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E' "inaccettabile" che non si trovino gli otto mld che servono per l'Imu ed evitare l'aumento dell'Iva, secondo Silvio Berlusconi, intervenuto ieri all'inaugurazione della casa di cura Villa San Mauro a Pontida."Il governo sta affannosamente cercando otto mld, ma quale azienda non riesce a tagliare i costi dell'1%..".

Berlusconi ha ribadito il no all'Imu che è una tassa "dannosa e ingiusta". "Noi vogliamo che sia abrogata - ha spiegato - per quasi un fatto simbolico, rappacificare lo stato con i cittadini". L'ex premier è però tornato a chiedere anche di evitare l'aumento dell'Iva che "secondo gli economisti che hanno la testa sulle spalle non porterebbe maggiori entrate all'erario ma un decremento" per la diminuzione dei consumi.

"Il governo non potrà mai creare lavoro, il lavoro lo possono creare solo gli imprenditori, dobbiamo sostenere questi capitani coraggiosi che oggi dobbiamo chiamare eroi", ha detto ancora Berlusconi.

Il governo vada alla Ue e dica "il limite del 3% all'anno e del fiscal compact ve lo potete dimenticare". "Ci volete mandar fuori dalla moneta unica? Fatelo. Ci volete mandar fuori dalla Ue, ma no... Vi ricordiamo che noi versiamo 18 miliardi all'anno e ce ne ridate indietro solo 10".

"Bisogna che chi va su non sbatta i tacchi di fronte a queste autorità di Bruxelles che, per nove anni di esperienza che ho io, a trattare a Bruxelles sono sempre quelli che tutti i Paesi mandano lì perché li vogliono mandare via", ha aggiunto il cavaliere.
Abbiamo bisogno del tempo necessario per adottare misure fiscali ragionate e ragionevoli". Così il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, a margine dell'evento della GdF, risponde ai giornalisti che chiedono se sia stata presa una decisione sull'aumento dell'Iva. E a chi gli chiede se il ministro Zanonato abbia passato a lui la palla, Saccomanni ha commentato: "La palla è stata sempre nel mio campo".

Lo sforzo di risanamento del bilancio dello Stato resta tra le priorità dell'azione di governo" ha detto il ministro Fabrizio Saccomanni parlando alla Gdf e aggiungendo che "l'impegno per il consolidamento delle finanze pubbliche non può essere rallentato e per il suo successo è essenziale il contributo dei cittadini".

In una fase che costringe gli italiani ad affrontare sacrifici quotidiani, il tenace perseguimento degli evasori e la facilitazione dell'adempimento degli obblighi fiscali per i contribuenti onesti costituiranno iniziative importanti per conseguire una maggiore giustizia sociale"continua il ministro Fabrizio Saccomanni alla Gdf.

La lotta all'evasione fiscale non può essere assolutamente allentata ma essa può e deve tenere conto delle esigenze dei contribuenti in difficoltà" dice il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni parlando alla Gdf evidenziando che "in tale senso vanno interpretate le misure adottate con il 'decreto del fare'".

Il prelievo deve essere agevolmente corrisposto e l'onere dello stesso equamente distribuito"ha detto il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, parlando del prelievo fiscale alla scuola di polizia tributaria della Guardia di Finanza.

"Il Ministero dell'Economia sta assicurando l'attuazione concreta dell'iniziativa di accelerazione del pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione che, per la rapidità di esecuzione e la dimensione complessiva, si caratterizza come una vera e propria manovra anticiclica di sostegno all'economia" continua il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, parlando alla scuola di polizia tributaria della GdF.

Dobbiamo conciliare il contenimento della spesa, essenziale per ridurre la pressione fiscale, con la produzione di servizi pubblici di elevata qualità" ha detto il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni parlando alla Gdf ed evidenziando che il ministero dell'Economia intende "accelerare l'attuazione delle procedure di spending review utilizzando i contributi di analisi e di proposta già elaborati dai precedenti governi".

