Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Sabato, 15 Giugno 2024

San Giuda Taddeo presenta…

Mag 27, 2024 Hits:436 Crotone

Al Salone del libro Loren…

Mag 15, 2024 Hits:1186 Crotone

L'Istituto Ciliberto-Luci…

Mag 14, 2024 Hits:533 Crotone

Le opere di Bach: gli eff…

Mag 02, 2024 Hits:798 Crotone

In città l'ultima tappa d…

Apr 30, 2024 Hits:852 Crotone

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:1050 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:1391 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:1384 Crotone

Chi pensa di liquidare la pratica dei Consorzi di bonifica calabresi con un semplice tratto di penna si sbaglia di grosso. La mera soppressione di gran parte dei Consorzi finirebbe, infatti, per aggravare ancor più lo stato di salute – per la verità pessimo – dell'agricoltura calabrese.

Vanno molto di moda, oramai, condurre scelte politiche solo sulla base di semplici calcoli meramente ragionieristici. Questo accade nel Paese, e sembra che capiti anche in Calabria. Calcoli ragionieristici alla stregua dei quali l'azione volta a migliorare le performance di gestione viene spesse volte sostituita da misure illogiche e drastiche che producono il solo risultato di aumentare i costi per la collettività ed incrementare la anarchia nella gestione di funzioni e competenze di straordinaria importanza.

Beninteso, nessuno vuole nascondere che la gestione dei Consorzi di bonifica debba essere improntata a maggiore efficienza riducendo, ove possibile, i relativi costi di gestione. Ma vogliamo veramente credere forse che il problema della bonifica calabrese si risolva con la soppressione ed il drastico ridimensionamento degli enti? E come la mettiamo con la conseguente nomina di vari commissari liquidatori che ovviamente sono destinati ad essere lautamente remunerati?

Tutti coloro che vivono e conoscono l'agricoltura (quella vera e non solo “sulla carta”) sanno bene che i problemi sono di diversa natura.

I problemi sono costituiti da una dotazione infrastrutturale vetusta che necessita di interventi straordinari di manutenzione e, conseguentemente, di ingenti investimenti. I problemi sono costituiti da sempre minori trasferimenti di risorse da parte della Regione Calabria ed alla conseguente impossibilità da parte dei Consorzi di fornire i servizi in favore degli agricoltori. I problemi, quelli veri, sono costituiti dalla assoluta marginalità della bonifica calabrese rispetto alle dinamiche amministrative nazionali e comunitarie che, invece, potrebbero e dovrebbero rappresentare un punto di riferimento costante. Sguarnire i territori di questi importanti presidi significare danneggiare l'agricoltura e le aziende agricole. Occorrerebbe invece riflettere sui veri problemi della bonifica. A cominciare dalla esigenza di una programmazione ed una progettazione maggiormente aderente ai bisogni dell'agricoltura e degli agricoltori. Occorrerebbe credere di più nella sinergia con gli altri enti territoriali. Occorrerebbe investire nell'immediato risorse per ridare ai Consorzi di bonifica l'importante ruolo che in passato hanno avuto. Occorrerebbe assicurare regolarità nei pagamenti delle spettanze alle maestranze e avviare oggi e non domani un percorso di formazione delle stesse alla luce della mutate esigenze. Agli agricoltori reggini interessa avere l'acqua ed i servizi. E su questi temi, inspiegabilmente, il dibattito politico – istituzionale è di fatto colposamente silente.

Nella qualità di Assessore provinciale all'Agricoltura profonderò ogni sforzo per fermare eventuali sconvolgimenti istituzionali nell'assetto dei Consorzi di bonifica che non siano legati a logiche di efficienza e di maggiore attenzione nei riguardi degli agricoltori. Lo farò con coscienza e consapevolezza, avendo conosciuto da vicino – per quanto concerne il territorio della provincia di Reggio Calabria – la buona volontà e la predisposizione a fare bene dei loro Presidenti e degli organi di governo e gestione. E con loro la Provincia di Reggio Calabria, su mia iniziativa, ha già avviato coraggiosamente un percorso di collaborazione che porterà nel breve periodo a realizzare alcuni importanti interventi sul territorio.

L'agricoltura reggina non ha bisogno di un altra “bella infornata” di Commissari (ce ne sono già abbastanza addirittura in carica dal 2007 con il compito di liquidare i già soppressi Consorzi). L'agricoltura reggina ha bisogno invece di attenzione vera e di impiego di risorse per supportare investimenti. Non serve inaugurare la Diga sul Metramo, peraltro a distanza di trent'anni dalla sua progettazione, e poi non cogliere le opportunità connesse alla utilizzazione della risorsa acqua in favore degli agricoltori dell'intera Piana di Rosarno. La Regione pensi ad esempio a garantire la ottimale fruizione di questa importante opera, che rischia invece di essere sottoutilizzata e di non assolvere alla funzione per la quale è stata costruita. Sarebbe l'unico linguaggio che l'agricoltura reggina comprenderebbe.

 

Foto

 

Si è svolta giovedì 4 luglio, in un’aula affollata del Consiglio comunale, l’incontro fra la Rete delle Associazioni e la Commissione Straordinaria.

All’incontro hanno partecipato il Prefetto Vincenzo Panico, il Prefetto la Paglia, l’Arch. Minasi e l’Avv.Nucera in rappresentanza dell’Ente di governo municipale, e i referenti di oltre 30 associazioni cittadine.

La delegazione ha consegnato agli interlocutori istituzionali un documento in cui si chiede:

  1. di voler procedere alla sostanziale applicazione del “Regolamento per l’attuazione degli istituti di partecipazione popolare previsti dal Titolo II dello Statuto del Comune di Reggio Calabria” ed in particolare all’attuazione dell’art.3 (individuazione degli immobili di proprietà del Comune da destinare a sede dei servizi comuni per il supporto delle attività delle associazioni) e dell’art.8 (istituzione delle Consulte di settore);
  2. di voler determinare un iter efficace finalizzato al completamento dei lavori per rendere fruibile e condiviso dalle Associazioni il Centro Polifunzionale di Piazza del Popolo noto come “Casa delle Associazioni”, attualmente in stato di abbandono e triste degrado, già oggetto di un’assemblea pubblica il 1° giugno scorso;
  3. di voler rendere disponibili, in attesa di veder realizzato quanto indicato al punto B), spazi adeguati, non escluso strutture edilizie confiscate alla mafia, praticabili e accessibili, per poter permettere alle Associazioni lo svolgimento di libere iniziative di incontro pubblico. Una possibile sede provvisoria che le associazioni potrebbero condividere è stata individuata nel plesso denominato GIRASOLE;
  4. di voler dare supporto tecnico, mediante gli uffici preposti, all’opera di mappatura e schedatura, avviata dalla Rete delle Associazioni, dei numerosi beni comuni incompiuti e lasciati al degrado, distribuiti su il territorio.

Il Prefetto ha aperto l’incontro, salutando i rappresentanti del mondo associazionistico e dicendosi felice di interloquire proprio in quel luogo simbolico quale quello dell’aula consiliare,   Casa dei cittadini.

Panico seguendo i punti delle richieste presenti nel documento consegnatogli e le sollecitazioni avanzate dai referenti delle associazioni, ha espresso la volontà di procedere all’istituzione della Consulta delle Associazioni in tempi brevi, ha assunto l’impegno di procedere ad un approfondimento per individuare luoghi idonei ad accogliere il variegato mondo associazionistico, ed in particolare riguardo l’iter finalizzato alla ripresa dei lavori e alla successiva consegna della Casa delle Associazioni per le finalità di progetto. Per rendere attuabile fin da subito una delle richieste della R.d.A, ovvero la pratica di un’Assise Pubblica Permanente, dichiara di concedere a titolo gratuito la stessa Aula Consiliare per riunioni periodiche opportunamente calendarizzate.

