La grande arte statunitense sbarca in Sicilia. Apre da oggi al pubblico, infatti, alla Fondazione Puglisi Cosentino di Catania la mostra dedicata alla scultrice americana Louise Nevelson [28 settembre > 19 gennaio 2014]. Fortemente voluta, ideata e realizzata dalla Fondazione Roma - Mediterraneo e organizzata da Civita Sicilia, l'esposizione è realizzata con il patrocinio dell'Ambasciata Americana - in collaborazione con la Nevelson Foundation di Philadelphia e la Fondazione Marconi di Milano - e ospitata a Catania dalla Fondazione Puglisi Cosentino. L’ingresso è gratuito. All’inaugurazione, avvenuta ieri pomeriggio, hanno preso parte i presidenti delle due fondazioni, Emanuele Francesco Maria Emanuele e Alfio Puglisi Cosentino, il curatore e coordinatore scientifico, Bruno Corà e Aldo Iori, Giò Marconi (Fondazione Marconi di Milano che ha diffuso in Italia l’opera dell’artista), e Albino Ruberti, consigliere delegato di Civita Sicilia. “Grazie alla sinergia fra due fondazioni private – ha detto Emmanuele Emanuele - siamo riusciti a portare a Catania questa mostra che ha già raccolto grandi consensi di pubblico e critica a Roma, nella primavera scorsa”.
La retrospettiva – riadattata ai grandi spazi della Fondazione Puglisi Cosentino di Catania e con apparati bilingue italiano/inglese - annovera oltre 70 opere della scultrice americana di origine russa Louise Berliawsky Nevelson (Pereyaslav-Kiev, 1899; New York, 1988) provenienti da importanti collezioni nazionali e internazionali di istituzioni quali la Fondazione Marconi e la Louise Nevelson Foundation, il Louisiana Museum of Modern Art di Humlebaekin in Danimarca, il Centre national des arts plastiques in Francia e la Pace Gallery di New York. Il percorso di mostra racconta l'attività della Nevelson, che prende avvio dagli anni Trenta, con disegni e terrecotte, consolidandosi poi attraverso le successive sculture: gli assemblage in legno dipinto degli anni '50, alcuni capolavori degli anni '60 e '70 e significative opere della maturità degli anni '80. Nella scultura del secolo scorso, infatti, l’opera della Nevelson - emigrata con la famiglia negli U.S.A nel 1905 - occupa un posto di particolare rilievo, collocandosi tra quelle esperienze che, dopo le avanguardie storiche del Futurismo e del Dada, hanno fatto uso assiduo del recupero dell'oggetto e del frammento con intenti compositivi. Il percorso è arricchito da foto originali e riproduzioni di importanti fotografi, come Pedro E. Guerrero e Robert Mapplethorpe, che ritraggono l'artista nel suo studio. Nella sala video è proiettato un docufilm in lingua inglese con sottotitoli in italiano.
Numerosi i laboratori di didattica in programma alla Fondazione Puglisi Cosentino ispirati all’arte della Nevelson e focalizzati per alunni di tutte le età, dalla scuola dell’infanzia al liceo. Ma anche per gruppi e adulti singoli. In programma visite guidate e un ciclo di conferenze tenute dal curatore e dal coordinatore scientifico, Corà e Iori, e da docenti dell’Accademia di Belle Arti di Catania. Il catalogo, edito da Skira con testi ita/eng, accanto alle immagini delle opere, include il saggio critico del curatore Bruno Corà e alcuni testi storico-critici di Thierry Dufrêne, Thomas Deecke, Aldo Iori e una conversazione con Giorgio Marconi, Presidente della Fondazione Marconi, che ha diffuso in Italia l'opera della Nevelson.