“Sale e pepe”: è lo spettacolo teatrale di Paride Benassai che andrà in scena al teatro Apollo Anton Rocco Guadagno, sabato 14 marzo alle ore 21. L’ingresso allo spettacolo, organizzato dall’assessorato al Turismo, è libero (fino ad esaurimento posti). Nello spettacolo Paride Benassai “racconta dinanzi a fornelli, pentole, ingredienti, odori, erbe e spezie il “culto culinario”; il palcoscenico diventa una tavola ed il pubblico i commensali. E’ un divertente viaggio di un gourmet nella Palermo antica, per raccontare attraverso il cibo l’identità popolare palermitana”. «Si è rivelata positiva la nostra volontà, in collaborazione con la Pro loco, di proporre eventi culturali e spettacoli teatrali nel corso dell’inverno - affermano il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore al Turismo Rossana Agugliaro-. Il teatro Apollo Anton Rocco Guadagno, per il secondo anno consecutivo, ha visto una stagione artistica completa e di buona qualità, accogliendo il favore dei cittadini, che hanno partecipato con interesse alle diverse tipologie di spettacoli finora proposti e che continueranno fino a primavera inoltrata, dimostrando che attività culturali e spettacoli nella nostra città trovano consenso non solamente nel periodo estivo». Dopo la sperimentazione avviata l’anno scorso, nel piccolo teatro di 198 posti, è stata riproposta la stagione artistica invernale. Il cartellone del teatro Apollo (intitolato al maestro Anton Rocco Guadagno, nato a Castellammare nel 1923 e morto nel 2002 a Vienna), per la stagione teatrale organizzata dal Comune in collaborazione con la Pro loco, prevede dodici spettacoli, avviati a dicembre e che si concluderanno il 26 aprile, oltre ad alcuni spettacoli proposti al di fuori del cartellone, come quello di Paride Benassai. In programma domenica 15 marzo, Giovanni Cacioppo con “Vita da bar”, il 29 marzo la Filodrammatica del Golfo con “Un caso curioso”, il 12 aprile Vicaria “Omaggio a De Andrè”; il 19 aprile l’associazione Triquetra con “Quel tesoro di mia suocera”, per finire il 26 aprile con Salvo Piparo e il suo “Cuntastorie”.