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Martedì, 21 Maggio 2024

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Nel Chiostro di San Nicolò Roof Garden Theatre mi e stato conferito il Premio Internazionale Spoleto Festival Art Letteratura 2023 per il mio libro “L’ Italia dei Giganti” (Pegasus Edition).

Come è noto il mio libro parla di un Italia che non c'è più con le interviste di Francesco Cossiga, di Sandro Pertini, di Giulio Andreotti, di Bettino Craxi, oltre ad un inedito Papa Giovanni Paolo, e per me sono i cinque grandi personaggi che hanno fatto la storia della politica italiana negli anni a cavallo tra il 1980 e il ’90...
Ringrazio la Giuria del Premio il prof.Luca Filipponi e Paola Biadetti e la mia cara amica Lisa Bernardini.

Il premio letterario ed. 2023 della nota manifestazione spoletina a guida del Prof. Luca Filipponi (Menotti Art Festival) è  stato particolarmente straordinario, con 40 editori top italiani e 50 premiati per le varie sezioni,  a partire dalla Presidente della Commissione,  Anna Maria Petrova,  anche lei stessa premiata a sorpresa per il suo ultimo libro diffuso in Italia e Bulgaria. 

Iniziato il 22 settembre, si è concluso il 25 settembre, con presenze letterarie ed artisti provenienti da tutto il mondo. 

Oltre 60 eventi in 5 giorni per un totale di 3000 artisti  coinvolti e 120 spazi espositivi utilizzati, il Menotti Art Festival, promosso dal team capitanato dal presidente Luca Filipponi, con il direttore artistico Angelo Sagnelli e la direttrice Paola Biadetti, ha avuto anche quest’anno uno strepitoso  successo.

Una kermesse in piena e costante crescita, che arricchisce la città di Spoleto di artisti e letterati provenienti da tutta Italia, grazie a una serie di appuntamenti di alto livello con protagonisti legati al mondo dell’arte e della cultura.

Rilevante la collaborazione con varie fondazioni d’arte, come l’accademia Tiberina, fondata da Gioacchino Belli e presieduta da Franco Antonio Pinardi.
Tante le iniziative di successo, fra le quali il concerto del Soprano Tania di Giorgio e la mostra delle borse gioiello realizzate dalla stilista Eleonora Altamore.
Presso il complesso monumentale San Nicolò, a Spoleto,  si è tenuta la cerimonia di premiazione  di quello che è stato definito dai media come il nuovo Campiello della letteratura italiana con ben 40 editori in una sana competizione condotta magistralmente dal direttore artistico Angelo Sargelli.

Per l’occasione le Poste hanno organizzato  un annullo filatelico e le cartoline celebrative dedicate proprio al Menotti Art Festival in partnership con l’accademia Auge, la fondazione Francesco Terrone e la collaborazione tecnica della Geko gold che ha provveduto a consegnare ai professori Francesco Petrino e Andrea Sirotti Gaudenzi  il premio Spoleto art festival letteratura Gold.
Madrina dell’evento la giornalista e artista Marta Krevsun che ha ricevuto un premio speciale.  Durante la questa edizione della kermesse, sono stati ricordati il critico d’arte letterario Carlo  Roberto Sciascia e Italo Calvino che fu ospite a Spoleto di Gian Carlo Menotti nel 1958 nel 1959.

I premiati della sezione Letteratura del Festival: 

Baruffaldi Marco,

Bonfilio Margherita, 

Bottone Alfonso,

Brocchi Francesco,

Puccio Nunzio,

Campagna Epifania Grazia,

Carucci Felice,

Cenci Ambra,

Cinti Gabriella, 

Coni Teresa Anna,

Croce Roberto,

De Chiara Giuseppe,

De Giovanni Neria,

De Zanet Giancarlo,

Evangelista Valentina,

Focarelli Carlo,

Galles Patrice,

Giustiniani Vito Vincenzo,

Gobbicchi Alessandro,

Iacomino Rita,

Labrinopoulos George (stampa estera) 

Longobardi Bagnale Mario,

Mancini Amalia,

Mancinotti Claudia, 

Maniscalco Gaspare,

Manna Anna,

Maria Emanuela,

Matteo Sara,

Micali Antonietta,

Micozzi Mario

(In ricordo dello stesso scomparso),

Morelli Sabrina, 

(finalista al premio Strega e Campiello),

Morsellino Brigida,

Natali Silvio,

Peccioli Mauro,

Pecora Michele (autore della hit Era Lei),

Anna Maria Petrova,

Petruzzelli Mariangela,

Procaccini Angela,

Ranise Raffaella,

Riccardi Fernando,

Rizzi Maria,

Verducci Vittorio,

Sirotti Gaudenzi Andrea,   

Sorrentino Mena,

Stefanini Anna Maria,

Testa Francesco,

Ruffo Alessandro,

Tirletti Sergio,

Torrisi Venera,

Vallicelli Marco,

Van der Toorn Maggie. 

 

Premi speciali: 

Augusto Celsi, tenore

Valerio Giuffrè, filosofo

Peluso Francesco

 

Giovani artisti: nella serata si sono esibiti i Briganti della via Appia in uno spettacolo musicale,  ed Emanuela Mari  con un interessante monologo inedito.

 

Conclusione finale alla grande, con il premio Thomas Schippers e con alcune performance artistiche.

 

In evidenza la mostra del critico Enzo Dall'Ara con Tesei Marilena,

Mietti Lidia, Bruno Retini, e le opere di Lorenza Altamore, sopravvissute all'alluvione dell'Emilia Romagna. 

 

Tra le grandi riconferme, anche l'associazione Aion Arte Di Massimo Bigioni e Stefania Montori, e  Costiera Arte di Silvio Amato.

 

Soddisfatto Luca Filipponi, il Deus ex machina di una operazione culturale festivaliera (spoletina) che ha successo da tantissimi anni: "Ottima la reazione degli albergatori e dei commercianti,  che hanno gradito il sold out per tutta la durata della manifestazione".

 

 

 

Con la consegna del Premio Promotori di Cultura ha preso il via ieri sera a Giardini Naxos “NaxosLegge, Festival delle Narrazioni, della lettura e del libro” che, con la direzione artistica di Fulvia Toscano, da oggi e fino al 1 ottobre dipana decine di incontri letterari, recital e tavole rotonde con intellettuali, scrittori, artisti e giornalisti sul tema del “Fare”, parola guida di questa 13/a edizione.

Particolarmente avvincente, venerdì 1 settembre, il dibattito sul futuro dell’Europa, alla luce della guerra fra Russia e Ucraina, quello intavolato fra Paolo Valentino, nato a proprio a Giardini Naxos e storico corrispondente del Corriere della Sera da Bruxelles, Mosca, Berlino e Washington, e Antonello Piraneo, direttore del quotidiano La Sicilia, che lo ha intervistato su alcuni temi caldi di politica internazionale e sulla percezione che si ha della Sicilia nel contesto della programmazione economica e finanziaria, sia italiana che europea.

Nel corso della serata, condotta dalla giornalista Rosaria Brancato, sono stati premiati Antonio Mannino, direttore generale ed artistico di Etna Comics, il Festival Internazionale del fumetto, del gioco e della cultura pop che si svolge dal 2009 a Catania e che ha annunciato le date dell’edizione 2024, dal 6 al 9 giugno; Andrea Ungari, vicepresidente della “Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice”, ente culturale e di ricerca scientifica impegnato nella conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-culturale dell'Italia unita con particolare attenzione al Novecento; Fabio Meloni, direttore artistico a Cagliari di “Ideario” festival culturale con un sguardo attento alle dinamiche culturali, storiche, economiche e geopolitiche che ruotano intorno all’Europa e al Mediterraneo; Vito Clemente, sindaco di Menfi “Città del vino 2023” grazie al progetto Iter Vitis, l’Itinerario Culturale Europeo sulle rotte della vite e del vino che ha mostrato l’apertura della città all’area mediterranea; Costanza e Vicky Di Quattro, direttrici artistiche del Teatro di Donnafugata dove a fine settembre torna “Ragusa dietro il Sipario”, festival biennale sui mestieri dell’arte per raccontare il dietro le quinte di scenografi, macchinisti e costumisti; Michela Marullo Stagno d’Alcontres, presidente nazionale dell’Istituto Italiano dei Castelli che ha raccontato come la Sicilia sia ricchissima di costruzioni fortificate; premiato Maurizio Scaglione autore con Elio Sanfilippo del libro Mafia senza onore (Navarra Editore), un racconto degli orrori della mafia dal 1945 ad oggi. Ninni Panzera, storico segretario generale di Taormina Arte, ha ricordato la figura di Sergio Claudio Perroni, intellettuale ricordato con un premio alla memoria e con un intervento dell’attore Elio Crifò che ha recitato alcuni brani dell’autore. Da remoto è stato premiato intervenuto Edoardo Sylos Labini, fondatore dell’associazione CulturaIdentità.

Fra i riconoscimenti di Naxoslegge anche il regista Claudio Collovà, direttore artistico delle Orestiadi di Gibellina e da due anni direttore del Segesta Teatro Festival. Mentre Marinella Fiume ha introdotto la sezione di Naxoslegge dedicata alla narrativa femminile. Ai premiati un’opera della scultrice Stefania Pennacchio. Mentre il giovane pianista Jovanny Pandolfo, quattordicenne, ha allietato la cerimonia eseguendo alcuni brani di Morricone e Piazzolla. Domenica 3 settembre Naxoslegge affiancherà il Parco Naxos Taormina per la VI edizione del Premio Comunicare l’Antico in programma alle 19 al Teatro della Nike del parco archeologico diretto da Gabriella Tigano. Fra i premiati illustri archeologi come Rustem Aslan (direttore del Museo di Troia), Nazir Awad (direttore generale delle antichità in Siria), gli italiani Filippo Coarelli, Alfonsina Russo e Massimo Cultraro, John Garth e Oronzo Cilli, studiosi di J.R.R. Tolkien del quale proprio oggi 2 settembre ricorre il 50° anniversario della morte, Sebastiano Aglianò e Valeria Told e il sindaco della città di Agrigento, Francesco Miccichè.

