Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Venerdì, 17 Maggio 2024

Al Salone del libro Loren…

Mag 15, 2024 Hits:318 Crotone

L'Istituto Ciliberto-Luci…

Mag 14, 2024 Hits:139 Crotone

Le opere di Bach: gli eff…

Mag 02, 2024 Hits:433 Crotone

In città l'ultima tappa d…

Apr 30, 2024 Hits:467 Crotone

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:682 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:1091 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:1086 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:1457 Crotone

Nell'ambito delle "Giornate FAI di Primavera" si è svolto, presso l'Istituto d'Arte, il convegno dal significativo titolo "Alfonso Frangipane: l'Arte per la città". L'iniziativa, promossa dallo stesso Istituto d'Arte, dal Fai, dall'Archivio di Stato, dal MAAF, dal Rhegium Julii, dal Liceo Artistico Mattia Preti e patrocinata da Comune e Città Metropolitana, ha proposto e sviluppato un programma ricco di interventi volti a fare conoscere ed approfondire sia la figura che le preziose attività artistico-culturali di Frangipane da parte di autorevoli relatori tra i quali Roberto Filardi, Tommaso Manfredi, Mario Panariello, Mario de Pasquale ed Annunziato Tripodi.

Il MAAF, acronimo di "Museo d'Arte Alfonso Frangipane", si è arricchito, ultimamente, di nuove donazioni con le opere di Natino Chirico, Gennaro Carresi e Nuccio Bolignano che vanno ad impreziosire le collezioni preesistenti aggiungendo valore attrattivo a questa realtà già di assoluto rilievo che merita una rinnovata e maggiore attenzione non solo da parte di esperti ma anche dalla cittadinanza.

Il sindaco facente funzioni Carmelo Versace, nei suoi saluti istituzionali, ha proprio evidenziato "lo straordinario contributo lasciato da Frangipane; non solo alla città ma a tutto il mondo dell'arte e della cultura in genere".

"Quanto ci rimane - ha affermato Versace - è qualcosa che dobbiamo custodire gelosamente e attraverso un impegno istituzionale concreto poiché è un patrimonio collettivo cittadino di valore inestimabile. Un patrimonio che forse restituisce ancora poca giustizia ad una figura immensa in grado di incidere su questo territorio in modo così profondo. Nel nostro ruolo dobbiamo fare tesoro di queste realtà ed iniziative sostenendole al di là del singolo appuntamento o della semplice ricorrenza. Dobbiamo intensificare ancora di più la sinergia con Associazioni e Soggetti che si fanno promotori culturali della nostra città con l'idea chiara, più volte da noi ribadita, che della cultura non si può fare a meno perché deve diventare un investimento strutturale permanente quale pilastro per ogni ulteriore sviluppo".

E' la Sala dei Lampadari Italo Falcomatà di Palazzo San Giorgio il teatro del primo incontro di programmazione partecipata del progetto "Giovani fermenti. Per il Bene Comune". Un'attività coordinata dal Comune di Reggio Calabria, con l'Assessorato alle Politiche Giovanili guidato da Giuggi Palmenta, realizzato in partenariato con Apice, APICE - Agenzia di Promozione Integrata per i Cittadini in Europa, e finanziato dall'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.

Il progetto prevede la realizzazione di un centro giovanile all’interno di un bene confiscato, primo ed unico nel suo genere in città, sul modello degli European youth center. Uno spazio dedicato alla socializzazione, alla cultura e allo svago, con un sober bar, spazi per la lettura, la musica e il relax, attrezzature per eventi, riunioni, progetti europei, attività di volontariato ed un'area dedicata al co-working. Il tutto completamente a disposizione della comunità giovanile del territorio.

Il primo incontro è stato anche l'occasione di presentare il logo del progetto, formato dalle lettere "G" di giovani e dalla "F" di Fermenti unite nella figura stilizzata di un uccello, animale che è da sempre simbolo di libertà e leggerezza, ma anche di forte istinto e cambiamento.

Durante l'incontro, facilitato da Alessandra Coppola, Presidente APICE, insieme a Silvia Cotroneo, youth worker, con il supporto dei volontari italiani ed europei presenti, è intervenuta l'Assessora Giuggi Palmenta per raccontare i motivi che l'hanno spinta a scegliere di cimentarsi in questa sfida insieme prima alla dirigente Carmen Stracuzza e successivamente a Daniela Roschetti insieme, ed alla Rup Maria Ripepi, il cui lavoro è stato ed è fondamentale.

La presidente di Apice Alessandra Coppola ha illustrato i contenuti del percorso, rappresentando ai tanti giovani intervenuti le opportunità offerte dal progetto partecipativo e le sue finalità. Un percorso articolato in tre fasi, che prevede una serie di attività promosse dall'Amministrazione e condivise con gli stessi ragazzi che hanno scelto di partecipare al gruppo.

Presente all'incontro anche il Consigliere Nino Malara, Presidente della Commissione Politiche Giovanili dell'ente, che ha contribuito alla realizzazione del progetto occupandosene nel corso di alcune sedute durante la sua fase embrionale, quando il bando di Anci si trovava ancora in fase di pubblicazione, e successivamente non appena è stata trasmessa la comunicazione dell'ammissione a finanziamento del progetto.

"Il progetto "Giovani Fermenti. Per il bene comune" - ha affermato l'Assessora Giuggi Palmenta - è una grande opportunità perché tra le altre cose, rafforza e risponde alle linee di mandato dell'amministrazione Falcomatà, che guarda in modo specifico allo sviluppo locale attraverso azioni positive e esperienze di progettualità giovanile e appunto di partecipazione giovanile. L'occasione del primo incontro è stata utile anche per tornare a parlare di youthworker e di competenze per l'educazione non formale, concetti nient'affatto scontati su un territorio come il nostro dove i giovani rappresentano certamente la risorsa primaria per le politiche dello sviluppo sulla città che abbiamo disegnato e che vogliamo realizzare proprio insieme a loro".

«E’ un sogno che si realizza per Natile e per i tanti giovani del comprensorio». Così, il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, è intervenuto durante il sopralluogo sul campo sportivo di Natile di Careri. Insieme al consigliere metropolitano delegato, Domenico Mantegna, Carmelo Versace ha incontrato gli amministratori locali per fare il punto della situazione sul completamento di un’opera concepita ai tempi in cui esisteva la Provincia, ma che rischiava di rimanere un’incompiuta.

«All’inizio di questa consiliatura – ha ricordato il sindaco facente funzioni - una delle prime ricognizioni sul territorio effettuate con il sindaco Giuseppe Falcomatà e con il consigliere Mantegna è stata proprio in questo che è un luogo ancora tutto da scoprire».

«Fra i sogni di questa amministrazione – ha aggiunto – c’è sempre stato quello di realizzare un centro sportivo all’altezza di quest’area. Oggi, possiamo dire che l’impegno preso con il sindaco Falcomatà trova concretezza grazie ad un finanziamento acquisito dal Credito sportivo. Un ringraziamento, quindi, va fatto anche al dirigente di settore, Giuseppe Mezzatesta, ed a tutto il suo staff che sono stati messi nelle condizioni di poter lavorare per una comunità che attendeva, da tempo immemore, la realizzazione di un impianto moderno, accessibile ed alla portata dell’intero comprensorio».

«Da qui a qualche giorno – ha proseguito Versace - presenteremo il progetto in maniera ufficiale, nel corso di una iniziativa a Palazzo Alvaro. In quella sede, insieme ai nostri tecnici, avremo l’occasione di illustrare l’opera che nascerà. A questo punto, speriamo d’essere fra quanti saranno in grado di solcare questo campo da gioco per primi, inaugurando la nuova struttura insieme ai tanti ragazzi che avranno, finalmente, l’occasione di poter partecipare, in maniera attiva, ad una vita sociale che, per troppo tempo, gli è stata probabilmente negata».
«Adesso – ha concluso il sindaco facente funzioni - possiamo dire che questa è un’altra promessa mantenuta dalla Città Metropolitana ed il merito va condiviso con tutti i colleghi che hanno collaborato, in primis con il sindaco Giuseppe Falcomatà che ci ha sempre creduto».

 

Grande successo per la mostra "Cesare Berlingeri tra il visibile e l'invisibile. Opere 1967-2022" la cui chiusura, inizialmente prevista per il 18 febbraio, viene prorogata all'11 marzo 2023. Il grande interesse suscitato dalla personale dell’Artista delle pieghe ha condotto alla scelta condivisa da parte della Città Metropolitana e dell’artista di posticiparne la chiusura. Molte le visite al Palazzo della Cultura e tanti gli Istituti scolastici che hanno voluto portare gli studenti ad immergersi nelle opere dell’artista di Taurianova, noto a livello internazionale, ma sempre indissolubilmente legato alla sua terra.

In questi due mesi sono stati numerosi gli incontri dell’autore sia con i cittadini che con gli studenti. Berlingeri ha voluto raccontare la propria esperienza di artista, la propria visione dell’arte, le sensazioni e i significati che pone nelle sue opere, invitando i visitatori a trovare loro stessi il proprio significato e a dare una soluzione ad un enigma.

La recente presentazione del catalogo della mostra curata da Domenico Piraina, direttore del Palazzo Reale di Milano, a cui lo stesso ha partecipato, ha poi ampliato la visione e regalato nuove prospettive. La capacità attrattiva delle opere di Berlingeri, la sua capacità di emozionare, di portare l’osservatore all’introspezione, di spingere a trovare ciò che per ognuno è nascosto dentro le sue pieghe, è la forza della sua arte. Una forza che l’autore è in grado di raccontare con le sue opere e con gli intensi dialoghi che riesce a creare con chi ha il piacere di ascoltarlo.

E questa capacità di espressione intensa e di coinvolgimento personale assume un significato ancor più alto nel contesto del Palazzo della Cultura, dove la bellezza fisica e spirituale, visibile ed invisibile delle opere d’arte incontra il messaggio della bellezza della legalità, del senso etico, del concetto di restituzione materiale e immateriale del patrimonio culturale ad un luogo e alla sua gente.

"Dietro le pieghe di Berlingeri - ha affermato il Consigliere delegato alla Cultura Filippo Quartuccio - abbiamo imparato a cercare ciò che nascondiamo dentro noi stessi, a trovare l’incanto dell’invisibile che appartiene alle nostre anime. Siamo veramente lieti della disponibilità dell’artista di continuare ad esporre le sue opere al Palazzo della Cultura ancora per qualche settimana. La sua mostra è sì una prestigiosa esposizione di opere, ma è anche un intenso viaggio di riflessione per tutti i visitatori, è un’occasione per i nostri ragazzi di conoscere personalmente un’artista di fama internazionale che partito da un paesino dell’entroterra dell’estremo Sud dell’Italia nel dopoguerra, è riuscito a varcare tutti i confini ed ad imporre oltralpe la sua arte e la sua filosofia dell’arte contemporanea".

"Il Palazzo della Cultura, centrale per questa amministrazione, sia come riferimento culturale del territorio, sia per il messaggio di legalità che detiene, si è straordinariamente arricchito con questa esperienza - ha concluso il Consigliere - ha ricevuto una nuova spinta per rilanciare, ancora una volta, l’importanza e l’essenzialità della cultura nella vita sociale e della comunità. Ringraziamo il Maestro per la sua vicinanza, per la sua intensità, per la sua volontà di restituire la sua arte, la sua forza creativa e il suo esempio di vita al territorio da cui è partito tanti anni fa e in cui è ritornato, sentendo forte il richiamo delle proprie origini".

E’ stato presentato lo scorso giovedì mattina nella sala “Trisolini” di Palazzo Alvaro, il progetto esecutivo del nuovo Istituto Alberghiero “Dea Persefone” di Locri, il cui cantiere è ufficialmente partito due giorni fa. Nel corso della conferenza stampa, sono intervenuti il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, il consigliere delegato Rudi Lizzi, il dirigente del settore Edilizia, Giuseppe Mezzatesta, il sindaco facente funzioni del Comune di Locri, Giuseppe Fontana, e la dirigente scolastica Maria Rosaria Russo.

«Parliamo di un investimento di oltre 6, 5 milioni euro – ha spiegato Versace – inserito nell’ambito del progetto “Forever” che prende avvio dopo la tragica uccisione del presidente del consiglio regionale, Franco Fortugno. Questo, ci fa comprendere appieno da quanto tempo la comunità stesse aspettando un’opera che può davvero rappresentare una svolta sotto il piano didattico, educativo e sociale».

