Fughe di gas, danni "senza precedenti" nel Mar Baltico

Continua la perdita di gas nel Mar Baltico. Dopo il calo di pressione registrato ieri lungo il gasdotto russo inattivo Nord Stream 2, nella zona a sud est dell’isola danese di Bornholm, oggi vengono segnalate perdite di gas anche nelle condutture di Nord Stream 1, sempre in mare, a Nord-Est dell'isola di Bornholm. A lanciare l’allarme è stata la Danimarca che fa sapere "gli incidenti sui due gasdotti non hanno alcun impatto sulla fornitura alla Danimarca". 

Le due esplosioni rilevate ieri nel mar Baltico attorno all'isola danese di Bornholm, dove si sono verificate le fughe di gas dai Nord Stream 1 e 2, sono "molto probabilmente dovute a detonazioni", ha detto all'Afp Peter Schmidt, della Rete nazionale sismica svedese. Una prima "enorme emissione di energia" alle 2:03 è stata di magnitudo 1.9, poi un'altra alle 19:04 di 2.3, ha spiegato. "La interpretiamo come proveniente con la massima probabilità da una forma di detonazione", ha aggiunto. 

Le fughe di gas dal Nord Stream sono sotto indagine, i primi report indicano che siano state causate da un attacco ma sono solo le prime notizie", ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in una conferenza stampa a Washington con il ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar. "Nei prossimi mesi dobbiamo lavorare per mettere fine alla dipendenza energetica dell'Europa dalla Russia", ha sottolineato il segretario di Stato Usa

Venerdì, alla riunione straordinaria dei ministri dell'Energia, "ci saranno anche una serie di proposte per vedere come limitare l'aumento dei prezzi" dell'energia. Lo ha detto il commissario Ue per la Giustizia, Didier Reynders. "In molti ci hanno chiesto di riflettere a una soluzione" e a "formule diverse per contribuire all'abbassamento dei prezzi", ha spiegato Reynders, indicando che "la discussione avverrà venerdì al Consiglio energia, quando la collega Simson (commissaria per l'Energia, ndr) esporrà una serie di proposte". Oggi un primo non paper Ue sul price cap sul gas è atteso alla riunione degli ambasciatori dei Ventisette.

Il governo danese eleva il suo livello di allerta e dice che le perdite di gas dovrebbero durare "almeno una settimana", parlando di danni causati di "atti deliberati". Anche la Germania ritiene possibile che i gasdotti siano stati danneggiati da attacchi. Si ipotizza un’azione compiuta da sommozzatori o con un sommergibile. La Nord Stream dice che il gasdotto ha registrato danni a tre linee. Il Cremlino chiede un’indagine urgente. Gli Stati Uniti si dicono pronti a sostenere gli europei dopo le fughe di gas. La Commissione Ue precisa: "non c'è alcun impatto sulla sicurezza". I future Ttf ad Amsterdam hanno chiuso in netto rialzo.

Il ministro danese per l'Energia, Dan Jorgensen dice che "È troppo presto per dire qualcosa sulle cause degli incidenti", sottolineando che sarà aumentato il livello di vigilanza del settore elettrico e del gas nel Paese nordico. Intanto il gas fuoriuscito dai gasdotti Nord Stream 1 e 2 sta ribollendo in superficie nel mar Baltico, agitando aree di mare che vanno dai 200 ai 1.000 metri di diametro. Lo riferisce l'esercito danese in un comunicato che ha diffuso delle immagini. La premier danese Mette Frederiksen dice che "non è consueto vedere tre fughe di gas a breve distanza l'una dall'altra. Di conseguenza è difficile immaginare che siano accidentali”, aggiungendo di "non escludere" un sabotaggio.

Per la Germania questa contemporanea interruzione dei due gasdotti è una “strana coincidenza”. Il governo federale tedesco ritiene possibile che i gasdotti siano stati danneggiati da attacchi. Lo scrive il quotidiano Tagesspiegel , citando le proprie fonti e aggiungendo che "si è verificato un calo di pressione nei due gasdotti a breve distanza l'uno dall'altro". È molto difficile che la perdita di pressione dei gasdotti Nord Stream sia frutto di un caso, e una operazione di sabotaggio, la pista ritenuta più plausibile dagli esperti, potrebbe essere stata commessa soltanto da un attore statale, per mano di sommozzatori della marina o con un sommergibile. È quello che scrive Tagesspiegel, 

"L'Unione europea è profondamente preoccupata per i danni ai gasdotti Nord Stream 1 e 2 che hanno provocato perdite nelle acque internazionali del Mar Baltico. La sicurezza e le preoccupazioni ambientali sono della massima priorità. Questi incidenti non sono una coincidenza e riguardano tutti noi". Il monito arriva dall'Alto rappresentante dell'Unione per la Politica estera, Josep Borrell.

"Tutte le informazioni disponibili indicano che queste fughe sono il risultato di un atto deliberato. Sosterremo qualsiasi indagine volta a ottenere la piena chiarezza su ciò che è successo e sul perché, e adotteremo ulteriori misure per aumentare la nostra resilienza nella sicurezza energetica", annuncia il capo della diplomazia europea. "Qualsiasi interruzione deliberata delle infrastrutture energetiche europee è del tutto inaccettabile e sarà accolta con una risposta forte e unita", promette Borrell.

La marina danese e gli specialisti della sicurezza tedesca stanno cercando di chiarire quale sia stata la causa del calo di pressione nei due gasdotti. "La nostra fantasia non riesce a trovare uno scenario diverso dall'ipotesi di un attacco mirato", ha detto una fonte citata dal Tagesspiegel. "Tutto fa pensare che non sia stato un caso". Secondo il giornale si dibatte su due ipotesi principali al momento: all'origine dell'agguato potrebbe esserci l'Ucraina o qualche suo alleato; oppure potrebbe essersi trattato di un'operazione russa sotto falsa bandiera, per alimentare maggiore insicurezza e far salire i prezzi del gas ulteriormente.

Il Cremlino ha definito "stupido e assurdo" accusare la Russia di essere all'origine delle fughe di gas. "Era abbastanza prevedibile" che alcuni avrebbero addossato la responsabilità a Mosca, ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, "prevedibile, stupido e assurdo".

Peskov ha infatti definito le perdite come "problematiche" e ricordato che il gas russo "costa un sacco di soldi e ora si sta dissolvendo nell'aria". Poi ha ricordato che il presidente Usa, Joe Biden, è esplicitamente contrario a Nord Stream 2. "Vi ricordate le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, fatte all'inizio di febbraio, che poi ha promesso di sbarazzarsi del Nord Stream 2? Cosa intendesse non lo sappiamo".

Ma ha insinuato che chi beneficia di più del fatto che i gasdotti non funzionino sono gli Stati Uniti: "Vediamo un aumento significativo dei profitti delle compagnie energetiche americane che stanno fornendo gas all'Europa". Peskov ha comunque aggiunto che la Russia insisterà affinché Gazprom, il colosso russo che partecipa al consorzio di proprietari di Nord Stream, sia presente nelle indagini su quanto accaduto.

Le polemiche sull'incidente, intanto, non si placano e ad aumentare la tensione ci ha pensato il tweet di un ex ministro della Difesa polacco, Radek Sikorski, presidente della delegazione Ue-Usa al Parlamento europeo. Sul suo profilo, Sikorski ha scritto "Grazie, USA" con l'immagine delle fughe di gas nel Mar Baltico che hanno seguito le esplosioni dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 lasciando pensare che avesse attribuito agli Stati Uniti il sabotaggio dei due impianti che trasportano gas naturale dalla Russia alla Germania.

Fonti varie agenzie e sky e agi 

 

 

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