Per quanto concerne alcune opere incompiute e oggetto del censimento da parte della RdA, tranne quelle inserite nel Decreto Reggio, il Prefetto ed i componenti del suo staff hanno dichiarato di essere costretti a dover vendere i “ gioielli di famiglia”, ovvero beni di proprietà pubblica, per far fronte a stringenti esigenze di cassa, al fine di ripianare il debito pubblico ereditato dalla precedente amministrazione.

La Rete delle Associazioni, pur accogliendo con soddisfazione la concessione dell’aula del Consiglio e le dichiarazioni d’intenti in merito all’attivazione degli spazi di democrazia partecipata, ha espresso una serie di obiezioni sulla questione della dismissione dei beni comunali incompiuti. Il pensiero della vendita a privati, ha provocato un mugugno generale in aula in quanto la dismissione è vista come una impropria spoliazione di patrimonio bene comune, un implicito impoverimento alla crescita culturale attesa, una perdita di opportunità economica atteso che la cultura è anche potenziale di sviluppo, una strategia discutibile considerato che i beni potrebbero risultare svenduti e magari finire in mani di predatori a fini di lucro. In breve l’operazione è apparsa negativa per i probabili pesanti riflessi su una comunità già sofferente.

Tra i diversi interventi da parte dei rappresentanti delle associazioni presenti, alcuni sono stati anche fortemente propostivi; ai Commissari di governo è stato suggerito di attingere ad alcuni bandi come quelli attivi sul PON Sicurezza, offrendo la propria disponibilità a collaborare per elaborare i progetti, al fine di acquisire finanziamenti specifici ed affrontare alcune delle criticità relative ai beni in questione (ristrutturazione, messa in sicurezza e agibilità di beni confiscati alla mafia).

Nelle more, la Rete delle Associazioni continuerà ad animare l’Assise Pubblica Permanente in forma composta e pacifica, anche attraverso una serie di incontri periodici sia presso la sede del Consiglio Comunale, sia in adiacenza a siti, edifici, strutture di bene comune emblematici, in stato di abbandono e degrado (di cui una prima lista di oltre 30 unità è stata stilata e per i quali si procederà gradualmente alla schedatura tecnica), al fine di affermare il valore pubblico e inalienabile degli stessi beni.

“ Esprimo soddisfazione per l’approvazione della manovra di assestamento del bilancio che è stata votata dal Consiglio Regionale, nei tempi previsti, con l’apprezzabile impegno - afferma il presidente del Consiglio Francesco Talarico - della Giunta, delle Commissioni e dell’Assemblea. L’assestamento di bilancio, consente di attivare le risorse necessarie a garantire gli impegni dell’istituzione e favorisce gli investimenti necessari per lo sviluppo della Calabria, nonostante le poche stesse risorse a disposizione. L’approvazione, avvenuta in tempi rapidi, ha anche un forte valore simbolico, oltre che sostanziale - dice Talarico - perché testimonia, soprattutto rispetto a quanto accadeva in passato, quando si registravano forti ritardi, che è in atto un processo di cambiamento che la regione sta vivendo nel funzionamento delle istituzioni. E’ chiaro che le criticità sono ancora tante e i problemi da affrontare sono enormi, ma le variazioni apportate al bilancio preventivo 2013 consentono alla Regione di liberare mezzi finanziari importanti in settori strategici per lo sviluppo e per rendere più competitiva la Calabria in ogni suo comparto, da quello produttivo a quello occupazionale “ .

Il RiaceInFestival, festival delle migrazioni e delle culture locali di Riace (RC), è una manifestazione nata sull’onda della politica di accoglienza e reinsediamento dei rifugiati e richiedenti asilo politico che l’amministrazione comunale del paese dei Bronzi sta attuando da diversi anni con risultati molto positivi insieme al comune di Caulonia. Tra il 26 e il 30 giugno 2013, oltre alla proiezione dei cortometraggi in concorso, saranno proposti altri eventi tra arte, letteratura, cinema, teatro, musica e impegno civile. La principale novità di questa edizione è la finestra che viene aperta sul tema della salvaguardia dell’ambiente in collaborazione con l’Associazione Comuni Virtuosi.

