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Ambiente, progetto "Nuova Oasi": a rischio oltre 370 mila euro

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Ci sono a rischio oltre 370 mila euro di finanziamento se entro il prossimo 30 aprile, l'ex provincia regionale di Catanianon firmerà la convenzione con i partner del progetto “nuova Oasi” vincitori nel2015 del Bando Ambiente indetto dalla Fondazione con il Sud per il recupero e la valorizzazione e della riserva naturalistica Oasi del Simeto.

“L'ente mantenga gli imegni assunti”. Quersto l'appello lanciato oggi dalla deputata regionale del partito democratico Concetta Raia, presidente della Commissione UE all’Ars, firmataria di una interrogazione, presentata agli assessorati Funzione Pubblica e Territorio e Ambiente, e della presidente dell’associazione Orione Giusy Pedalino, ente capofila del progetto "Nuova Oasi". Tra i partner oltre all’ex Provincia, quale ente gestore della riserva, figurano il comune di Catania, la stazione di Inanellamento dell'Università degli Studi di Palermo, la Confcooperative Unione Provinciale di Catania, le associazioni WWF Sicilia nord-orientale, "Giacche verdi" di Bronte, le cooperative sociali Bios, Ermes comunicazione, Project-Form.

“Un prgetto che potrebbe risollevare l'oasi dal degrado nel quale si trova e trasformarla in bene fruibile – ha spiegato la presidente Raia – e non si capisce perché la provincia non ci stia più e non solo decide di lasciare in sospese gli altri partner fino all'ultimo giorno ma anche di predisporre un apposito bando per affidare a terzi la gestione di quegli stessi servizi che sarebbero già comporesi nel progetto”.”abbiamo incontrato circa un mese fa il commissario dell'x provincia per conoscere i motivi, ma le risposte si sono perse nei vari uffici – ha aggiunto l'on Raia -ecco perchè ho presentato una interrogazione in assessorato, sperando che arrivino le risposte necessarie”.

“Abbiamo chiesto la proroga del termine di scadenza - ha dichiarato la presidente Orione Giusi Pedalino -e siamo pronti per proseguire con altre vie. L'idea che il progetto Nuova Oasi porta con sé, è quella di creare sinergie fra pubblico e privato , per dare l'avvio al processo di rinascita per permettre poi che alla scadenza del finanziamento, l'Oasi possa svilupparso come bene fruibile, da sola”.

Il progetto, unico i nItalia nel suo genere di sperimentazioneintegrata tra pubblico e privato, prevede un finanziamento dell'80% delle spese, cioè 296.258 euro, su un totale di 370.323,20, di cui 74.065 di cofinanziamento per tre anni, per il recupero e la valorizzazione della riserva naturalistica, allestendo aree nel Centro polifunzionale appena ristrutturato con sala accoglienza dei turisti, punto studio WWF, laboratorio ornitologico, spazio informazione per attività didattico-multimediali. Le attività sono finalizzate a divulgare le peculiarità naturalistiche della Riserva, a sensibilizzare gli ospiti alla cura ed alla manutenzione del territorio anche attraverso un sistema di marketing turistico sostenibile, attività didattiche, escursioni e visite guidate all'interno di sentieri appositamente strutturati.

Previsti, inoltre, progetti di ricerca per lo studio della fauna e della flora endemica e per la tutela e l’educazione ambientale. Nel progetto è prevista l'introduzione di un ticket di € 3,00 per le escursioni e servirà a coprire parte del 20% del cofinanziamento previsto.

“La ragione addotta dalla ex Provincia – ha denunciato – è relativa all’introduzione del ticket per l’ingresso nelle riserve ma tale sopravvenuta normativa non appare ostativa alla stipula delle convenzioni con i partner del progetto ben potendo integrarsi operando le opportune modifiche”.

 

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