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Sabato, 01 Giugno 2024

Farmacist33 riporta gli interessanti dati del monitoraggio di New Line Ricerche di Mercato focalizzato sulla settimana 36 dell’anno in corso. Dati in tempo reale, quelli contenuti in questo studio che parlano di un trend in crescita per il mercato delle farmacie, specie in alcuni comparti.
L'andamento generale parla di un +0,4%, ma è il così detto farmaco etico a registrare i maggiori successi, con una crescita del 5,1%.  Non male anche l'area identificata come quella libera vendita, che registra, a fine settimana, un -6,5%, dato che, seppur ancora negativo, risulta in risalita rispetto al trend estivo.
Il comparto dell'automedicazione risulta in netta rimonta, specie con riferimento ai prodotti per il sistema respiratorio, che fanno registrare un +8,7%,  e quelli per il sistema gastrointestinale, con un +5,9%. Vitamine, sali e tonici fanno registrare un lieve calo, con un -2,2%, meglio comunque del loro andamento a giugno e luglio.
Anche la dermocosmetica registra un buon aumento, attestandosi su un +3,5%, ma il dato che più desta attenzione è quello relativo agli ingressi in farmacia, che torna ai livelli del 2022.

È pur vero, che, da dopo la Pandemia, le persone si sono recate sempre meno in farmacia fisica, per affidarsi alle e-pharmacy, realtà che come Farmacia Armani, pur potendo contare su un negozio storico, hanno aperto un canale on line per la vendita on line di prodotti Health&Pharma. Visitando lo shop on line di Farmacia Armani, autorizzato dal  Ministero della Salute e ormai divenuto un punto di riferimento tra le e-pharmacy, ci si rende conto di come l'assortimento, i prezzi convenienti e la comodità di ricevere i prodotti a casa in pochissimo tempo, fa di questa soluzione un modo per risparmiare tempo e, in qualche caso, denaro. 

Alla luce di questo cambiamento epocale, ci si può aspettare che gli ingressi in farmacia vedano qualche aumento temporale ma occorre mettere in conto che difficilmente torneranno ai livelli pre Covid, in quanto, proprio per rispondere alle eccezionali esigenze di quel periodo, sono nate moltissime farmacie on line, che sono riuscite a vendere e consegnare farmaci anche a coloro che non potevano o non volevano uscire di casa. Come spesso avviene, quella che era una necessità legata al momento, si è trasformata in una comodità molto apprezzata e, così, anche adesso che non esistono più restrizioni legate alla Pandemia, molte persone preferiscono affidarsi alle e-pharmacy proprio per i vantaggi  che offrono: vasta gamma di prodotti, prezzi scontati, apertura h.24, consegna a domicilio e maggior senso di privacy.

Se si chiamano Smart, un motivo di deve essere, perché non tutte le tecnologie hanno il pregio di essere intelligenti, veloci, rapide nella comprensione e utili nella messa in pratica. Non tutte le tecnologie sono in grado di essere interconnesse tra loro, in maniera tale da automatizzare e migliorare le nostre attività quotidiane.

La rivoluzione messa in atto dalle Smart Technologies, capaci di sfruttare l’Internet of Things e l’Intelligenza Artificiale, risiede non solo nei funzionamenti ma soprattutto nelle opportunità: questi strumenti e queste tecniche, infatti, hanno l’obiettivo di rendere più sostenibile, più sicuro e più etico il nostro mondo.

Il primo esempio che possiamo fare arriva da un settore che non ti aspetti, quello del tempo libero e dell’entertainment, precisamente dal comparto del gioco pubblico e legale. Qui la software house Snaitech, che detiene il controllo di uno dei casinò online più affidabili in Italia, guarda alle Smart Technologies proprio per migliorare i propri sistemi di sicurezza e di informazione. Gli ultimi prodotti in questo senso sono la piattaforma web-based costruita con linguaggio HTML5 “Smart Solution” oppure il portale multiservizi destinato al business “Snaipartner” e infine “Netrefer”, software di Performance Marketing Intelligence e Analytics per il monitoraggio e il reporting delle attività dei clienti affiliati.

Ma le Smart Technologies promettono anche di cambiare il pianeta e aiutare nell’abbassamento dell’inquinamento e nell’efficientamento energetico. Un esempio, come si legge in questo articolo di Lifegate, è il nuovo frigorifero inventato da Open Energy: grazie a un chip installato al suo interno, questo elettrodomestico è in grado di valutare la frequenza e l’intensità della domanda di energia e, raccogliendo ed elaborando queste raccolte, riesce a riorganizzare l’attività di raffreddamento spegnendola o abbassandone i consumi nei periodi in cui non c’è richiesta. Altra innovazione per le nostre case è quella proposta da Tesla, tra le poche aziende ad aver pensato ad una batteria per immagazzinare energia per uso domestico. Si chiama Powerwall ed è entrata nel mercato italiano lo scorso maggio. Il suo funzionamento è semplice: la batteria prende l’elettricità creata in eccesso dai pannelli solari e la immagazzina, così da averla disponibile quando ce ne sarà bisogno.

Tecnologie nuove, che svolgono ruoli nascosti, sotterranei, a cui magari neanche penseremmo. E che invece possono giocare un ruolo importante nello sviluppo della nostra società. E soprattutto nella lotta per un mondo più sostenibile e sicuro. 

Chi lavora a Napoli lo sa: trovare una soluzione che risponda in tutto e per tutto alle esigenze della propria azienda, non è sempre semplice. Nel corso degli anni, la possibilità di dover cambiare sede, anche diverse volte, potrebbe essere davvero concreta, e le ragioni sono molteplici. Tra le principali, c'è sicuramente l'esigenza di avere a disposizione spazi più grandi, e quindi uffici più ampi e nuovi per i dipendenti. O magari semplicemente si avverte la necessità di essere presenti in determinata zona della città, differente da quella in cui ci si trova, perché più centrale, e anche perché è collegata in maniera migliore attraverso i mezzi pubblici, quindi più facilmente raggiungibile dal personale e dai clienti.

Quello che è certo, è che qualunque sia la ragione che spinge un'azienda a cambiare la propria sede, c'è sempre una sola cosa che resta immutabile: il trasloco. Che si tratti del trasporto del semplice mobilio, oppure del trasferimento dell'intero allestimento, comprese le strumentazioni più delicate e ingombranti, pianificare il tutto potrebbe trasformarsi in un'operazione farraginosa e stressante.

Per non impazzire nella ricerca di una ditta specializzata, con il rischio di non riuscire a concordare una data che sia congeniale e, soprattutto, nell'eventualità di ritrovarsi poi con mobili e oggetti danneggiati o compromessi, la soluzione ideale è senza dubbio noleggiare un furgone, rivolgendosi ad un'agenzia di renting, in modo da poter provvedere in prima persona, supervisionando ad ogni fase del trasporto. E certamente, quando si parla di noleggio furgoni a Napoli, c'è un solo posto dove è possibile trovare il veicolo più adatto alle proprie esigenze, con contratti flessibili e tariffe assolutamente vantaggiose. Questo posto è AmicoBlu, azienda presente nel settore da oltre 70 anni, e che mette a disposizione delle aziende, una vasta gamma di modelli di furgone, per soddisfare davvero ogni esigenza di mobilità.

Per essere certi di prenotare il mezzo di trasporto giusto, poi, AmicoBlu ha messo a disposizione di tutti gli utenti una sezione del proprio sito web dedicata proprio alla scelta del veicolo. All'interno di questa pagina, in pochi click, è possibile effettuare una simulazione di carico, selezionando quelli che sono gli oggetti che dovranno essere trasportati. Naturalmente, quella che ne verrà fuori sarà una indicazione di massima, ma rappresenterà comunque, sicuramente, un valido aiuto e un punto di partenza per quella che è la pianificazione del proprio trasloco.

Perché quando si parla di trasporti, serve un Amico esperto, che se ne intende davvero, AmicoBlu.

 

Il lavoro da remoto, o telelavoro, ha guadagnato sempre più popolarità negli ultimi anni. Grazie alla diffusione di internet ad alta velocità e alle nuove tecnologie di comunicazione, sempre più persone possono svolgere le proprie mansioni lavorative da qualsiasi parte del mondo. Questa nuova possibilità ha portato all'emergere di un fenomeno chiamato "southworking", un termine che descrive la scelta di lavorare in remoto dal sud dell'Italia anziché trasferirsi nelle grandi città o all'estero alla ricerca di opportunità lavorative.

Cos'è esattamente il southworking e perché sta diventando una soluzione sempre più attraente per molti professionisti? In questo articolo esploreremo i vantaggi di questa alternativa, con particolare attenzione alla fiscalità e alle opportunità che offre.

Il fenomeno del southworking

Il southworking si riferisce alla pratica di lavorare da remoto dal sud dell'Italia. È una scelta che permette ai lavoratori di godere dei benefici di vivere in una zona con un clima favorevole, un costo della vita più contenuto e un ambiente meno frenetico rispetto alle grandi città. Inoltre, il southworking offre l'opportunità di riconnettersi con le proprie radici, godere di una cultura ricca e di paesaggi mozzafiato, senza dover rinunciare alle opportunità di carriera.

Vantaggi fiscali del southworking

Uno degli aspetti chiave da considerare quando si prende in considerazione il southworking è la fiscalità. L'Italia offre una serie di incentivi fiscali per promuovere lo sviluppo economico e l'occupazione nelle regioni del sud. Questi incentivi possono rendere il southworking ancora più vantaggioso dal punto di vista finanziario.

Le zone franche urbane e le agevolazioni fiscali sono strumenti che offrono sgravi fiscali per le imprese e i lavoratori che scelgono di operare nel sud dell'Italia. Ad esempio, il regime di impresa giovane offre vantaggi fiscali per le nuove imprese che si insediano nelle regioni meridionali, riducendo l'aliquota IRES e concedendo crediti d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo.

Inoltre, l'Italia ha adottato un sistema di tassazione agevolata per i lavoratori autonomi con particolari requisiti, offrendo una tassazione agevolata e una semplificazione della gestione fiscale e contabile dell’attività.

La qualità della vita al sud

Oltre ai vantaggi fiscali, il southworking offre una qualità della vita superiore per molti professionisti. Le regioni del sud dell'Italia offrono un ambiente naturale incontaminato, con spiagge, montagne e città d'arte. La ricca cultura italiana, la cucina deliziosa e lo stile di vita rilassato rendono il sud un luogo attraente in cui vivere e lavorare.

Il costo della vita inferiore rispetto alle grandi città, come Milano o Roma, permette di avere un tenore di vita più elevato con un budget più contenuto. Le abitazioni sono più accessibili, il cibo è di qualità e i servizi sono meno costosi. Inoltre, il sud offre anche molte opportunità per lo svago e il tempo libero, come escursioni, sport acquatici e visite a luoghi storici.

Le sfide del southworking

Anche se il southworking presenta numerosi vantaggi, ci sono anche alcune sfide da considerare. Una delle principali è la connessione internet affidabile e veloce. Mentre molte aree del sud hanno un'ottima copertura internet, ci sono ancora alcune zone rurali che possono avere limitazioni in termini di connettività. È importante verificare la disponibilità di una connessione affidabile prima di intraprendere il southworking.

Inoltre, lavorare da remoto richiede anche una buona dose di disciplina e organizzazione personale. Senza una routine strutturata e un ambiente di lavoro adeguato, potrebbe essere difficile mantenere alti livelli di produttività. È consigliabile creare uno spazio dedicato al lavoro, stabilire orari fissi e gestire le distrazioni per garantire un buon rendimento professionale.

