Giro di vite contro i menefreghisti o i “distratti” che provocano incendi, con una serie di norme da osservare e sanzioni (da 51 a 258 euro), ma anche controlli dei vigili urbani e segnalazioni alla Prefettura e alla Procura, per chi non le rispetta. L'obiettivo è tutelare l'ambiente, impedendo o, comunque, riducendo una delle cause dei danni ad esso arrecati.
Un’ordinanza per provvedere, con criteri uniformi, alla prevenzione dei roghi nelle campagne, nelle aree boscate e nelle zone limitrofe, nei depositi di materiali esplodenti e infiammabili, è stata firmata dal commissario straordinario Mario La Rocca, anche in considerazione di quanto contenuto nel regolamento sui fuochi controllati in agricoltura, approvato a giugno del 2010 dal Consiglio comunale.
L’ordinanza obbliga i proprietari o conduttori di terreni e campi, comprese le aree boscate, cespugliate, arborate, nonché i fondi coltivati, incolti e/o abbandonati, “ad attuare entro il 2 giugno la pulizia di stoppie, frasche, cespugli, arbusti, residui di coltivazione e altre lavorazioni, o a realizzare, all'interno del proprio lotto, una fascia priva di qualunque materiale combustibile di almeno 20 metri, per evitare la propagazione di incendi”. Da rilevare anche l'obbligo, per i proprietari e conduttori di edifici adibiti a qualunque uso (residenziale, agricolo, industriale, turistico - ricettivo, etc.), adiacenti o prossimi ad ambienti vegetali naturali, a canneti, a terreni adibiti a seminativo o incolti, “di attuare ogni misura utile a impedire la propagazione di un eventuale rogo all'edificio o alle sue pertinenze”.
Ammesso, dal 1 giugno al 14 luglio e dal 16 settembre al 15 ottobre, dare fuoco al materiale di risulta derivante dalla ripulitura dei terreni, purché avvenga dalle 6 alle 10 con cautela, in piccoli cumuli e in quantità giornaliere limitate. Dal 15 luglio al 15 settembre c’è, invece, divieto assolito di accendere fuochi, bruciare stoppie, erba e sterpaglie.
L'ordinanza rientra nella campagna antincendio portata avanti dal Comune in sinergia con le altre istituzioni competenti, allo scopo di prevenire i roghi o ridurne gli effetti spesso altamente dannosi.