Il vescovo di Ragusa ha celebrato una santa messa al centro diurno per malati di alzheimer

Centro diurno l'accoglienza al vescovo

Una cerimonia semplice. Ma ricca di significato. Con una presenza speciale. Quella del vescovo di Ragusa, mons. Paolo Urso. Il quale ha voluto celebrare messa tra i pazienti del Centro diurno alzheimer attivo all’interno dell’ospedale Civile nell’ambito delle iniziative per la Novena di Natale 2014 avviate dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute nei due presidi ospedalieri cittadini. Parole semplici e toccanti quelle che il vescovo ha utilizzato rivolgendosi ai malati affinché chi sta vicino a chi soffre possa condividere questo percorso, alleviandone in qualche modo il dolore. Il ruolo di chi assiste è fondamentale. E’ una missione che difficilmente potrebbe essere portata avanti senza il sostegno che arriva da Dio. A concelebrare la messa con il vescovo il direttore dell’ufficio diocesano, don Giorgio Occhipinti, e il cappellano ospedaliero del Maria Paternò Arezzo, don Salvatore Giaquinta. Le iniziative della Novena proseguono, intanto, domani, alle 16,30, con la santa messa che si terrà al reparto di Ortopedia del Civile mentre sabato alle 16,30 ci sarà la santa messa, presieduta anche in questo caso dal vescovo al reparto di Neonatologia, per i nati prematuri, con la partecipazione dell’associazione “Nati per crescere”. Il 21 dicembre, per la quarta domenica di Avvento, le sante messe si terranno alle 10 all’ospedale Civile e alle 11,30 al Maria Paternò Arezzo. Un altro momento significativo è quello in programma lunedì 22 dicembre con la distribuzione, a partire dalle 15,30, di doni natalizi ai malati a cura dei volontari dell’Avo mentre alle 16,30 la celebrazione eucaristica si terrà al reparto di Medicina del Civile. Quindi, martedì 23 dicembre, la santa messa, alle 16,30, sarà celebrata al reparto Hospice del Maria Paternò Arezzo. “Il nostro primario intento – spiega don Occhipinti – è quello di condividere questi momenti spirituali con chi soffre, con chi sta male, con chi ha soltanto bisogno di una parola di sostegno. Riteniamo sia il modo migliore per avvicinarsi al Natale”.

Don Giaquinta, don Occhipinti e il vescovo Urso

 

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