Capo Verde terra d'amore vol. 8, album di incontro fra musicisti italiani e capoverdiani

Immaginiamo una caravella portoghese con a bordo musicisti italiani che si fermano nello stato insulare di Capo Verde, sotto le Canarie, per scoprirvi e portar via nel viaggio di ritorno ... musica.
L'ottavo volume di Capo Verde terra d'amore della Incipit, distribuito da Egea, si profila ancora come un bastimento carico di canzoni dal repertorio di Cesaria Evora, Teofilo Chantre, Elida Almeida che con Culla d'oro segna il giusto incipit alle 12+2 tracce sulle orme del percorso progettato da Alberto Zeppieri.
L'arcipelago è un trampolino sonoro/canoro sospeso, ad ovest del Senegal, sul continente latinoamericano che, nell'annullare la distanza oceanica, si allaccia, via Mediterraneo, alla terra madre lusitana fino, in questo caso, all'italica patria della melodia. Nel disco scopriamo infatti nostri artisti di punta quali Tosca (intensa assieme a Tete Alhinho in Bacio Furtivo), Vittorio De Scalzi dei New Trolls (nel poetico È dolce morir nel mare), Alberto Fortis (nella personale Una storia del lago), Gigliola Cinquetti con Teofilo Chantre (Ricordando Capo Verde) artigiani dell'incollare frammenti di due culture musicali non poi cosí lontane.
Alcune notazioni: Marina C feat. Aniello Misto in Il mio Anton Scorderò ricorda il Chico Buarque de Hollanda di Funeral do Lavrador come climax d'insieme ma in salsa acid-partenopea (brano riproposto poi in chiusura in versione estesa da Naif Herin); il vocoder ben temperato di Bellissima dei Sismica feat. Charbel; il santaniano Murdeira degli Oggi 4uattro; l'etnos sanguigno di Karin Mensah in Mamma Criola; Solange Cesarovna in una contrattempata Alla bandiera; il singolare Sei di Verona Se.. interpretato da Veronica Marchi; la ballad tutta coraçao Stai con me di Nancy Viera; la coralizzata A te il mio amore di Cristina Mauro. Insomma una immersione piena in un mondo in cui la musica fa parte di una vita da vivere nel quotidiano serenamente anche attraverso il gioco strumentale di fisarmonica tamburi chitarre cavaquinhos che accompagnano "morna" e valsa, passada e batuko, coladeira e funaná, e negli stessi canti di fede e credenze, di attesa e lacrime, di terra e mare, di sole e sale.

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