Belpasso - Nuovo Piano regolatore, Caputo: «Pianificazione sostenibile e obiettivo bene comune»

Il sindaco, Carlo Caputo, ha commentato l’approvazione dello schema di massima del nuovo Piano regolatore generale, avvenuta in Consiglio comunale alcuni giorni fa. Per il primo cittadino si tratta di una «importante conquista - ha dichiarato - dato che il vecchio Piano, ancora vigente ma scaduto nel 2003, è stato aspramente criticato da ogni parte, ma nessun amministratore si era mai preso la briga di modificarlo e aggiornarlo secondo le nuove esigenze della città».

L’Amministrazione guidata da Caputo ha avviato già nel 2013, appena insediata, il procedimento di revisione del Piano regolatore generale, revocando l’incarico precedentemente assegnato a un progettista esterno, con un costo previsto di circa 200.000 euro, e riassegnando questo compito all’Ufficio tecnico comunale, con un notevole risparmio di risorse finanziarie. L’Amministrazione ha definito quindi le Direttive per il Piano regolatore, poi approvate dal Consiglio nel 2015, e in seguito i tecnici hanno realizzato le tavole che compongono lo Schema di massima del Prg, prima esaminato dalla Commissione Urbanistica nel corso di diverse sedute e in ultimamente dal Consiglio comunale che si è più volte riunito per poi varare lo Schema  lo scorso giovedi.

«Abbiamo immaginato - ha spiegato il sindaco - una pianificazione urbanistica più giusta e sostenibile dove l'unico obiettivo fosse il bene comune. Sono state accolte le istanze arrivate da associazioni e cittadini: riportare la maglia a scacchiera nella misura di metri 50x50, dare finalmente una pianificazione urbanistica ai villaggi periferici, tracciare vie di collegamento tra il centro urbano e il Villaggio del Pino, disegnare i parcheggi nelle aree dove servono, creare il Parco delle Torrette a fianco della cosiddetta circonvallazione est. Tutte queste azioni sono indispensabili per una crescita armoniosa della città, ma non possiamo nascondere che andranno inevitabilmente a intaccare quegli interessi privati di chi ha usato finora il Piano regolatore come strumento di potere e di affari economici, generando speculazioni, disastri urbanistici e grandi colate di cemento a Belpasso. Con coraggio e molta determinazione, noi abbiamo deciso di rimettere ordine in questa materia, e non erano solo parole, perché come si è visto stiamo compiendo tutti i passi necessari e andiamo dritti verso l’approvazione definitiva dello strumento urbanistico che detterà lo sviluppo anche sociale di Belpasso per i prossimi decenni».

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