Naxoslegge 2023 è realizzato con il sostegno dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, del Parco Archeologico Naxos Taormina, dell’Università di Messina Cospecs DAMS, dell’Ersu e del Cepell (Centro per il Libro e la Cultura, istituto del MIC).

 

Nel 1923, 100 anni, fa era già tutto chiaro quando Sergej P. Mel’gunov porta in Europa, esule dall'Unione Sovietica, una ampia documentazione sulle atrocità dei primi anni del regime dopo la fortunosa conquista del potere: Il Terrore rosso in Russia (1918-1923). Una documentazione dettagliata con citazioni dai principali protagonisti del regime dell'epoca che mostra un quadro impressionante di quella che è la fattiva realizzazione del comunismo voluta da Vladimir Il’ic Ul’janov – in arte Lenin (1870-1924) e dai suoi primi collaboratori. Mel’gunov (1879-1956) nasce a Mosca, si interessa di storia della Chiesa nello stato russo e nel 1904 si laurea alla facoltà di Storia e Filologia all'Università di Mosca. Inizia a scrivere su un giornale di tendenza liberale e tra il 1905 e il 1906 presta servizio militare. Nell’estate del 1905 incontra per la prima volta Lev Tolstoj (1828-1910), il grande scrittore russo e collaborerà dopo la sua morte alla edizione delle opere complete. Saluta con favore la rivoluzione del Febbraio del 1917 ed entra nel comitato del partito dei socialisti popolari convinto assertore della larga coalizione socialista, ma la presa del potere nell'ottobre novembre del 17 da parte dei bolscevichi lo trova sul fronte di una netta opposizione. Il rullo compressore del bolscevismo inizia a fare tabula rasa di ogni opposizione Mel’gunov tra il 1918 e il 1922 viene arrestato diverse volte e cerca di spiegare “ l'erroneità e l'immoralità della strada imboccata dalle commissioni straordinarie col terrore”. Subisce 23 perquisizione, 5 arresti fino all'agosto del 1920 quando viene processato con altri per la partecipazione alla “Unione per la Rinascita della Russia” collegata agli eserciti dei Bianchi. Anche la moglie e la figlia vengono arrestate e interrogate, nell'occasione, ribadisce le sue accuse al potere sovietico e la sua volontà di non accettare nessun tipo di terrore politico bianco o rosso che sia. La situazione si fa sempre più grave, condannato alla pena di morte la sentenza viene commutata in 10 anni di prigione e grazie alle pressioni congiunte dell'Accademia delle Scienze e di altri personaggi di un certo rilievo, viene rilasciato il 13 Febbraio 1921 dopo un anno di reclusione nella prigione di Butyrki, ma le sue tribolazioni non finiscono qua. Nuove perquisizioni, nuovi arresti e viene espulso il 10 ottobre 1922 lasciando così la Russia con la famiglia come altri grandi scrittori e dissidenti Nikolaj Berdiaev, Lev Sestov, Sergej Bulgakov, il fior fiore della filosofia russa, rettori universitari, docenti, scienziati, tutti illustri esponenti di quell' intellighenzia non comunista adempiendo così l'auspicio di Lenin e la sua volontà di “estirparla in maniera radicale”. Nel dicembre del 1923 pubblica a Berlino “Il Terrore rosso in Russia”, a tutt'oggi la sua opera più nota e, senz'altro, una delle più importanti. L'Italia ha dovuto aspettare il 2010 per vederne un'edizione tradotta grazie a Sergio Rapetti e alla casa editrice Jaca Book di Milano. In Francia la prima edizione è stata nel 1927, nel 1925 in inglese, ancora nel 27 in Spagna, nel 1975 esce negli Stati Uniti riprendendo l'edizione inglese del 25, per l'edizione in Russia bisogna aspettare fino al 1990 ma l'Italia non era ancora matura. Venti anni di attesa per avere una ricca documentazione sul terrore rosso instaurato da Lenin, venti anni per riuscire ad osservare “senza veli e senza distorsioni, gli eventi per come si sono svolti, i primi decisivi atti di quell'immane tragedia che ha condizionato la storia europea e mondiale nel XX secolo”. Quel “sommovimento primordiale e caotico, selvaggio e distruttivo cupo e rabbioso” come lo definisce Ettore Cinnella nella sua pubblicazione sulla rivoluzione russa del 1905, e, in conclusione, come si legge nell’introduzione di Paolo Sensini, “lo stalinismo non fu una distorsione, ma uno sviluppo del leninismo”. Forse proprio queste conclusioni hanno reso il volume di Mel’gunov irreperibile in lingua italiana.

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