La donna di denari si prostituisce al finissage di “segno siculo”

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Le Quam di Scicli continuano a sorprendere confermandosi luogo accogliente e di alto spessore culturale, in cui tutto può accadere: che un souvenir diventi oggetto d’arte, che le cartoline parlino il dialetto siciliano e perfino che la donna di denari sia una “puttana”, come nelle poesie pop di Fernando Lena. Ieri sera infatti, nelle serata di reading, nel finissage della mostra-laboratorio “Segno Siculo”, i poeti e gli scrittori selezionati da Salarchi Immagini, e gli altri accorsi per l’occasione, hanno letto brani di una Sicilia suggestiva. In alcuni casi dedicati ai suoni o agli odori, in altri al paesaggio o, in dialetto, anche agli incontri avvenuti proprio durante la mostra, come nel caso di Lena e del progetto “Circolo” di Carlo Scribano e Enrico Gisana. Lo scrittore ha raccolto i propri pensieri attorno all’improbabile mazzo di carte siciliane e dedicato, nella giornata della donna, alcuni versi alle tante sfaccettature della donna, in alcuni aspetti a sottolineare l’ingrata posizione di oggetto, in una società culturalmente ancora non matura, come nella poesia “Donna d’Oro”, in cui la protagonista è una prostituta.

Il reading è stato intervallato dal talk, su arte contemporanea e architettura con gli ospiti l’architetto Antonio Stornello e l’artista Sasha Vinci, autori in mostra insieme ad AddLuma, Simone Aprile, Ivano Fachin, Instagramers Ragusa, Giuseppe Leone, Officina delle Immagini, Salarchi Immagini, Carlo Scribano e Enrico Gisana, Rossana Taormina.

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Moderati da Antonio Sarnari, padrone di casa e ideatore del progetto, Vinci e Stornello hanno parlato delle proprie esperienze. Vinci ha parlato della nascita di “Muse”, come costola di Site Specific, condivisa con Maria Grazia Galesi e Piero Roccasalvo Rub, mentre Stornello si è soffermato sul valore della ricerca, sui materiali ad esempio, per trovare la giusta continuità col passato.

Un’interessante dibattito, con molti interventi, che ha approfondito il senso dell’evento appena concluso, curato da Emanuela Alfano, che ha permesso di fare incontrare domanda e offerta per alcuni dei progetti in mostra, come le ricette-favola o le foglie in cemento nero, o anche come il progetto fotografico di Simone Aprile, un reportage fotografico sulla vita di una coppia nel periodo della raccolta delle olive.

Un aperitivo a chilometro zero, offerto da Reali Sicilie e Passatempo, ha infine permesso di esprimere al gusto il lavoro di ricerca dell’emozione di alcune aziende di prodotti di eccellenza autentica, come il cioccolato Fico o il pesto Hybleo, partner di eventi culturali e sostenitori dell’identità siciliana.

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