Migranti, sbarco a Malta. Salvini: «La Ue agevola il lavoro a scafisti e Ong»

Il premier maltese Joseph Muscat ha annunciato il via libera all'accordo europeo sui migranti delle navi delle ong Sea Watch e Sea Eye, da settimane in mare con 49 migranti. Malta trasferirà sulle proprie navi i migranti che saranno redistribuiti tra otto paesi Ue, tra cui l'Italia. «L'operazione per trasferire i migranti sulle navi delle nostre forze armate - ha detto Muscat - inizierà il prima possibile».

Si conclude così l'ennesimo scontro internazionale sull'immigrazione. I Paesi ad ospitare gli immigrati saranno Germania, Francia, Portogallo, Irlanda, Romania, Lussemburgo, Olanda e appunto Italia. "Non attraccheranno nel porto di Malta - spiega Muscat - ma ci sarà un trasferimento sulle nostre barche militari" e alla fine delle operazioni " alle navi delle ong sarà chiesto di lasciare le nostre acque territoriali ". Infine, "i migranti verrano distribuiti in altri Paesi": i 49 delle Ong saranno tutti accolti dagli 8 Stati membri dell'Ue. Per quanto riguarda i 249 salvati da Malta nei giorni precedenti, invece, 131 verranno ridislocati in altri Paesi e 44, provenienti dal Bangladesh, verranno rimpatriati.  

Per Salvini qualsiasi "cedimento riaprirebbe le porte al traffico di essere umani gestito dai mafiosi e dagli scafisti". Per questo era fermamente intenzionato a non cambiare posizione. I numeri, d'altra parte, sono dalla sua parte. Non un solo immigrato ha messo piede sul territorio italiano. Critico il Ministro "Leggo che a Bruxelles fanno finta di non capire e agevolano il lavoro di scafisti e Ong. Sono e rimarrò assolutamente contrario a nuovi arrivi in italia. E continuo a lavorare per espellere i troppi clandestini già presenti sul nostro territorio. Cedere alle pressioni e alle minacce dell'Europa e delle Ong è un segnale di debolezza che gli italiani non meritano

L'anno scorso, quando al governo c'era il Pd con Paolo Gentiloni e al Viminale sedeva Marco Minniti, erano già arrivati 453 clandestini.Un risultato storico che trova anche il favore degli Italiani "Altro che farne sbarcare altri o andarli a prendere con barconi e aerei, stiamo lavorando per rimandarne a casa un bel po'", ha ribadito oggi prima che Malta annunciasse l'accordo raggiunto con Bruxelles. 

Un'intesa che redistribuisce i 49 immigrati a bordo della Sea Watch e della Sea Eye in otto Paesi europei e impegna l'Italia a farsene carico di ben quindici. Al momento dell'annuncio Salvini si trovava in Polonia. La sua reazione è stata tutt'altro che pacata. "Mentre qui parliamo di protezione delle frontiere esterne dell'Europa e di sicurezza - ha attaccato - a Bruxelles fanno finta di non capire e agevolano il lavoro di scafisti e Ong".

«Sono e rimango assolutamente contrario a nuovi arrivi in Italia». Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini commentando 'accordo raggiunto per la redistribuzioni dei migranti delle navi di Sea Watch e Sea Eye. A Bruxelles, ha aggiunto, «fanno finta di non capire e agevolano il lavoro di scafisti e ong. Cedere alle pressioni e alle minacce dell'Europa e delle ong è un segnale di debolezza che gli italiani non meritano».

«Io sono qui - ha sottolineato Salvini- per proteggere le frontiere esterne ed oggi le forze dell'ordine hanno arrestato diversi nordafricani tra cui uno che inneggiava al terrorismo islamico e uno che parla di rischio kamikaze in Italia e Europa. Da ministro non sarò mai d'accordo con nuovi arrivi, semmai c'è necessità di velocizzare le espulsioni».

"Il numero approssimativo è stato indicato ma non spetta a me renderlo noto", ha dichiarato Muscat. Di sicuro al momento sembra aver prevalso la linea Conte Di Maio  rispetto a quella rigorista di Matteo Salvini. Ieri sera il permier a Porta a Porta aveva sferzato il ministro dell'Interno affermando che esiste "un limite" al rigorismo e che, se non si fosse deciso ad aprire i porti, i migranti sarebbero arrivati via aereo. Sarà così? Difficile da dirsi. Stamattina il leader della Lega in fondo aveva tenuto a precisare: "Altro che prenderli in aereo - ha twittato - ne rimando a casa un bel po'".

La querelle Ong tiene ormai banco da quasi una settimana. Il primo ad aprire uno spiraglio è stato Di Maio, convinto fosse necessario accogliere "donne e bambini" per dare una "lezione di umanità all'Europa". Dichiarazione che non solo ha scatenato le ire di Malta, ma che ha provocato una frattura con l'alleato di governo che considera le pressioni dell'Ue e delle Ong un "ricatto". "Chi ha veramente a cuore il futuro di migliaia di africani deve evitare che qualsiasi barcone arrivi in Italia", ha ribadito ieri sera il vicepremier leghista assicurando a follower e elettori che "non darà mai l'ok" a uno sbarco.

Ciò che sta accadendo in questi giorni in Ue, con uno scontro sempre più aspro sull'accoglienza dei migranti e "le molte situazioni simili che si sono verificate in passato", mostrano "quanto sia indispensabile e urgente che i Paesi Ue si dotino di una vera politica comune per le migrazioni che, in piena condivisione di impegno e oneri, ne affronti i vari profili e risponda compiutamente alle attese dei cittadini". Lo ha detto il ministro degli Affari Esteri Enzo Moavero Milanesi alla riunione degli Ambasciatori degli Stati membri dell'Unione Europea.

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI