Isola Capo Rizzuto -Dibattito sul fine vita al 4° incontro del caffè filosofico

Rocca e Crispini

 

“Cosa significa morire oggi”. Questo il titolo del quarto incontro del caffè filosofico che si è svolto ieri sera a Capo Rizzuto presso il Centro culturale “A. Rosmini e organizzato dalla Miser.Icr, impresa sociale partecipata della Misericordia di Isola Capo Rizzuto e dal dipartimento di studi umanistici dell’Università della Calabria. Una lezione interessantissima moderata dal coordinatore didattico del ciclo di incontri del Caffè filosofico, Luigi Rocca e tenuta dalla docente di filosofia morale dell’Unical, Ines Crispini, la quale ha affrontato a 360° il tema del fine vita, da un punto di vista dell’antropologia filosofica, della teoria morale e poi con un’incursione nel contesto della bioetica più specifica, affrontando anche le controverse e dilemmatiche questioni dell’eutanasia e del suicidio medicalmente assistito su cui c’è attualmente un grande dibattito nell’orizzonte della vita contemporanea. Un incontro di confronto sulle principali questioni proprie del dibattito bioetico contemporaneo che hanno, nella loro risoluzione, un impatto e una ricaduta decisiva nella condotta reale delle persone coinvolte in situazioni di scelte delicate e significative per la qualità e dignità della propria vita.“E’ necessario mettere in luce quest’aspetto della complessità, teorica e pratica, che investe la bioetica contemporanea sul duplice versante della “bioetica quotidiana” – ha spiegato la docente - dove si trattano le questioni di tutti i giorni che coinvolgono le persone comuni, e della “bioetica di frontiera” che affronta invece i grandi temi in grado di destare sgomento, meraviglia, clamore e controversie nell’opinione pubblica, soprattutto nelle delicate questioni della ricerca staminale sulle cellule embrionali e nelle questioni di inizio e fine vita”. “Entrambi i profili della bioetica – ha spiegato ancora la Crispini - rivelano lo stesso grado di difficoltà nell’individuare un piano di accordo e convergenza delle differenti posizioni e punti di vista che possa fare emergere la solida base di valori condivisi e neutralizzare o ridimensionare l’idea che la nostra società sia abitata da stranieri morali”. “Affrontando le questioni di fine vita – ha spiegato ancora la Crispini - si intende sviluppare un percorso critico orientato a mettere in discussione l’idea che sulle questioni bioetiche sia possibile una trattazione neutra che, anzi, proprio su tali questioni sia necessario collocarsi consapevolmente all’interno di una precisa posizione etica”. Il prossimo incontro sarà tenuto dal professore dell’Unical Roberto Bondì dal titolo: “Fede e scienza nel dibattito più recente”.

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