Incontro a Isola Capo Rizzuto, tra i padri rosminiani e la comunità di Isola

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Evento eccezionale ad Isola Capo Rizzuto, che è stata scelta quest’anno per l’incontro annuale dal consiglio dei padri rosminiani, iniziato l’11 marzo scorso e che si svolgerà ad Isola fino al prossimo sabato. Una scelta non casuale considerata l’opera meritoria dei padri rosminiani nel territorio di Isola da oltre 40 anni sotto la guida di don Edoardo Scordio, come spiegato dal padre generale don Vito Nardin nella serata di martedì al centro culturale “A. Rosmini” di Capo Rizzuto, in occasione dell’incontro tra i padri rosminiani e la comunità di Isola: “Quest’anno, la scelta di svolgere il nostro incontro annuale è caduta su Isola anziché sulla sede di Roma, perché questa comunità rappresenta un eccellente esempio dell’opera dei padri rosminiani”. “In questi tre giorni di lavoro – ha aggiunto – ci concentreremo sulle tre forme di carità: corporale, intellettuale e spirituale, che in questo territorio vengono esplicate in maniera straordinaria”. Nel corso delle quattro giornate di lavoro, i 13 padri rosminiani provenienti da Italia, India, Tanzania, Irlanda e Gran Bretagna e guidati da padre Nardin, visiteranno quale attività di formazione, le strutture realizzate dalla Misericordia che ha cominciato a vivere come gruppo sociale proprio quando i Padri Rosminiani, nel 1976, si sono insediati nel comune di Isola, per volere dell’Arcivescovo di Crotone e Santa Severina, Mons. Giuseppe Agostino, che ne invocò la presenza perché ritenne Isola Capo Rizzuto “una realtà ricca di tante potenzialità, ma bisognosa di una rinascita ecclesiale che la trasformasse socialmente”. E così avvenne. Il tratto distintivo dell’impegno dei Padri Rosminiani, trasfuso più tardi nella Misericordia, è il lavoro con i giovani, il tentativo di condurli fuori dai contesti familiari tradizionali, di affrancarli dal “familismo” e di indirizzarne le energie verso attività sane e comuni. A portare i saluti della comunità di Isola, il primo cittadino Gianluca Bruno, l’assessore provinciale Alessandro Carbone e soprattutto i rappresentanti del consiglio pastorale della Parrocchia di Isola, Ciccio Maiolo e di S.Anna, Enzo Cavarrertta nonché degli ascritti di Isola, Mario Tipaldi. A Leonardo Sacco il compito di rappresentare la Misericordia e tutti i gruppi ad essa collegata, che oltre a raccontare la storia della fraternita ha auspicato ad una continua crescita dell’associazione attraverso la riapertura del cinema, l’organizzazione di corsi universitari, la nascita di istituti scolastici professionali, l’apertura del poliambulatorio specialistico, del centro sportivo “AlereFlammam” e dei campetti polivalenti inaugurati di recente. “Tante le storie ancora da scrivere - ha detto Saccoa - con la certezza che l’unità di questa collettività, che risiede anche nella diversità, percorrerà, con fiero orgoglio, molti passi verso il futuro per trovare ampi spazi da ridisegnare”. “Tante pagine bianche nel futuro della Misericordia - ha aggiunto - infaticabile testimone della cultura della carità”. E proprio su questo aspetto si è soffermato padre Nardin asserendo: “In questa comunità posso dire che si respira davvero la cultura della carità e questo vuol dire che la carità che è Dio è entrata nella vostra mentalità. Voi vivete Dio e restituite ciò che Lui vi da quotidianamente”.

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