De Chirico e il teatro: una rara mostra dell'artista italiano al Serlachius, in Finlandia

Creatore di arte metafisica, Giorgio de Chirico con il suo lavoro nel campo della scenografia e il suo rapporto con la città di Roma sono al centro della mostra “De Chirico e il teatro”, inaugurata recentemente al museo Serlachius. È la prima volta che il lavoro dell'artista viene presentato in modo così esteso in Finlandia'artista italiano Giorgio de Chirico (1888–1978) è noto per aver creato il movimento dell'arte metafisica negli anni '10. I suoi dipinti raffigurano spazi e paesaggi bizzarri in cui elementi architettonici e prospettive creano un'atmosfera onirica. De Chirico è considerato uno degli innovatori più significativi della pittura del XX secolo. La mostra al Serlachius espone le scenografie e i costumi di de Chirico per l'Opera di Roma, nonché scenografie e costumi finiti. Sono inoltre presenti molti dei suoi dipinti e disegni della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, tra cui opere mai esposte prima al pubblico. La mostra è curata dall'artista Hannu Palosuo, dal regista teatrale Italo Nunziata, che ha lavorato all'Opera di Roma, e dalla curatrice Cornelia Bujin. I loro contatti diretti con le istituzioni artistiche di Roma e la prospettiva unica sull'arte di de Chirico hanno contribuito a portare la mostra a Serlachius.

Un grande amante dell'opera

De Chirico amava l'opera e disegnò scenografie e costumi per decine di produzioni. Era uno scrittore prolifico e spesso usava espressioni legate all'arte scenica, come "saliamo sul palcoscenico dell'arte" o "il cielo come una tenda". Il rapporto personale dell'artista con l'opera e l'arte in generale viene trasmesso ai visitatori attraverso i testi murali della mostra, che anche presenta due produzioni eseguite all'Opera di Roma: Otello di Rossini e I Puritani di Vincenzo Bellini, originariamente create per l'Opera di Firenze ma eseguiti anche a Roma. La terza produzione in mostra è il balletto Le Bal di Vittorio Rieti, originariamente creato per l'Opera di Monte Carlo ma in seguito vista a Roma. La scenografia di de Chirico per I Puritani causò un enorme scandalo nel 1933, cambiando significativamente il ruolo della scenografia nell'opera. De Chirico aveva adottato dai Ballets Russes il metodo parigino di inserire la scenografia e la scenografia dei costumi come parte integrante del testo e della coreografia dell'opera. Il pubblico dell'Opera di Firenze non era ancora pronto per questo approccio. L’artista non dipinse le scenografie che disegnava; lo fecero abili pittori di scenografie. Le scenografie per la mostra sono state realizzate anche all'Opera di Roma basandosi sugli schizzi dell'artista e utilizzando vecchie tecniche. Anche i costumi realizzati per le produzioni e gli abiti che de Chirico prese in prestito per le sue grandi feste saranno in prestito dall'opera.

Dipinti della carriera successiva

Come accennato, la mostra presenta numerosi dipinti, disegni e schizzi della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico. Una sala ricrea l'atmosfera della sua casa-studio a Roma. Ci sono disegni mai esposti prima, che l'artista realizzò seduto all'opera, osservando il pubblico e il palco. I dipinti esposti appartengono per lo più all'ultima parte della sua carriera, quando tornò ai temi metafisici e barocchi della sua giovinezza, creando un'arte più raffinata; la mostra è una narrazione anche della sua storia del rapporto con Roma. La mostra è allestita presso la sede centrale del Museo Serlachius a Mänttä dal 15 marzo al 17 agosto 2025. È organizzata in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, il Teatro dell'Opera di Roma, il Maggio Musicale Fiorentino e la Fondazione Cerratelli. Una pubblicazione correlata alla mostra ne approfondirà i temi; l’uscita del libro, disponibile in finlandese e inglese, è prevista nell'aprile 2025. (gn)

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