San Francesco di Paola a Ragusa, il cambiamento nella continuità

La parrocchia San Francesco di Paola fu creata l’8 aprile 1962 da mons. Francesco Pennisi, mettendo insieme parte del territorio della parrocchia San Giovanni Battista e dell’Ecce Homo. La parrocchia, inizialmente intitolata al Cuore Immacolato di Maria, il 9 luglio 1986 ricevette il nome attuale. A fondare la chiesa, nel 1838, era stato il dott. Giuseppe Carbonaro, medico della casa reale, nato a Ragusa nell’agosto dell’800 e morto a Modica il 16 marzo del 1859. Eretta a sede parrocchiale, la chiesa fu affidata a don Vito Bentivegna il 7 ottobre 1962. Compito non facile per don Vito organizzare la vita della comunità e promuovere le associazioni, come l’Azione cattolica, per la formazione di un laicato consapevole delle proprie responsabilità. Toccò a don Vito prendersi cura anche dell’edificio e provvedere a dotare la comunità di locali idonei per le varie attività. Dopo la riforma liturgica fu necessario ristrutturare l’abside, restaurare le opere d’arte e rendere fruibile l’organo musicale. A don Vito Bentivegna va, dunque, tutta la gratitudine della comunità parrocchiale per aver accompagnato per ben 55 anni la parrocchia. Il territorio parrocchiale, ubicato nel centro storico, ha subito la stessa sorte delle altre parrocchie limitrofe, l'impoverimento delle forze giovani, l’abbandono di una buona parte delle abitazioni e l’aumento di famiglie provenienti da altri Paesi, spesso di religione musulmana. Per questo il vescovo, mons. Carmelo Cuttita, ha pensato di affidare la parrocchia San Francesco a padre Giovanni Battaglia, parroco dell’Ecce Homo, facilitando la collaborazione fra le due comunità parrocchiali. Il 14 ottobre, con la celebrazione eucaristica delle 19, padre Battaglia inizierà il suo ministero pastorale nella comunità. “Si tratta - dice padre Giovanni - di vivere con nuovo ardore la dimensione missionaria e di una occasione preziosa per le due comunità parrocchiali di percorrere i nuovi itinerari che ci ha proposto papa Francesco con la Evangelii Gaudium e la Amoris Laetitia”.

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