Abbiamo bisogno del tempo necessario per adottare misure fiscali ragionate e ragionevoli". Così il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, a margine dell'evento della GdF, risponde ai giornalisti che chiedono se sia stata presa una decisione sull'aumento dell'Iva. E a chi gli chiede se il ministro Zanonato abbia passato a lui la palla, Saccomanni ha commentato: "La palla è stata sempre nel mio campo".

L'evasione fiscale distorce la concorrenza tra imprese, accresce l'onere fiscale per i contribuenti onesti, esaspera le disuguaglianze"ha detto il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni. Parlando a margine il ministro ha ribadito: "L'evasione privilegia chi evade e danneggia chi è onesto ma dobbiamo contemperare la lotta all'evasione con le esigenze di chi è in difficoltà".

fisco equamente distribuito consentirà alla popolazione italiana di guardare con fiducia alla conclusione di questo lungo periodo di crisi e di trarre benefici strutturali e sostenibili dalla ripresa economica" ha detto il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni parlando alla Guardia di finanza.

La cancelliera tedesca Angela Merkel ha criticato la repressione dei manifestanti da parte della polizia turca, dicendosi "scioccata" per le violenze. In alcuni casi, ha detto, gli agenti hanno reagito "davvero troppo duramente" alle proteste. "Quel che sta accadendo non corrisponde alla nostra idea di libertà di manifestare".
Non era solo acqua quella sparata sino ad oggi dai potenti cannoni Toma usati dalla polizia turca per placare i manifestanti di piazza Taksim. Negli idranti c'era infatti una miscela con il 'Jenix', un potente liquido urticante color rosso fuoco che provoca sulla pelle di chi ne viene investito vistose e profonde piaghe oltre che fortissimo bruciore agli occhi. Stamattina alcuni dottori avevano ipotizzato l'uso di agenti chimici dopo aver soccorso alcuni dei manifestanti feriti durante gli scontri. Sospetti diventati certezze quando attivisti - italiani - hanno diffuso le foto dei poliziotti turchi che caricavano gli idranti con taniche di Jenix. Basta fare un giro su internet e dare un'occhiata alle tante foto messe sul web dai manifestanti che ne sono stati colpiti per rendersi conto di cosa può causare questa sostanza, che il governo turco ha definito "medicina". La pelle è rossa, quasi il colore del sangue, il corpo si riempie di grandi e profonde piaghe, nei casi peggiori anche il viso. Di quanti ne sono stati investiti, molti sono finiti in ospedale. Secondo il sito che lo commercializza il Jenix - contenuto in taniche blu da 10kg - viene venduto in Turchia solo a militari, polizia e gendarmeria. L'azienda assicura che il prodotto è altamente concentrato e ha un effetto immediato. Segue una spiegazione delle caratteristiche positive del prodotto: uso pratico, facile e veloce, e soprattutto - se usato in quantità ridotte - nessun effetto negativo sull'ambiente e, a lungo andare, sulla salute. Viene da chiedersi allora cosa intenda esattamente l'azienda per effetti sulla salute. E soprattutto cosa ne pensino di queste 'garanzie' i manifestanti di piazza Taksim ora ricoverati in ospedale
Il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha detto oggi di "non riconoscere" il Parlamento Europeo, riferisce l'agenzia Anadolu. L'assemblea Ue giovedì scorso ha approvato una risoluzione critica sulla brutalità della polizia turca e sul comportamento del governo e del premier di Ankara. "Gli avvenimenti degli ultimi giorni sono stati un test per la nostra economia e per la nostra democrazia, che è stato superato con successo", ha affermato oggi il premier turco Recep Tayyip Erdogan, citato dall'agenzia Anadolu.

La polizia turca ha bloccato nel centro di Ankara una manifestazione con almeno mille militanti dei sindacati Kesk e Disk in sciopero oggi per protestare contro l'assalto sabato notte a Gezi Park a Istanbul. Le forze antisommossa, appoggiate da blindati e cannoni ad acqua, impediscono ai manifestanti di avvicinarsi a piazza Kizilay. Manifestazioni parallele sono previste questo pomeriggio a Istanbul e in molte altre città turche.

Il fotografo italiano Daniele Stefanini è stato ferito dalla polizia turca e fermato a Istanbul durante gli incidenti della notte scorsa. Lo hanno indicato fonti dell'ambasciata d'Italia in Turchia. Stefanini, 28 anni, è stato ferito nel quartiere di Bayrampasha, soccorso da un avvocato e trasportato in ospedale. La polizia lo ha messo in stato di fermo. Il fotografo è assistito dalle autorità consolari italiane.

Stefanini è stato colpito alla testa. E' stato trovato da un avvocato dei diritti umani in stato confusionale. Parte della sua attrezzatura è scomparsa. E' stato trasportato in ospedale, poi in questura in stato di fermo. Dall'inizio delle proteste in Turchia tre manifestanti sono stati uccisi e 7500 feriti, almeno 50 dei quali sono gravi, mentre 11 hanno perso la vista. Un poliziotto è morto cadendo da un ponte in costruzione mentre inseguiva i manifestanti. Dal mondo sono arrivate numerose condanne della brutalità della polizia turca contro manifestanti pacifici. Secondo fonti dell' associazione avvocati negli scontri di ieri la polizia ha arrestato 600 persone a Istanbul e Ankara. Diversi giornalisti sono stati picchiati e arrestati.

Non destano preoccupazioni le condizioni di salute del fotografo italiano Daniele Stefanini fermato dalla polizia a Istanbul. Lo riferisce la Farnesina. "Le condizioni di salute del Signor Stefanini, che vengono monitorate attraverso i necessari controlli ospedalieri, non destano preoccupazioni", precisa la nota. Il Ministro degli Esteri Emma Bonino segue personalmente la vicenda del fotografo italiano Daniele Stefanini, dei cui sviluppi viene tenuta costantemente informata. Lo riferisce la Farnesina precisando che il ministro, confidando in una rapida soluzione positiva del caso, ha impartito istruzioni affinché il Consolato Generale a Istanbul continui a garantire costantemente la massima assistenza al nostro cittadino, che si trova attualmente in stato fermo di polizia in attesa di una decisione sul suo rilascio.

"Mio figlio? Troppo appassionato di fotografia...": si limita a dire la mamma di Daniele Stefanini, il fotografo fermato a Istanbul, senza nascondere la preoccupazione per il figlio. E' stato lo stesso Stefanini ad avvisare ieri sera la famiglia di essere stato fermato e di trovarsi in ospedale, da dove è stato poi dimesso, rassicurando i genitori e dicendo di stare bene. Il fotografo non vive più a Livorno da circa un anno e abita a Roma dove lavora per un'agenzia fotografica.

Il ministro degli interni turco Muammer Guler ha dichiarato "illegale" lo sciopero proclamato oggi dai due grandi sindacati Disk e Kesk per denunciare la violenza della polizia e ha avvertito che le forze dell'ordine "non lo consentiranno". Secondo Guler "c'é la volontà di far scendere la gente in piazza con azioni illegali come uno sciopero e un'astensione dal lavoro". Allo sciopero hanno aderito i sindacati dei medici (Ttb), dei dentisti (Tdhb) e degli architetti (Tmmob).E' caccia ai giornalisti da parte della polizia turca a Istanbul, dove diversi cronisti sono stati picchiati o arrestati dalle forze antisommossa. Sul sito di Rsf Europa sono state diffuse fra l'altro le immagini dell'arresto del giornalista turco Gokhan Bicic, fermato e buttato a terra da quattro agenti. Dalle finestre delle case la gente ha urlato ai poliziotti di lasciarlo stare, poi ha iniziato a buttare oggetti di ogni tipo, anche una sedia in plastica, sugli agenti, che hanno comunque trascinato via il cronista.

E' in questura a Istanbul, in attesa di essere ascoltato oggi dalle autorità turche, il fotografo italiano Daniele Stefanini, ferito durante gli scontri nella notte e fermato dalla polizia. Lo conferma la Farnesina, aggiungendo che il 28enne è assistito - già da ieri sera - da due funzionari del Consolato italiano di Istanbul, tra cui un interprete, in accordo con l'ambasciata di Italia ad Ankara e l'Unità di crisi del ministero degli Esteri.

La polizia ha arrestato durante gli incidenti di ieri a Istanbul e Ankara circa 600 persone, secondo gli avvocati turchi. E' salito ad almeno 460 il numero dei manifestanti arrestati a Istanbul, mentre ad Ankara sono fra 100 e 130, hanno indicato fonti dell'associazione avvocati di Istanbul. Per tutta la giornata di ieri la polizia ha fatto uso di idranti con sostanze urticanti e gas lacrimogeni contro migliaia di dimostranti antigovernativi che cercavano di radunarsi in piazza Taksim . Cinquantasei le persone fermate ad Ankara.

Oggi ad Ankara sciopero nazionale indetto dai due principali sindacati Kesk e Disk.

Il partito islamico Akp del premier turco Recep Tayyip Erdogan registra un forte calo di consensi secondo un sondaggio realizzato durante la protesta dei giovani, duramente repressa dalla polizia, reso pubblico oggi da Zaman. Stando al sondaggio Metropoll, Akp otterrebbe oggi il 35,3%, 11 punti in meno rispetto a giugno del 2012. Alle politiche del 2011 Erdogan aveva ottenuto il 50% e la maggioranza assoluta in parlamento. I partiti di opposizione otterrebbero oggi il 22,7% il Chp, il 14,5% il Mhp e il 6,2% i curdi del Bdp

Nervi tesi nel M5s dopo il risultato elettorale alle amministrative. E il leader, Beppe Grillo, non prova neppure a sedare gli animi. Dopo l'attacco agli italiani che continuano a votare per Pd e Pdl, Beppe Grillo oggi lancia l'ultimatum ai 'dissidenti', quelle schegge impazzite che da sole stanno mettendo a rischio la tenuta del Movimento, complice anche il lavoro di quelle 'spie' che spifferano tutto ai giornali e che la capogruppo Roberta Lombardi definisce vere e proprie 'merde'. "Chi si è candidato per il M5S al Parlamento e vuole un accordo con il Pdmenoelle scordandosi degli impegni elettorali e della sua funzione di portavoce per realizzare il nostro programma, è pregato di avviarsi alla porta" avverte Grillo con lo stesso tono usato verso i parlamentari che si lamentavano per la diaria. E il consiglio che dà loro fa quasi accapponare la pelle: " E' meglio buttarsi nel vuoto da soli che essere spinti. C'é più controllo". Poi, certo, l'analisi del voto consente ai Cinque Stelle di ridimensionare la batosta elettorale: se il M5S non ha vinto, dicono i 'risultati' che vengono postati sul blog, gli altri partiti non possono cantare vittoria: sia Pd che Pdl dimezzano i voti mentre il M5S piano, piano, continua a salire. "Il M5S cresce ogni giorno, è un fatto. Non abbiamo fretta.." commenta Grillo che oggi riprende la crociata contro stampa e Tv. "Dopo le elezioni politiche stampa e Tv si sono scatenate contro il M5S come se fosse l'anticristo " si lamenta il leader che prende di mira anche la Rai, una "fogna" da riformare al più presto. A viale Mazzini, insomma, "i nominati dai partiti, comincino a preparare gli scatoloni..". Intanto mentre si prepara al nuovo tour elettorale in Sicilia, Grillo chiarisce che il M5S non darà indicazioni di voto ai ballottaggi: "non appoggeremo né destra sinistra". Il risultato elettorale sarà comunque domani pomeriggio al centro di una riunione dei deputati e senatori del M5S. Una riunione che potrebbe rivelarsi decisiva per ridiscutere di strategia politica e di prospettive per i 'dissidenti', non fosse che ad innervosire gli animi arriva una e-mail della Lombardi che se la prende con le 'spie'."Volevo scrivervi qualcosa per condividere con voi questa specie di assedio a cui siamo sottoposti, ma grazie allo stronzo/i che fanno uscire tutto quello che ci scriviamo o diciamo sui giornali, mi è passata la poesia. Grazie per averci tolto anche la possibilità di parlarci in libertà. Sei una merda, chiunque tu sia" si legge nella missiva firmata R... Sarà il clima da caccia alle streghe, ma allo stato, sembrano rientrare le pulsioni di quanti avevano in animo di gettare la spugna e di trasferirsi armi e bagagli in un nuovo gruppo. Se la tentazione resta, il progetto é una mira di certo non a breve termine. I dissidi, tuttavia, escono allo scoperto...intanto
Attacco di Beppe Grillo ai "maestrini dalla penna rossa" che dopo le comunali hanno criticato il M5S. Dito puntato anche contro Stefano Rodotà, cui Grillo allude come a "un ottuagenario miracolato dalla Rete, sbrinato di fresco dal mausoleo dove era stato confinato dai suoi a cui auguriamo di rifondare la sinistra" L'attacco di Beppe Grillo a Stefano Rodotà arriva dopo un'intervista del giurista al Corriere della Sera, con accenti critici nei confronti del Movimento 5 Stelle e del suo rapporto con la Rete. Il leader del M5S esprime "sincero stupore" nel vedere proprio Rodotà, suo candidato alla presidenza della Repubblica, "in prima fila" tra i critici del Movimento. E lo 'scarica' con parole di fuoco, per poi concludere, ironico: "Gli auguriamo una grande carriera e di rifondare la sinistra".

"Dopo le elezioni comunali parziali che storicamente, come qualsiasi asino sa, sono sempre state diverse come esito e peso rispetto a quelle politiche, c'é un fiorire di maestrini dalla penna rossa. Sono usciti dalle cantine e dai freezer dopo vent'anni di batoste e di vergogne infinite del loro partito, che si chiami pdmenoelle o Sel, non c'é differenza". Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog, in un post in cui attacca quei "maestrini che vedono la pagliuzza negli occhi del M5S, pagliuzza che spesso non c'é neppure, e non hanno coscienza della trave su cui sono appoggiati". Grillo non fa nomi, ma attraverso allusioni e soprannomi è possibile riconoscere tra i politici bersaglio del suo duro attacco Stefano Rodotà e Nichi Vendola, Pier Luigi Bersani, Walter Veltroni, Anna Finocchiaro e anche Matteo Renzi e Pippo Civati.

"E' tornato in grande spolvero il supercazzolaro che non sa nulla né di Ilva, né degli inceneritori concessi alla Marcecaglia", scrive Beppe Grillo con allusione a Nichi Vendola. "C'é poi lo smacchiatore di Bettola - aggiunge, parlando di Bersani - in grande forma che spiega, con convinzione, che la colpa del governo delle Larghe Intese è del M5S quando il pdmenoelle ha fatto l'impossibile per fottere prima Marini e poi Prodi e non ha neppure preso in considerazione Rodotà. Belin, questo ha perso più battaglie del general Cadorna a Caporetto e ci viene venduto da Floris come Wellington a Trafalgar". Il leader del Movimento 5 Stelle ne ha anche per Matteo Renzi: "Renzie, lo statista gonfiato, imperversa con le sue ricette e le critiche al M5S su tutti i canali televisivi preda di compiacenti cortigiane come la Gruber. Renzie non è più sindaco di Firenze da tempo, è diventato un venditore a tempo pieno di sé stesso. Vende in giro un sindaco mai usato, come nuovo". E ancora: "Persino Topo Gigio Veltroni è stato riesumato per discettare delle elezioni, forte della sua esperienza di averle perse tutte, ma proprio tutte. E poi c'é la claque, quella cattiva e quella buona, quella che attacca a testa bassa, la cui esponente è la Finocchiaro che vuole fuorilegge il M5S, accampata in Parlamento da 8 legislature, e quella buona, alla Pippo Civati, che ha votato Napolitano, non ha fatto i nomi dei 101 che hanno affossato Prodi, che vive in un partito che succhia da anni centinaia di milioni di finanziamenti pubblici, ma però è tanto buonino. Lo vorresti adottare o, in alternativa, lanciargli un bastone da riporto".

La rete da sola non basta, non è mai bastata. Nell'ultima campagna elettorale Grillo è partito dalla rete, poi ha riempito le piazze reali con lo tsunami tour, ma ha ricevuto anche un'attenzione continua dalla televisione. La rete non funziona nello stesso modo in una realtà locale o su scala nazionale. Puoi lanciare un attacco frontale, ma funziona solo se parli al Paese". Lo afferma in un'intervista al Corriere della Sera Stefano Rodotà, secondo cui alle ultime elezioni "hanno perso i due grandi comunicatori: Grillo e Berlusconi". Rodotà si dice "non sorpreso" del risultato elettorale dell'M5s, "per due ragioni. La prima è politica: hanno inciso sul voto i conflitti, le difficoltà e le polemiche di queste settimane. La seconda è che avevo detto che la parlamentarizzazione dei 5 Stelle non sarebbe stata indolore". Le indicazioni di Grillo e Casaleggio "non bastano più. Un movimento nato dalla rete, che ha svegliato una cultura politica pigra, una volta entrato in Parlamento deve cambiare tutto. E non può dire ai parlamentari: non dovete elaborare strategie. I parlamentari dovrebbero avere la libertà di esercitare il proprio mandato", osserva Rodotà, che critica il commento di Grillo sulle lezioni: "dare la colpa agli elettori è una spiegazione che non spiega nulla".

Il deputato Luigi Di Maio attacca su Facebook il collega Tommaso Currò, una delle anime 'critiche' del Gruppo, accusandolo di essere "chiaramente in malafedé. "C'é chi proprio a questo gruppo non vuole bene (spero restino pochi)", scrive Di Maio. Altri, sempre compresi nel gruppo dei parlamentari che scalpitano, negano però che ci sia la volontà di andarsene. "Nessuno ha mai parlato di scissione, nessuno vuole lasciare. E' normale che ci siano sensibilità diverse" assicura Alessio Tacconi. "Esprimere critiche non vuol dire volersi lasciare alle spalle il M5S" chiariscono anche Walter Rizzetto e Aris Prodani, altri due deputati grillini considerati scettici sulla linea politica del Movimento. Al Senato, poi, l'idea che qualcuno possa costituire un nuovo gruppo viene bollata come "fantapolitica" ad esempio da Francesco Campanella che scarta l'ipotesi: "i deputati del Pd con cui si può immaginare un dialogo sono al massimo 30. Per il resto sono lontanissimi da noi". "Al Senato abbiamo trovato un metodo di confronto. Capisco che alla Camera sia più difficile ma non è impossibile" dice. Certo ci sono argomenti, dalla legge elettorale alle riforme, che potevano essere usati subito per dare un segnale. Il tormentato voto sulla mozione Giachetti,lo testimonia. Ma alla fine il M5S canta vittoria: "Noi abbiamo sostenuto in modo compatto la mozione Giachetti mentre il Pd tradisce le aspettative dei cittadini"

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