Dagli annunci ai fatti, per la crescita del Mezzogiorno

Alla inaugurazione della Fiera del Levante di Bari, del 14 settembre scorso, il premier Enrico Letta ha tenuto un discorso centrato sul Mezzogiorno, affermando in particolare: ”Si tratta di una nuova sfida per il Governo, ma abbiamo i mezzi per farcela”. Egli, inoltre, ha tenuto a precisare che nel merito delle scelte compiute per il Sud e di quelle da compiere, ancora, c’è l’attenzione per la scuola, per le infrastrutture scolastiche e per i ragazzi che le frequentano, perché, nelle scuole nasce il lavoro che è, in verità, l’”ossessione” di questo Governo. In proposito, egli ha ricordato gli 800 milioni di euro, di sgravi fiscali da concedere alle imprese che assumono giovani e i 360 milioni per i beni culturali del Sud. In questa logica ci sono anche, i 95miliardi messi a disposizione di imprese e investimenti dalla Cassa Depositi e Prestiti, con un decreto del Governo nel quale si scrive per la prima volta la parola Mezzogiorno. A nostro modesto avviso, è necessario che questi pregevoli annunci fatti dal Premier, Enrico Letta abbiano attuazione in tempi brevi, tenendo in considerazione, anche i commenti fatti da imprese e sindacati del Sud al discorso dello stesso Premier. Essi così si sono espressi:” Le nostre richieste al premier sono: meno burocrazia e più lavoro; e per il Mezzogiorno servono fatti.” In conclusione, noi diciamo che un cambio di passo è ciò che serve al Mezzogiorno per ridurre, ad esempio, lo spread imprenditoriale, soprattutto, nell’avvio di imprese innovative fondate dai giovani meridionali, oggi, purtroppo, impigliati nella ragnatela della disoccupazione intellettuale. In tal senso, non a caso, infatti, la Commissione europea non cessa di ripetere questa affermazione: “Con più imprenditori si alzano i livelli occupazionali”.

 

 

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