GLI EVENTI CINEMATOGRAFICI
Il fulcro cinematografico del festival è costituito dal concorso per filmakers con il quale si vuole dare spazio a cortometraggi indipendenti legati ai temi delle migrazioni, della multiculturalità e, quest’anno, anche ai temi della difesa dell’ambiente e della sensibilizzazione nei confronti della raccolta differenziata, anche per ciò che riguarda la creazione di occupazione e la riduzione del business delle criminalità organizzate. Non a caso Riace è uno dei pochi comuni della Locride che applica la differenziata e lo fa utilizzando gli asini.
Sono in programma due incontri con registi: il 27 giugno Michelangelo Frammartino presenterà al pubblico spezzoni di alcuni suoi film in una serata condotta dal critico cinematografico Antonio Capellupo ed il 29 giugno Francesco Munzi presenta il suo film “Il resto della notte” dialogando con la giornalista Maria Teresa D’Agostino. Per le proiezioni fuori concorso il cartellone offre il 26 giugno il film “Aspromonte” di Hedy Krissane con introduzione del Professore Tonino Perna ed il 30 giugno il film “Un pagamu – La tassa sulla paura” di Claudio Metallo.

GLI EVENTI TEATRALI E MUSICALI
Il 26 giugno l’associazione Spaesati/Bonawentura presenta lo spettacolo teatrale “Come diventare italiani in 40 minuti” di Laila Wadia, con Marcela Serli e regia di Sabrina Morena.
Dalla Sardegna arrivano due reading musicali: il 27 giugno “Memoria del mare | L’isola, le storie, il tempo” con Giacomo Casti e Arrogalla ed il 28 giugno “Fabrizio De Andrè – 1981.L’indiano e la Sardegna. Un viaggio lungo un disco, un disco lungo un viaggio” con Giacomo Casti e Matteo Sau.
Il 30 giugno verrà messo in scena lo spettacolo teatrale “Opera Aperta” di e con Nino Racco e dedicato a Rocco Gatto, ucciso dalla mafia a Gioiosa Jonica nel 1977.

GLI INCONTRI E I CONVEGNI
Il 26 giugno lo scrittore e giornalista Giovanni Maiolo presenta il suo libro “Geografia dell’anima.Viaggio Latinoamericano” (Edizione Ass. Culturale il Foglio). Il 28 giugno il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli propone l’incontro dal titolo “Rifiut(at)i" nel quale vengono esaminate storie e immagini dai campi Rom alla periferia di Napoli, dove esseri umani rifiutati e rifiuti tossici umani vivono da anni una storia comune. A seguire è in programma anche il convegno “Rifiuti: il grande business”, organizzato in collaborazione con l’Associazione Comuni Virtuosi e il comune di Botricello (CZ).
Il 28 giugno è in programma un incontro con alcuni rappresentanti di associazioni e festival facenti parte della Rete del Caffè Sospeso www.retedelcaffesospeso.com , associazione di festival e associazioni culturali in mutuo soccorso che collabora alla organizzazione del RiaceInFestival e che è stata costituita nel 2010 dalla Rete dei Comuni Solidali, dall’ASGI – Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione e da questi 7 festival: Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, Valsusa Filmfest della Valle di Susa (TO), Lampedusainfestival di Lampedusa (AG), Festival S\paesati di Trieste, Filmfestival sul Paesaggio di Polizzi Generosa (PA), Marina Cafè Noir - festival di letterature applicate di Cagliari e Riaceinfestival di Riace (RC).
Nella mattinata del 29 giugno si svolgerà un evento speciale dedicato agli alberi: verrà inaugurato il ‘Parco Urbano Sara’ dedicato a una portatrice d'acqua nel quale abitanti di Riace di varia etnia pianteranno due alberi di melograno chiamati Albero della Memoria e Albero della Speranza, uno in ricordo delle vittime della ‘ndrangheta e l'altro in ricordo di tutti i profughi morti in mare; Tiziana Volta presenterà quindi il ‘Kaki Three Project’ e candida il Comune di Riace ad accogliere un albero di Cachi di Nagasaki, simbolo internazionale della pace; infine, verrà presentato il progetto “Un albero per ogni nuovo nato” , attraverso il quale verrà piantato un nuovo albero pe r ogni nuovo cittadino di Riace, e verranno letti alcuni articoli della Costituzione e della Dichiarazione universale dei diritti umani in varie lingue. Verrà piantato anche un albero in ricordo di Dino Frisullo, al quale viene immediatamente dopo dedicato il convegno “A Dieci anni dalla scomparsa di Dino Frisullo”, in collaborazione con l’Associazione Europa Levante e l'associazione Senzaconfine, per ricordare il compianto militante antirazzista e pacifista, giornalista, scrittore e appassionato difensore dei diritti di minoranze oppresse.
A seguire viene proposta, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Giuristi Democratici, un incontro dal titolo ‘Accoglienza e legalità. L’importanza dei diritti civili’. Il 30 giugno viene organizzato l’incontro dal titolo ‘Occhio sulla Calabria - Premio Gianluca Congiusta’, una panoramica sulle realtà calabresi che affrontano problematiche quotidiane legate al territorio e dedicato al ricordo del giovane commerciante della Locride barbaramente ucciso  dalla ‘ndrangheta nel 2005. 


GLI OBIETTIVI DEL FESTIVAL
Il festival vuole essere una iniziativa concreta che, attraverso l’universale linguaggio del cinema e delle arti, promuova lo scambio e la conoscenza reciproca affinché si contrastino forme di chiusura e razzismo, richiamando l’attenzione sul percorso innovativo che le amministrazione comunali di Riace e Caulonia hanno avviato coniugando l’accoglienza dei migranti con il rilancio del proprio territorio e dando l’immagine di una Calabria inedita, diversa da quella delle cronache nere.

RIACE E CAULONIA sono comuni virtuosi che puntano sull’integrazione tra culture diverse, la valorizzazione della cultura materiale e l’eco-sostenibilità che negli ultimi anni hanno saputo coniugare accoglienza dei migranti e rilancio del territorio dando l’immagine di una Calabria diversa da quella salita alle ribalte delle cronache con la rivolta di Rosarno. I due comuni della Locride si stanno distinguendo per una serie di iniziative incentrate sulla multiculturalità, il rispetto per l’ambiente e la salvaguardia delle proprie tradizioni. Un esempio chiaro è la raccolta differenziata con gli asini. Paesi che si stavano spopolando e che al fenomeno della migrazione hanno reagito diventando centri di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo (aderendo al progetto SPRAR promosso a livello nazionale dal Ministero dell'Interno) attraverso la “Associazione Città Futura don Giuseppe Puglisi” www.cittafuturariace.it, conservando e rivitalizzando al contempo, nell’incontro con “l’altro”, le proprie tradizioni locali e creando una nuova formula ricettiva per il turismo (case fatiscenti ristrutturate e affittate ai turisti).
L’esperienza di questi comuni ha avuto una eco importante anche grazie Wim Wenders che nel 2010 ha realizzato il primo cortometraggio di produzione italiana in 3D intitolato “Il Volo”, primo filmato italiano in 3D girato tra Riace e Caulonia ed ispirato alle esperienze di accoglienza ed integrazione di queste amministrazioni. Wim Wenders ne ha parlato anche all’interno del X summit dei Premi Nobel per la pace organizzato nel Municipio Rosso di Berlino in occasione delle celebrazioni per il ventennale della caduta del muro, dicendo: "La vera utopia non e' la caduta del muro, ma quello che e' stato  realizzato in alcun paesi della Calabria, Riace in testa. Il vero miracolo non è qui, ma in Calabria, dove per la prima volta ho davvero visto un mondo migliore. Ho visto un paese capace di risolvere, attraverso l’accoglienza, non tanto il problema dei rifugiati, ma il proprio problema: quello di continuare a esistere, di non morire a causa dello spopolamento e dell’immigrazione. E ho voluto raccontare questa storia in un film che ha come attori i veri protagonisti”.

Orchestra Sinfonica Giovanile della Calabria 1

 

Con l’assegnazione del Premio Assoluto al X Concorso Internazionale “Città di Paola” consegnato nell’ambito della Serata di Gala della manifestazione, tenutasi sabato scorso presso il prestigioso Teatro Rendano di Cosenza, si è concluso un interessante percorso per l’Orchestra Sinfonica Giovanile della Calabria che, nell’arco di meno un mese, è riuscita ad arricchire il suo palmares con numerosi premi e riconoscimenti: I Premio al X Concorso Europeo Città di Filadelfia (VV) con 96/100; I Classificata al I Concorso Internazionale – Liceo di Cinquefrondi (Rc) con 98/100; I Premio al Concorso Internazionale Euterpe - Corato (Ba) con 95/100; I Premio al X Concorso Internazionale “Città di Paola” con 100/100; Premio Assoluto “S. Francesco di Paola” con assegnazione di borsa di studio e concerto; II Premio al Concorso A.M.A. Calabria – Lamezia Terme con 88/100.

L’orchestra, nata all’interno dell’Associazione Culturale Musicale di Gioia Tauro “Musica Insieme” presieduta dalla prof.ssa Caterina Genovese, si avvale della partecipazione di più di 60 fra giovani e giovanissimi provenienti da diverse province della nostra regione. Costituita come Orchestra Sinfonica Giovanile della Piana nel 2010 all’interno della stessa Associazione, di recente, considerata la eterogenea provenienza geografica dei suoi giovani musicisti e su volontà del direttivo (Caterina Genovese, Presidente; Prota Stefania, Vice Presidente; Raffaele Crea, Tesoriere; Maria Raco Consigliere e Fulvio Pinto Segretario), ha modificato al sua denominazione in Orchestra Sinfonica Giovanile della Calabria

Nell’arco dei concorsi l’Orchestra ha proposto i seguenti brani: Beethoven – Egmont, Mozart – Sinfonia n. 25, Piazzola – Oblivion, Libertango.

Il complesso è stato diretto dal maestro Ferruccio Messinese che ha così commentato: “Sono molto soddisfatto dei risultati ottenuti dai ragazzi, merito del loro impegno e di tutti coloro che collaborano affinché tutto ciò sia realizzabile.”

I successi infatti sono stati possibili anche grazie all’impegno di numerosi docenti che curano la preparazione didattica dei ragazzi: l’organigramma dell’orchestra prevede la presenza dei responsabili di sezioni che, con il loro impegno didattico fanno si che la preparazione dei ragazzi sia sempre pronta ed efficace per affrontare i brani in repertorio: prof.ssa Maria Raco (responsabile flauti), prof. Giuseppe Mimmo Rotella (oboi), prof. Antonio Baccaglini (corni), prof.ssa Caterina Genovese (violini e viole), prof.ssa Stefania Prota (violoncelli).

Collaborano inoltre con l’orchestra anche i docenti Angelo Avati (clarinetto), Emmanuele Saccà (fagotto), Andrea Lombardo (tromba), Domenico Bruno e Francesco Serratore (tromboni), Salvatore Schipilliti (contrabbasso) Giovanni Bonasorte (corno).

I prossimi impegni vedranno l’orchestra impegnata nella realizzazione del programma estivo, che, considerate le premesse, si prefigura assai interessante.

Soddisfazione hanno espresso anche i vertici dell’Associazione “Siamo veramente contenti del percorso realizzato dall’Orchestra – ha commentato la prof. Caterina Genovese – un itinerario che ci ha regalato molte soddisfazioni. Desidero rivolgere inoltre un ringraziamento particolare all’Amministrazione Comunale di Gioia Tauro guidata dal Sindaco Avvocato Renato Bellofiore per la vicinanza con cui segue la nostra attività.”

 

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI