Dall’agricoltura del Sud le bontà della Dieta Mediterranea da esportare

In primis, accendiamoun faro”, sull’annata agraria 2017, della Puglia.  Secondo i dati statistici dell’Ismea, la Puglia è prima, in Italia, per aziende ortive; seconda dietro la Sicilia, per frutteti, terza per i legumi. In particolare, la produzione agricola pugliese ha numeri, da record, su pesche, uva da tavola e agrumi, per quanto riguarda la frutta; mentre per quanto interessa le produzioni ortive sono, sopra i livelli: lattughe, fave, carciofi e pomodori, per la lavorazione industriale. Ma c’è di più. Le esportazioni dei prodotti agricoli (+9%) e dell’agroalimentare (+4,9%) hanno dato slancio all’export pugliese.  Ancora, il 2018 comincia sotto una buona prospettiva agricola pugliese, ad opera della Coldiretti Puglia: una nuova Igp(Indicazione geografica protetta) per l’olio extravergine Puglia.  Poi, secondo i dati riportati dall’Istat, le esportazioni di vino pugliese, (vino Primitivo, Malvasia, Negroamaro), così come per la Campania e la Sicilia, negli ultimi anni, sono cresciute del 20%. A questo punto, noi pensiamo che la sfida per andare oltre, è la gastronomia; ovvero, dare il massimo sostegno, ad esempio, a questi prodotti agroalimentari: fave, piselli, ceci, lenticchie, fagioli, carote, patate novelle, rape, cicorie, broccoletti, cavoli, finocchi, pomodori d’inverno, uve, arance e limoni. Stiamo parlando delle vere” bontà” della Dieta Mediterranea, anche, da esportare, dal Sud, all’estero.

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI