Dal Mezzogiorno una speranza per il futuro dell'Italia

Il Mezzogiorno mai, prima del 2015, in termini di Pil e di lavoro, aveva fatto meglio del Nord e del Centro del Paese, almeno stando ai dati dell’Istat, avviati nel 2000. Il Sud si risveglia: inverte la rotta e batte il Nord. Vediamo come. Passando ai numeri, secondo le prime stime territoriali, del 2015, nel Sud, il Prodotto interno lordo è salito dell’1% contro lo 0,8%, registrato per l’intero Paese; l’occupazione è aumentata, invece, dell’1,5%, ben al di sopra del dato medio italiano che si ferma allo 0,6%. Pertanto, diciamo, senza mezzi termini, che la spinta per un aumento del livello occupazionale, dopo anni di crisi, è arrivata proprio dal Mezzogiorno che, a sua volta, ha beneficiato del boom dell’agricoltura; dell’agroalimentare e dalla buono performance del commercio. A nostro modesto avviso, ora la politica nazionale deve concentrarsi per rendere questa ripresa, del Meridione, più forte, più allargata e più duratura per l’intero Paese. Ecco, un esempio per tutti: servono riforme di questo tipo: provvedimenti statali per facilitare l’accesso al credito bancario e non bancario; agli incentivi all’occupazione e alle agevolazioni per lo sviluppo sociale, la ricerca e la digitalizzazione dell’economia.

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