Patti per il Sud, un faro acceso per lo sviluppo del Mezzogiorno

I “Patti per il Sud”, ovvero, le risorse economiche destinate al Mezzogiorno, dal Governo nazionale, consistono in oltre 39miliardi di euro, di cui 13,4 miliardi provenienti dal Fondo sviluppo e coesione; e 21 miliardi e mezzo, già, effettivamente, attivati. Gli interventi, in particolare, toccano le otto regioni meridionali e le rispettive città metropolitane: Bari, Cagliari, Catania, Messina, Napoli, Reggio Calabria, Palermo e Taranto, oggetto, di un Contratto istituzionale per lo Sviluppo. A questo punto, noi diciamo, senza mezzi termini, che per il Mezzogiorno è necessaria un’autentica visione di sviluppo che, in sostanza, vuol dire, creare un’area di cooperazione e un rapporto vero con i Paesi vicini del mare Mediterraneo, per ritrovare la sua vocazione mediterranea. Lo sviluppo economico deve avere un concreto orizzonte territoriale. Per questo è necessario provare ad investire: su aree di interesse comune, ovvero, sulla portualità, sullo scambio, costruendo un mercato, senza subirlo soltanto; nei settori: ambiente e cultura. In conclusione, diciamo pure che secondo quanto stabilito dalle norme del Masterplan per il Sud, del Governo, tutte le gare, per la realizzazione delle opere, vanno lanciate entro la fine del 2019.

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