Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Venerdì, 17 Maggio 2024

Al Salone del libro Loren…

Mag 15, 2024 Hits:274 Crotone

L'Istituto Ciliberto-Luci…

Mag 14, 2024 Hits:132 Crotone

Le opere di Bach: gli eff…

Mag 02, 2024 Hits:425 Crotone

In città l'ultima tappa d…

Apr 30, 2024 Hits:461 Crotone

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:677 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:1086 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:1081 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:1453 Crotone

Siria: Save the Children: bambini ancora sotto i bombardamenti mentre proseguono i colloqui di pace

“Mentre i potenti discutono ad Astana, i bambini se ne stanno rannicchiati a causa dei continui bombardamenti e vanno a letto affamati. Questi colloqui rischiano di andare avanti in un universo parallelo”. Questa la denuncia di Sonia Khush, Direttore di Save the Children in Siria, mentre ad Astana sono in corso i negoziati di pace tra le parti coinvolte nel conflitto siriano.

Secondo Save the Children, l’Organizzazione internazionale dedicata dal 1919 a salvare i bambini in pericolo e a promuoverne i diritti, centinaia di migliaia di bambini sono ancora intrappolati, sotto le bombe e senza aiuti nelle aree assediate, difficili da raggiungere. Dopo più di due settimane dall’inizio di una tregua parziale, c’è una spaventosa mancanza di progressi nella fornitura di aiuti e c’è il rischio che i colloqui di pace si concentrino sui vantaggi militari e politici, a spese dei più vulnerabili.

“Dopo anni di trattative fallite e di promesse non mantenute, questi colloqui devono essere qualcosa di più di un momento per le parti in causa per discutere cinicamente i propri interesse. Devono lavorare insieme nell’interesse della prossima generazione della Siria, quella che dovrà un giorno ricostruire il paese. È importante esplorare ogni strada possibile per garantire un cessate il fuoco duraturo, ma è anche fondamentale che le voci e le esigenze dei bambini siano adeguatamente rappresentate in questa fase di colloqui. La consegna degli aiuti e la protezione dei civili devono essere al primo posto dell’agenda delle discussioni”, continua Sonia Khush.

La settimana scorsa le Nazioni Unite hanno dichiarato che gennaio è stato uno dei mesi peggiori per gli ostacoli alla consegna degli aiuti e i convogli umanitari hanno raggiunto solo una delle quindici aree assediate. Anche se apparentemente è in corso un parziale cessate il fuoco, infatti, i civili continuano ad essere sotto il fuoco continuo degli aerei, dei cecchini e dei bombardamenti.

“La casa del mio vicino è stata colpita da bombardamenti Una madre ha dovuto dare alla luce suo figlio proprio mentre era in corso un attacco, ma il bambino è morto. Sono stati chiesti aiuti, ma è stato due mesi fa e ancora non abbiamo ricevuto niente”, racconta Rula*, un’insegnante di Madaya. La città, al cui interno si stima vi siano 20.000 bambini sotto assedio e senza aiuti, è stata oggetto di uno dei maggiori e intensi bombardamenti. Nelle prime due settimane dell’anno, nel solo governatorato del nord di Idlib in cui attualmente si riparano oltre 750.000 sfollati, si sono verificati 72 attacchi armati, tra cui 46 bombardamenti aerei.

Save the Children, che opera in Siria sia con operatori propri che attraverso organizzazioni partner, chiede un cessate il fuoco globale e duraturo, con la fine dell’utilizzo di armi esplosive mortali in aree popolate e l’accesso immediato degli aiuti alle aree assediate e difficili da raggiungere.

 

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI