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Meo: Non lasciamo passare l'accordo con l'Eni

Quello che ci apprestiamo a celebrare nel prossimo Consiglio comunale è una delle pagine più vergognose della politica cittadina ed in senso assoluto della storia di questa città.

Questa adunanza che su iniziativa di 14 consiglieri doveva essere convocata per discutere in modo trasparente del dramma della disoccupazione, servirà invece ad approvare un non meglio precisato “piano straordinario di manutenzione del verde pubblico e/o di manutenzione delle strade cittadine”, indefinito ed indefinibile che nessuna garanzia da sui tempi di realizzazione, né sul numero degli occupati, né sull’entità delle somme stanziate, né soprattutto sui beneficiari delle medesime.

Uno specchietto per le allodole che vorrebbe servire a mascherare il vero obiettivo che questa Amministrazione da anni ormai intende perseguire, la svendita all’Eni S.p.A., degli inalienabili diritti dei cittadini, dei danni ambientali prodotti dalla subsidenza barattati dopo anni di segrete trattative e ciò in cambio:

di un immobile pericolante che nessuno vuole e di cui Ionica Gas sarà ben lieta di liberarsi non foss’altro per non dover più pagare l’ingente tassazione cui è sottoposta su tale bene inutilizzato ed inutilizzabile, un immobile che si ha il coraggio di valutare la fantasiosa somma stimata da Syndial di €1.449.000;

di uno sconto una tantum di qualche euro sulle bollette di tutti i cittadini, senza nessuna distinzione di censo;

di non meglio finalizzate dazioni di denaro che nella stesso atto di rinnovo della transazione si precisa serviranno alla realizzazione “di azioni dalle quali potrebbero ANCHE derivare effetti volti a contrastare la disoccupazione locale“. Ben si comprende come neppure nel corpo della Convenzione si ha il coraggio di sostenere l’insostenibile ed ovvero che tali azioni servono veramente ad alleviare il dramma occupazionale, lascio perciò ai lettori di giudicare a quale altra finalità mirino tali generosi lasciti.

Nei trascorsi anni tali importi erogati dall’Eni, ho avuto modo di appurare, sono stati dilapidati tramite l’adozione di dozzine di determine di manutenzione del verde pubblico con cui si stabiliva la tosatura di quello spartitraffico piuttosto che la concimazione e l’innaffiatura di qualche vaso di fiori, sono arrivato a conteggiare pur tra mille difficoltà ed ostruzionismi oltre €650.000,00 di risorse andate in fumo. Ebbene se è possibile il presente accordo appare ancora peggiore del precedente, stabilendo l’impegno delle somme in funzione di un non meglio “precisato piano energetico ed ambientale” che lascia completamente mano libera ai nostri solerti amministratori.

In cambio di “tutto questo” la nostra Città rinunzia a tutto quello che l’Eni non ha corrisposto nei primi tre anni di Convenzione, a partire dalla fornitura di sei miliardi di sm3 di gas mai effettuati, senza considerare che si abbona per intero al colosso energetico, il danno che è derivato alla Città dall’enorme ritardo con il quale si è inteso procedere al rinnovo di un atto di transazione scaduto a luglio del 2011, una vera è propria cambiale scaduta che la calcolata inerzia di Vallone e compagni ha consentito non fosse incassata, nonostante le numerose interrogazioni presentate dal sottoscritto e che paradossalmente saranno oggetto di discussione solo domani, con un ritardo di anni.
Ritengo che la città e le sue aspirazioni non possano essere mortificate sino al punto di consentire l’accettazione di un accordo tanto umiliante, faccio appello alla dignità di ogni singolo Consigliere affinché un tanto scellerato accordo non passi.

 

Avv. Fabrizio Meo

Consigliere comunale

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