Il futuro del Ragusa Calcio è appeso a un filo

“Bisognerebbe che invece di chiudere la porta in faccia alla squadra più che alla società, come è accaduto nella giornata di mercoledì con i battenti serrati dello stadio di contrada Selvaggio, l’Amministrazione comunale si attivasse con urgenza per capire che cosa sta accadendo in seno al Ragusa calcio. Prima che sia troppo tardi”. E’ quanto sostiene il consigliere comunale di Territorio, Angelo Laporta, che, sollecitato da alcuni tifosi, oltre a potere vantare un passato di calciatore, interviene sull’argomento che in queste ultime ore sta tenendo banco nelle vicende sportive della città. “Siccome abbiamo compreso che questa dirigenza è evanescente – prosegue Laporta – propongo di convocare un tavolo che, anche attraverso il coinvolgimento del Coni, che è tenuto a monitorare le vicende del movimento sportivo, faccia il punto della situazione e, soprattutto, decida, se possibile unanimemente a questa dirigenza, di attivare un percorso condiviso per superare la difficile situazione. Non è possibile leggere sui giornali che ci sono tifosi che, avendo a cuore le sorti della squadra di calcio della loro città, si sono autotassati per pagare il ristorante ai calciatori. E la società che fa? Perché nessuno ha pensato di verificare le referenze di queste persone? E’ mai possibile che ci si trovi impelagati in una situazione del genere? Siamo così certi che non si possano trovare altre soluzioni, che non ci siano altri imprenditori, magari ragusani, che vogliano gestire la squadra anche con il supporto dell’amministrazione comunale? Da quello che andiamo sentendo, il calcio, a Ragusa, sembra destinato verso il baratro. E ritengo che si debbano fare tutti gli sforzi possibili e inimmaginabili per evitare questa situazione di sfacelo. Perché la squadra di calcio è un patrimonio dell’intera città, una realtà che consente di promuovere il nome di Ragusa a tutte le latitudini”.

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