“Officina per l’Italia” è il nuovo laboratorio di idee, di riflessione politico-culturale attorno a cui la destra italiana si sta ritrovando per rilanciare un percorso e una proposta politica che incontrino le esigenze della nazione e l’ambizione di essere ancora protagonista della vicenda storica degli italiani.
L’Italia ha oggi bisogno, di un vero e proprio shock, che vada ben al di là delle ammuffite tattiche neodemocristiane, camuffate di moderatismo.
Un’officina per l’Italia, dunque, per allestire un intervento che revisioni la macchina-paese da cima a fondo, riparando, sostituendo, ricostruendo i suoi ingranaggi, ripristinando la funzionalità e l’efficienza del suo motore, restituendo agli italiani un veicolo in grado di andare avanti in sicurezza, senza sbandamenti, senza perdere pezzi per strada. Perché questo accada, è necessario che le sue forze migliori si parlino, si incontrino, si uniscano attorno a un progetto di rinascita nazionale. Si costruisca un cammino che veda confluire le forze produttive, le parti sociali, le energie civili e culturali, il terzo settore, il volontariato, l’ambientalismo, le diverse espressioni del sistema paese inteso nella sua interezza. Un percorso così immaginato e costruito non può prescindere dal Mezzogiorno e dalla Calabria. Non rinasce l’Italia senza il contributo fondamentale del popolo meridionale, le cui istanze vanno raccolte e incanalate nel progetto complessivo di sviluppo e le cui regioni non possono essere abbandonate a un destino di terre d’invasione. Per questo propongo che immediatamente si dia vita in Calabria al cantiere “Officina per l’Italia”, costituendo una sezione specifica “Calabria-Italia”, nella consapevolezza che non si può rinunciare a rappresentare gli interessi del sud se non si vuole tradire il Paese e compromettere il suo futuro. Il rapporto Svimez reso noto nei giorni scorsi documenta la drammacità di una condizione di crisi gravissima di tutto il meridione e particolarmente della Calabria e richiama l’urgenza di scelte e di comportamenti adeguati al compito irrinunciabile di impedire la definitiva, irreversibile deriva. In questa officina ancora meglio la destra italiana potrà rinnovare le ragioni della sua presenza e all’interno di essa lavorare per rimettere in piedi la sua autonomia politica e culturale, il suo radicamento sociale, la sua capacità di stare nel popolo per dare slancio e vigore rinnovati ai valori che da sempre sono la traccia della sua storia: verità, identità, legalità, sovranità, crescita, solidarietà, libertà.
Ubaldo Prati
Costituente regionale