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John Lennon, i secondi quarant'anni

"John Lennon In Jazz" (Vidol) è "A Jazz Tribute To John Lennon" che vari artisti, fra cui Lucky Peterson, Nguyên Lê, Stefano Bollani, Curtis Stigers, Daria, hanno inteso dedicare al Beatle scomparso l'8 dicembre del 1980, quando aveva appena compiuto quarant'anni.
Ed è un tassello ulteriore, questo omaggio, che ne rimarca l'identità del singolo nei confronti del quartetto, dell'individuo sul gruppo, connotandone ancora la figura di musicista-pensatore e di artista impegnato e trasversale ancora oggi, nei suoi "secondi quarant'anni", successivi al suo forzato addio alla vita.
Specifichiamo meglio che il repertorio dei Beatles, da Westbrook a McFerrin, da Frisell a Danilo Rea, da Mehldau a Sheppard, da Pastorius a Metheny, è stato più volte visitato e rivisitato da jazzisti in un progressivo accorciamento di distanza fra pop e jazz.
C'è persino il Songbook "Jazz Plays Beatles" a riprova del legame ormai consolidato della loro musica con diversa parte di jazzisti.
I brani di Lennon, che sono in minor numero, hanno peraltro un elemento che in qualche modo li distacca dagli altri a firma Lennon-McCartney (Harrison rappresenta un caso a se stante) ed è dato dal testo, dall'essere ancor più centrale rispetto al perfetto e mirabile ingranaggio artistico del repertorio beatlesiano, e dall'esser fortemente incardinato in partitura. La sua musica, di grande bellezza, è comunque evocativa del testo ed in quanto tale "jazzabile" anche in contesti strumentali.
Citazione da "Imagine" (1971), iconico capolavoro ripreso, nel citato album, da Pink Turtle, per una versione che va ad aggiungersi a quelle della Baez, Elton John, Diana Ross, Stevie Wonder, Alan White degli Yes fino al sassofonista Mike Makhalemele nel disco "Mind Games. A Jazz Celebration of John Lennon".
"Tu dirai che io sono/ un sognatore / ma non sono il solo/ spero che un giorno / 
ti unirai a noi/ e il mondo sarà / uno solo" (cfr. per i testi www. musicaememoria/John Lennon).
"Diamo alla pace una possibilità", annunciava Lennon preconizzando, con carisma messianico, i pericoli della guerra nucleare, degli arsenali stracolmi, delle armi strategiche in aumento, dei focolai bellici accesi nelle aree calde del pianeta. 
Un pacifismo diverso il suo, più civile, meno politico, ammesso e non concesso che sia possibile una distinzione fra civile e politico.
Di Martin Luther King riteneva incomprensibile, quando si è così pacifisti, che si arrivi ad uccidere, si veda al riguardo "Heart Play: Unfinished Dialogue", coautrice Yoko Ono, del 1983.
Eppure, come King, altri ancora - i due Kennedy, anzitutto - sarebbero stati eliminati in un contesto di annullamento di voci illuminate di quel dato momento storico.
In " Nobody Told Me", brano di un l.p. pubblicato postumo, Lennon sembra lamentare una tale assenza: "tutti parlano ma non ce n'è uno che dica una parola". Maggiore verità è invocata in "Give Me Some Truth": "sono stanco e disgustato di sentire discorsi / da ipocriti conformisti, gente dalla vista corta, dalla mente limitata ". Il Lennon maturo compone disilluso e canta, in " Borrowed Time", firmato con la Ono: "Quando ero più giovane / vivevo di confusione e profonda disperazione. / Quando ero più giovane / vivevo di illusioni di libertà e di potenza. / Quando ero più giovane / ero pieno di ideali e di sogni infranti (caro amico) / quando ero più giovane / ogni cosa era semplice ma non sempre chiara". Una divenuto "older" il musicista è consapevole "di vivere di tempo a prestito".
Mentre le liriche postsessantottesche esprimono la tensione verso la felicità del collettivo l'ultimo Lennon, staccatosi emblematicamente dai Beatles, mira a recuperare i valori dell'individuale, del privato, proiettato però verso un'utopia del presente che lo porta a rifondare la propria esistenza giorno per giorno, in un continuo sorgere, un " Immer Wieder ", per citare Rilke.
La nuova utopia rifugge dal sogni di mete finali - è Lennon, non Lenin - predica semmai la riconciliazione tramite l'instaurazione di rapporti che siano sempre al primo giorno come reazione a processi di cristallizzazione e fissità dei ruoli.
L'affermazione della pace diventa in lui elemento vivo di un' esperienza politica da attuare nei rapporti umani ancor prima di essere un valore teorico la cui concretizzazione è in genere demandata più agli statisti che alla gente.
Esortava alla speranza militante ed individuale, all'amore ed al si alla vita John Lennon quando la violenza delle armi si abbattè, con la lucida follia dell'assurdo, su di lui.

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