Il southworking rappresenta un'alternativa interessante per coloro che desiderano lavorare in remoto dal sud dell'Italia, godendo dei vantaggi di una migliore qualità della vita e di opportunità fiscali vantaggiose. La possibilità di restare nel proprio luogo di origine, senza dover rinunciare alla carriera professionale, sta diventando sempre più attraente per molti lavoratori.

Se hai dubbi fiscali riguardo al southworking o desideri approfondire gli incentivi fiscali disponibili, Fiscozen può offrirti una consulenza gratuita e senza impegno. I suoi professionisti sono esperti nel campo della fiscalità e saranno lieti di rispondere alle tue domande e guidarti verso la soluzione migliore per la tua situazione.

Non perdere l'opportunità di esplorare il southworking e scoprire come questa alternativa può migliorare la tua vita professionale e personale.

 

Il credito al consumo è una soluzione che consente di sostenere qualsiasi tipo di spesa anche quando non si dispone della somma necessaria o non si vuole mettere mano ai risparmi di una vita.

Le forme di credito a cui è possibile accedere sono numerose e vanno dal ben noto prestito personale alle comuni carte di credito; tra le soluzioni più vantaggiose rientra inoltre la cessione del quinto.

Dato che i requisiti per ottenere la cessione del quinto sono molto stringenti, soprattutto per quanto concerne la tipologia di utenti che ne possono far richiesta, è molto importante, prima di procedere con la richiesta, valutarli con attenzione.

Fatto questo, non si deve fare altro che individuare la soluzione più conveniente, preparare tutta la documentazione richiesta e procedere con la compilazione della domanda.

Di seguito analizzeremo punto per punto i passaggi da seguire per ottenere la cessione sul quinto dello stipendio o della pensione.

Cessione del quinto: trovare l'offerta più vantaggiosa

Quando si parla di prestito con cessione del quinto, si fa riferimento a un tipo di credito al consumo pensato esclusivamente per lavoratori dipendenti e pensionati, il quale prevede rate il cui importo non può superare il 20% dello stipendio mensile e una durata massima di 10 anni.

Nonostante queste caratteristiche comuni, nel momento in cui si valutano le offerte è possibile individuare alcune differenze, le quali riguardano in particolar modo il TAN, ossia il Tasso Annuo Nominale, e il TAEG, o Tasso Annuo Effettivo Globale, i quali vanno a incidere sulla somma finale da restituire e, di conseguenza, sulla somma massimo ottenibile e sulla durata del prestito.

Altri elementi che posso influenzare la scelta riguardano:

  • la presenza o l'assenza di spese di intermediazione;
  • il costo della polizza assicurativa obbligatoria;
  • la possibilità di rinnovare il prestito prima della sua conclusione.

Nel caso in cui si desiderasse ottenere un prestito con cessione del quinto della pensione, sarebbe inoltre necessario verificare i limiti d'età, i quali, in questo caso, possono variare a seconda della banca scelta.

Quali documenti servono

Tutti i prestiti richiedono la presentazione di due tipologie di documenti:

  • quelli che consentono di verificare e accertare l'identità del richiedente;
  • quelli che permettono all'istituto di credito di valutare la solvibilità del cliente che desidera ottenere il prestito.

I primi includono sempre documento di identità e codice fiscale, mentre i secondi possono variare in base al tipo di prestito che si desidera ottenere.

Nel caso della cessione del quinto sullo stipendio, si dovranno presentare le ultime buste paga e l'Attestato di Servizio o il Certificato di Stipendio; se invece si è pensionati, sarà d'obbligo allegare alla domanda, oltre ai cedolini della pensione, la certificazione della Quota Cedibile della Pensione.

Cosa succede dopo l'approvazione

Dopo che la banca avrà approvato il prestito, il richiedente non dovrà fare altro che firmare il contratto e attendere il versamento della quota richiesta sul proprio conto corrente.

Il pagamento delle rate mensili sarà a carico del datore di lavoro, il quale effettuerà delle trattenute mensili sulla busta paga, oppure dell'ente pensionistico, che effettuerà trattenute sulla pensione.

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