«L’Istituto – ha spiegato – risponde, infatti, alle esigenze di un territorio che ha una vocazione prettamente turistica ed avrà importanti ricadute anche per evitare l’annoso fenomeno dello spopolamento dei nostri Comuni. La scelta che abbiamo fatto, quindi, ha una visione proiettata al futuro, capace di creare le condizioni di poter rimanere, vivere e crescere nei propri luoghi del cuore». Da un punto di vista pratico, il sindaco metropolitano facente funzioni ha descritto «una struttura all’avanguardia che contempla criteri di accessibilità diffusa, prevenzione e, soprattutto, sostenibilità ambientale oltre che urbanistica, andando a creare un edificio più vicino ad un Campus universitario che ai “casermoni” che la storia ci ha tramandato». «Non parliamo di idee futuribili – ha aggiunto – ma di cose estremamente concrete. I lavori sono già iniziati e, secondo la time-line indicata, salvo imprevisti, finiranno nell’arco di un anno e mezzo».

C’è, poi, una linea di principio che sta alla base dell’iniziativa della Città Metropolitana: «In passato, si è scelto di sostenere attività private per ospitare le nostre scuole, noi investiamo risorse pubbliche su progetti sostenibili anche dal punto di vista economico e gestionale». Per Versace, poi, una chiave di lettura importante è da rintracciare nella valorizzazione del comprensorio oltre ogni limite ideologico e politico: «Ha vinto il gioco di squadra. La collaborazione fra Città Metropolitana e Comune di Locri, amministrazioni di estrazione politica diversa, dimostra che persone intelligenti, sedute intorno ad un tavolo, operano e lavorano solo ed esclusivamente nell’interesse delle comunità».

L’avvio dei lavori, secondo il consigliere Lizzi, «è la materializzazione di un sogno». «La realizzazione dell’Alberghiero di Locri – ha affermato – è uno dei motivi che mi ha spinto a fare politica e vedere, oggi, l’apertura del cantiere mi riempie di orgoglio e dimostra come l’amministrazione metropolitana, guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà e, adesso, dal facente funzioni Carmelo Versace, abbia una completa e diffusa attenzione verso l’intera area metropolitana».

Il sindaco facente funzioni di Locri, Giuseppe Fontana, nel corso del suo intervento, ha ripercorso «i disagi di un istituto che ha dovuto subire uno scorporamento tra i plessi di Locri e Siderno, penalizzando, di fatto, le attività di docenti e studenti che non potevano esprimersi al massimo delle loro possibilità». «La nuova scuola – ha detto - è di fondamentale importanza perché offre competenze professionali e prospettive occupazionali da immettere subito nel mercato del lavoro. E’ un progetto innovativo con l’attitudine ad essere grande spazio sociale».

La dirigente scolastica, Maria Rosaria Russo, si è detta «particolarmente emozionata», ricordando «una condizione di precarietà dell’Istituto, durata ben 41 anni, dovuta all’affitto di immobili privati che non garantiva il normale diritto allo studio». Citando Oscar Wilde, ha ringraziato il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, e l’amministrazione comunale di Locri che «incarnano l’idea del vincitore: un sognatore che non si arrende mai».

L’aspetto tecnico lo ha affrontato il dirigente del settore Edilizia della Città Metropolitana, Giuseppe Mezzatesta, soffermandosi «sui nuovi finanziamenti che permettono di lavorare su parametri di accessibilità, risparmio energetico e utilizzo delle risorse naturali fino ad arrivare, si spera, ad un consumo energetico pari a zero». «L’opera – ha spiegato – è dotata di aule aperte, con grandi vetrate che permetteranno di fare lezione anche all’aperto e la possibilità di avere, su ogni piano, qualsivoglia servizio necessario al regolare svolgimento della didattica di un istituto particolare com’è quello Alberghiero. E’ già in fase di progettazione, poi, il secondo lotto che prevede, fra le altre cose, la realizzazione di un convitto che fungerà da alloggio per i ragazzi iscritti».
Nel dettaglio, l’Istituto Alberghiero “Dea Persefone” di Locri sarà dotato di 28 aule didattiche da 50 mq, laboratori dedicati all’Agroalimentare ed all’Informatica (ognuno ampio 80 mq), aule “outdoor” da 41 e 123 mq, un laboratorio di Fisica e Chimica da 80 mq ed un laboratorio di Linguistica da 50 mq. Nell’ala riservata alle attività didattiche specialistiche troveranno spazio una mensa/ristorante da 98 mq e due cucine da 120 e 74 mq. Fra gli altri ambienti rientreranno diversi uffici, compresa la segreteria, un’infermeria, un archivio, cinque locali tecnici, una stanza docenti oltre, ovviamente, ai servizi igienici ed agli spogliatoi.

 

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI