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Una gang di giovani nordafricani ha preso in ostaggio un intero treno

Insulti, sputi, minacce al capotreno è successa sabato scorso sul Regionale 5740 Venezia-Bassano del Grappa.

I vandali hanno svuotato un estintore e hanno inveito contro alcuni passeggeri fino a sputargli addosso.

Il treno era partito dalla stazione di Mestre alle 21.08 e sarebbe dovuto arrivare a Bassano alle 22.07, ma alla fine è giunto a destinazione solo alle 22.45. Tutta colpa dell'arrivo dei nordafricani che sono saliti a bordo alla stazione di Castelfranco con urla e strepiti. "Questo treno è nostro", hanno urlato davanti a mamme e bambini spaventati.

Come riporta La Tribuna di Treviso , il giovane di circa 20 anni è salito ieri sera sul treno, naturalmente senza biglietto. Quando il personale di bordo gli ha chiesto il titolo di viaggio è andato su tutte le furie. Prima ha minacciato il controllore e poi ha inveito contro alcuni passeggeri. Infine, il nordafricano ha raccolto un grosso sasso da terra e minacciando di scagliarlo contro il personale del convoglio è riuscito a darsi alla fuga.

Insomma, i passeggeri hanno vissuto lo stesso panico e lo stesso terrore del primo ottobre scorso quando cinque nordafricani hanno preso in ostaggio il treno insultando, sputando contro i passeggeri, svuotando un estintore e minacciando un capotreno. "Questo treno è nostro", urlavano senza alcuna paura davanti a madri, padri e bambini. Chi provava a farli ragionare peggiorava soltanto le cose, veniva insultato e rischiava di prendersi qualche gancio in faccia. Chi si avvicinava di essere strattonato, preso per la nuca o per il collo e minacciato.

«Venite, l’ho riconosciuto: è uno dei cinque che sabato notte ha trasformato questa corsa in un inferno. E anche oggi è su di giri». Erano le 21.30 di ieri sera quando il capotreno del convoglio che stava per raggiungere la stazione di Castello di Godego ha chiamato la polizia, denunciando la presenza a bordo di uno dei membri della baby gang che, nello scorso fine settimana, ha tenuto in ostaggio per un’ora quello stesso treno, tra Bassano e Castello.

Anche ieri sono stati attimi di tensione: il ragazzo, un nordafricano di circa vent’anni, viaggiava (ancora) senza biglietto. E alla richiesta di esibire il titolo di viaggio è andato in escandescenza. Prima, le minacce al controllore. Poi, le urla rivolte agli altri viaggiatori. Infine, la fuga, raccogliendo da terra un sasso di grandi dimensioni e fingendo di scagliarlo contro il personale del treno. 

Treno che era arrivata puntuale alle 21.45 in stazione a Castello di Godego, e paradossalmente la puntualità, stavolta, è stata una beffa che ha favorito la fuga del ragazzo. Dopo l’allarme del capotreno, infatti, una pattuglia della polizia si è precipitata in stazione, non riuscendo però ad arrivare in tempo. Il giovane, sceso a piedi, è fuggito tra i campi. Nessun dubbio che si trattasse di uno dei componenti della gang di sabato sera: il personale a bordo ha riconosciuto gli stessi capelli ricci scuri, la stessa tuta nera, le stesse scarpe da ginnastica.

Un testimone di ritorno con la moglie dalla Biennale di Venezia ha raccontato quei drammatici momenti: "Stavo tornando a Bassano con mia moglie dopo aver trascorso una giornata alla Biennale il viaggio è filato via liscio fino a Castelfranco, quando è salito un gruppo di giovani africani, in particolare magrebini. Erano alterati, probabilmente dall'alcol.

Alcuni avevano delle bottiglie di alcolici in mano. Se la sono presa con un giovane. Non so se fosse salito con loro o addirittura facesse parte del gruppo. So soltanto che l'hanno spinto e insultato. Ci siamo tutti impauriti per l'aggressività ingiustificata di quei giovani. Nel frattempo il treno è ripartito ma gli animi, invece di quietarsi, si sono surriscaldati. Arrivato a Castello di Godego il treno s'è fermato. 

Penso continua - per quasi cinquanta minuti. Il punto è che alcuni viaggiatori hanno cercato di calmare gli animi. Ma invece di quietarli, li hanno riaccesi. Ci sono state urla, spinte nei confronti dei passeggeri, qualcuno ha attivato un estintore. Ho iniziato a fotografare continua il testimone - qualcuno di loro mi ha visto e mi ha minacciato: ti spacco la faccia".

Il racconto della Tribuna di Treviso è da brividi. "Guai a chi tentava, seppur con le migliori intenzioni, di riportarli alla ragione. Chi si avvicinava a loro veniva preso per la nuca o per il collo e minacciato", scrive il quotidiano. Alla fine alcuni passeggeri hanno fatto scattare l'allarme, il treno si è fermato e soltanto l'arrivo dei carabinieri ha potuto placare la furia degli aggressori

Gli agenti non si sono comunque dati per vinti, e ieri notte hanno continuato a cercare il ragazzo nelle vicinanze della stazione. Non è ancora chiaro se il ragazzo avesse dei complici, magari in altri scompartimenti del treno, appartenenti alla stessa banda che ha terrorizzato i passeggeri pochi giorni fa.

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