Assistenza pediatrica: a Bari per un approfondimento sulle tecniche di sedo-analgesi

Bari ha ospitato un evento formativo di grande rilievo nel campo della pediatria e dell’anestesia, intitolato "Tecniche di Sedo-Analgesia per Procedure Diagnostiche in Pazienti dell’Età Evolutiva". Questo corso, articolato in tre edizioni, ha coinvolto un totale di 16 pediatri e 34 anestesisti, con l’obiettivo di fornire strumenti pratici e teorici per una gestione ottimale della sedazione nei piccoli pazienti sottoposti a procedure diagnostiche e terapeutiche.

A dare prestigio e scientificità all’iniziativa sono stati due professionisti crotonesi, il Referente alla formazione e aggiornamento, dirigente medico dell’ASP di Crotone, dott. Tommaso Sorrentino e il coordinatore delle professioni sanitarie ASP Crotone, dott. Daniele Ermanno. I due relatori hanno guidato i partecipanti attraverso un percorso di approfondimento sulle tecniche di sedo-analgesia, illustrando approcci innovativi e condividendo esperienze cliniche di grande valore.

L’importanza della sedo-analgesia in pediatria

La gestione del dolore in età pediatrica rappresenta una delle sfide più delicate per i professionisti sanitari. Bambini e adolescenti, infatti, non solo presentano una diversa percezione del dolore rispetto agli adulti, ma spesso vivono con ansia e timore le procedure mediche, anche quelle meno invasive. Un approccio adeguato alla sedazione e al controllo del dolore può quindi migliorare significativamente l’esperienza del paziente e facilitare il lavoro degli operatori sanitari.

L’obiettivo del corso è stato proprio quello di fornire ai pediatri e agli anestesisti gli strumenti per garantire interventi sicuri, efficaci e a misura di bambino, riducendo al minimo il disagio e i rischi associati alle procedure diagnostiche e terapeutiche.

Un programma ricco e articolato

Il percorso formativo ha previsto un’alternanza tra lezioni teoriche e momenti di esercitazione pratica, favorendo un apprendimento dinamico e interattivo.

La prima parte del corso è stata dedicata alla valutazione e misurazione del dolore nel paziente pediatrico, un aspetto fondamentale per determinare l’approccio terapeutico più adeguato. Il dott. Daniele Ermanno ha illustrato le diverse scale di valutazione utilizzate in pediatria, sottolineando l’importanza di adattare il metodo di rilevazione dell’intensità del dolore in base all’età e alle capacità comunicative del bambino.

Successivamente, il dott. Tommaso Sorrentino ha approfondito il tema della sedo-analgesia in età pediatrica, spiegando le principali indicazioni cliniche e le modalità di applicazione. È stata posta particolare attenzione alla distinzione tra sedazione lieve, moderata e profonda, analizzando i criteri di scelta più adeguati in base al tipo di procedura da eseguire e alle condizioni del paziente.

Un altro momento di grande interesse è stato l’approfondimento sulle tecniche non farmacologiche di sedazione, nuovamente condotto dal dott. Ermanno. Durante questa sessione sono state illustrate strategie alternative all’uso dei farmaci, come la distrazione, l’uso di dispositivi interattivi, la musicoterapia e il supporto psicologico. Questi metodi, spesso sottovalutati, si rivelano invece estremamente efficaci per ridurre lo stress e migliorare la compliance del bambino durante le procedure mediche.

Dopo una breve pausa, i lavori sono ripresi con un focus sulle tecniche farmacologiche di sedazione e i principali farmaci impiegati, a cura del dott. Sorrentino. In questa sessione sono stati analizzati i farmaci più utilizzati per la sedo-analgesia pediatrica, con particolare attenzione a dosaggi, modalità di somministrazione, indicazioni e controindicazioni. Sono stati inoltre illustrati protocolli di sicurezza per la gestione della sedazione in ambienti non ospedalieri, come ambulatori e strutture sanitarie territoriali.

Un altro aspetto cruciale affrontato durante il corso è stata la gestione pratica delle procedure comuni che richiedono sedazione. Il dott. Sorrentino ha guidato i partecipanti attraverso l’analisi di interventi come prelievi ematici complessi, riduzioni di fratture, posizionamento di cateteri venosi e altri trattamenti invasivi, spiegando come garantire la massima sicurezza e comfort per il paziente.

Dopo la pausa pranzo, il corso è entrato nella fase più interattiva con una sessione dedicata all’analisi di casi clinici e all’esercitazione sul posizionamento dell’accesso intraosseo. Quest’ultima pratica, essenziale nelle emergenze pediatriche quando l’accesso venoso risulta difficile o impossibile, è stata spiegata nel dettaglio e testata dai partecipanti attraverso simulazioni e dimostrazioni pratiche.

 

L’evento ha ricevuto il plauso della Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica (SIMEUP). La presidente nazionale, dott.ssa Stefania Zampogna, ha espresso grande soddisfazione per la qualità del corso, sottolineando come iniziative di questo tipo rappresentino un tassello fondamentale per la crescita professionale di medici e infermieri impegnati nell’emergenza pediatrica.

Zampogna ha evidenziato l’importanza della diffusione di protocolli aggiornati e della formazione continua per garantire un'assistenza sempre più sicura ed efficace ai bambini che necessitano di procedure diagnostiche e terapeutiche invasive. Ha inoltre sottolineato il valore della collaborazione tra professionisti di diverse realtà sanitarie, un aspetto che arricchisce il bagaglio di competenze e favorisce lo scambio di esperienze cliniche.

 Un elemento chiave del successo dell’evento è stata l’eccellente organizzazione curata nei minimi dettagli. La logistica impeccabile e il programma ben strutturato hanno permesso ai partecipanti di vivere un’esperienza formativa completa e altamente professionale.

Un ruolo fondamentale nella realizzazione del corso è stato svolto dal responsabile scientifico, dott. Giovanni Pompeo Ciccarone, che con grande competenza e dedizione ha coordinato l’evento, garantendo un alto livello qualitativo dei contenuti. Ciccarone, professionista stimato e con una lunga esperienza nella gestione delle emergenze pediatriche, ha saputo creare un ambiente formativo stimolante, favorendo l’interazione tra i partecipanti e i relatori.

Il suo impegno nel promuovere la diffusione delle migliori pratiche in ambito pediatrico è stato particolarmente apprezzato, così come la capacità di rendere accessibili concetti complessi attraverso un approccio pratico e interattivo.

Un evento di grande valore per il futuro dell’assistenza pediatrica

L’evento ha dimostrato come la collaborazione tra diverse realtà sanitarie possa favorire un arricchimento reciproco e contribuire al miglioramento delle cure, con un unico obiettivo comune: garantire ai bambini un’esperienza medica il più possibile serena, sicura ed efficace.

 

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