiera ricostruzione". Lo afferma Giuseppe Procaccini, capo di Gabinetto dimissionario del ministro dell'Interno. "Leggo su alcuni giornali, ai quali ho rilasciato interviste - afferma Procaccini - una ricostruzione sostanzialmente corretta delle mie parole, laddove racconto i fatti. Mi spiace che alcune ricostruzioni tendano a mettermi in contraddizione con quanto sempre detto dal ministro Alfano, con il quale non c'é alcuna differenza di visione, in quanto mi riconosco nella veritiera ricostruzione dallo stesso resa in tutte le sedi; ricostruzione, peraltro, coincidente con la mia". "Tra l'altro - continua Procaccini - preciso che i miei colloqui con i giornalisti, nonché le mie dimissioni, sono antecedenti alle comunicazioni rese, sulla relazione, dal ministro in Parlamento; relazione che è coerente con quanto da me affermato".
Intanto, la Lega Nord rende noto che "non voterà la mozione di sfiducia ad Alfano anche se l'intervento del ministro dell'Interno alle Camere contiene ancora alcuni punti da chiarire". Lo dichiarano i capigruppo della Lega Nord di Senato e Camera, Massimo Bitonci e Giancarlo Giorgetti, per i quali la responsabilità è di Letta che deve riferire alle Camere. "Nel complesso - proseguono i capigruppo della Lega - ci ha convinto che le responsabilità politiche dell'affare Kazako siano non di un singolo ministro ma collettive, dell'intero Governo. Per questo chiediamo in maniera ufficiale che sia il capo dell'Esecutivo Enrico Letta a riferire in Parlamento sull'intera vicenda. Letta non può continuare a nascondersi dietro il ministro Alfano o, peggio, dietro alcuni funzionari del Viminale. E' giunta l'ora per lui - concludono - di assumersi le sue responsabilità e affrontare le Aule di Camera e Senato".