Si sono spenti i riflettori sulla X edizione del Premio Internazionale “Semplicemente Donna”

Si sono spenti i riflettori sulla X edizione del Premio Internazionale “Semplicemente Donna” tenutasi i giorni scorsi nella suggestiva cornice del Teatro comunale “Mario Spina” di Castiglion Fiorentino e regalandoci, ancora una volta, storie di donne ed emozioni indimenticabili.  La cerimonia di premiazione del Premio “Semplicemente Donna” è stato l’evento clou della manifestazione e il prestigioso riconoscimento per i “Diritti umani” e per “L’impegno sociale e civile” è stato ricevuto dall’avvocato anti-tratta Esohe Aghatise e Zakia Seddiki Attanasio, vedova dell’ambasciatore Attanasio assassinato in Congo nel 2021, mentre l’attivista afghana Malalai Joya è stata insignita del premio “Donna per la pace”. La menzione “Donna Coraggio” è andato all’attrice Annamaria Spina e alla giornalista schierata contro la Camorra, Marilena Natale. A ricevere il prestigioso riconoscimento  anche la campionessa paralimpica Ambra Sabatini, la manager Giuseppina Mengano Amarelli, la giornalista Rai Giovanna Botteri, l’avvocato Gian Ettore Gassani, la scienziata Adriana Albini e Antonella Celletti, prima donna Comandante pilota dell’Alitalia. Il Premio Speciale “SOS Villaggi dei Bambini” sarà invece assegnato a Anna Rita Orfino per il Programma Mamma e Bambino riattivato all’interno del Villaggio SOS di Ostuni. “Questo decimo anniversario è sicuramente un traguardo importante, ma anche un nuovo punto di partenza da cui pianificare il futuro – spiegano Angelo Morelli e Chiara Fatai, ideatori e organizzatori del premio – Insieme a tutte le realtà che hanno collaborato con noi e alle grandi donne che abbiamo avuto l’onore di incontrare in questi anni, abbiamo condiviso un percorso fatto di emozioni, riflessioni e profondi insegnamenti. Un cammino che porteremo avanti, parlando sempre di più alle future generazioni, impegnandoci affinché, attraverso lo strumento della testimonianza, la cultura del rispetto e della non violenza possa vincere su quella dell’odio e della discriminazione.” Di seguito l’elenco completo delle categorie e dei premiati dell’edizione 2021: • Esohe Aghatise – categoria “Diritti umani” • Malalai Joya – categoria “Donna per la pace” • Annamaria Spina – categoria “Donna coraggio” • Ambra Sabatini – categoria “Donna e sport” • Zakia Seddiki Attanasio – categoria “Impegno sociale e civile” • Adriana Albini – categoria “Ricerca scientifica” • Giuseppina Mengano Amarelli – categoria “Imprenditoria per il sociale” • Antonella Celletti – categoria “Parità di genere” • Marilena Natale – categoria “Donna Coraggio” • Giovanna Botteri – categoria “Giornalismo” • Anna Rita Orfino per il Programma Mamma e Bambino del Villaggio SOS di Ostuni – Premio speciale “SOS Villaggi dei Bambini”

LA PILOTA ANTONELLA CELLETTI PREMIATA NELLA CATEGORIA "PARITA' DI GENERE"  Conosciamo meglio ANTONELLA CELLETTI, pilota di aeromobili che detiene, in Italia, un duplice primato: a soli 29 anni, è stata la prima pilota donna assunta dall’Alitalia e la prima donna a diventare, sempre per la compagnia di bandiera, Comandante Pilota. A Castiglion Fiorentino, ritirerà il X Premio Internazionale Semplicemente Donna nella categoria “Parità di genere”.    Nell'89 cadeva il muro di Berlino, e all'Alitalia cadeva un altro "muro": nell'agosto di quell'anno veniva assunta la prima donna pilota. Occhi azzurri come il cielo, simpatia tutta romagnola e una forte attrazione per la divisa: il suo battesimo di volo è su un jet di linea da Roma a Ginevra. Un momento storico per lei e per l’Italia, così come lo sarà la sua promozione, 10 anni dopo il suo primo volo con Alitalia, nel ruolo di Comandante pilota. "Ho sempre sognato volare, fin da piccola m'incantavo ad osservare tutto ciò che passava in cielo". Proprio per inseguire questo suo sogno, a 14 anni, Antonella si iscrive all'Istituto Tecnico Aeronautico di Forlì dove si destreggia tra selezioni durissime e brevetti difficili. Ma puntare alla divisa da pilota di linea non è un sogno di così facile realizzazione, considerati i costi delle lezioni di volo e la sua volontà di non pesare troppo sulla famiglia. La svolta arriva quando partecipa a un concorso per Vigile Urbano a Cesenatico: vincerlo le permette di guadagnare quel tanto che serve per continuare a volare. “Sposarmi, fare figli? Perché no? Certo ci vuole un marito comprensivo e non tradizionale. Una pilota incinta non è più idonea a volare perché le alte quote possono creare dei problemi al bambino: in pratica si sta ferme per un anno e mezzo. Al rientro dalla maternità si deve rifare il corso macchina, una specie di reintegro per il brevetto per cui dopo si è di nuovo riabilitate al volo. Paura? Certo ci sono dei momenti adrenalinici, ma per fortuna siamo addestrati e preparati a non perdere mai la testa, ad affrontare con lucidità i momenti critici che possono presentarsi. No, non conosco il panico.” In tanti anni di servizio, Antonella non ha mai vissuto il suo lavoro come una routine. E, ancora oggi, si ritrova a incantarsi guardando il cielo, a stupirsi nel vedere la luna, tramonti bellissimi e albe indimenticabili. Perché stare in alto sopra le nubi è per lei fonte continua di emozioni.

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